Scandale - Piazza San Francesco in una vecchia foto dell'Archivio Aprigliano
Scandale fu colpita dal rovinoso
terremoto dell’8
marzo 1832. La scossa sismica provocò tre morti (6, secondo altre
fonti), molti feriti e decine di case distrutte, che furono successivamente
ricostruite dal Comune e dai baroni Drammis, che si adoperarono nell’aiutare le
famiglie più povere rimaste senza un tetto. A San Mauro ci furono cinque morti,
a Cutro 60, a
Papanice 1, a
Rocca Bernarda 34, a
Santa Severina 8.
Secondo i dati dell’Istituto Nazionale
di Geofisica, il terremoto si verificò alle ore 1,15 della notte. Fu questa la
scossa principale che causò danni gravissimi in numerose località della
provincia di Catanzaro. Nella stessa giornata, alle ore 18,40 e alle 19,15 si
ebbero due repliche della durata di 8 secondi, avvertita sensibilmente dalla
popolazione.
“Il
terremoto, complessivamente, causò 234 morti e un numero imprecisato di feriti.
La zona colpita era caratterizzata da un’economia in cui predominavano
largamente le attività agricole. Sia negli insediamenti accentrati, sia nelle
campagne, fu colpita soprattutto l’edilizia povera, caratterizzata da scadenti
tipologie costruttive. L’efficacia dell’intervento governativo di soccorso fu
condizionata dalla mancanza di vie di comunicazione e dalla natura aspra dei
luoghi. Per fronteggiare l’emergenza e procedere ai primi interventi di
ricostruzione, furono stanziate diverse migliaia di ducati dai fondi
provinciali e da quelli statali. Le risposte istituzionali all’emergenza furono
limitate a regolarizzare l’occupazione di alcune terre occupate dai senza tetto
e a stanziare aiuti in denaro, reperiti anche attraverso sottoscrizioni
volontarie. Nonostante ciò, la ricostruzione fu piuttosto rapida; 3 paesi
(Cutro, Mesoraca e Rocca di Neto) furono riedificati in un sito diverso
dall’originario”.
Cfr., Luigi Santoro, Storia di Scandale, Roma, Gangemi, 2007,
pag. 114 e 130.
L’otto settembre 1905 in Calabria ci fu un altro
terremoto che provocò 557 morti e 2615 feriti distribuiti in 44 Comuni. Nella
sola provincia di Catanzaro le case demolite furono 6186. Dai documenti che ho
trovato successivamente alla pubblicazione del libro della storia di Scandale,
risulta che nel nostro paese rimasero lesionate alcune case.
|