mercoledì 30 marzo 2016

Ezio Scaramuzzino - Riflessioni pasquali


Riflessioni pasquali

Sono nato e cresciuto in una famiglia cristiano-cattolica ed il mio cattolicesimo è stato quello di Pio XII. La Chiesa allora tendeva soprattutto alla salvezza delle anime, anche se riteneva che questa salvezza potesse essere preparata già sulla terra, non casualmente definita  “valle di lacrime”. Si era d’accordo allora sul fatto, implicito, che il fondamento della fede consistesse nel credere che Gesù Cristo fosse risorto e che questa resurrezione coinvolgesse l’intera umanità in un percorso che inevitabilmente ci avrebbe condotti a far parte della Chiesa trionfante nella vita eterna.
Il mio rapporto con la fede è stato tormentato ed ho vissuto anni difficili nella fanciullezza. Ero allora tormentato dall’idea del peccato e questa idea, angosciosamente avvertita, ha reso tormentati anche alcuni anni della mia vita. Poi ho superato questa fase e sono vissuto serenamente, anche se il mio rapporto personale con Dio è stato e continua ad essere problematico.
Oggi mi volgo attorno e vedo un’altra Chiesa cattolica, che non ha nulla a che vedere con quella nella quale io sono stato educato. Oggi la Chiesa si impegna molto nel risolvere i problemi di questo mondo, non quelli dell’altro mondo che tutti ci attende. La Chiesa si impegna nell’ambientalismo, nello sviluppo sostenibile, nel femminismo ed in tante altre attività, che possono anche essere lodevoli, per carità,  ma che la rendono terribilmente simile ad un centro sociale, ad una cooperativa, ad una onlus. Del resto nella testa di molte persone Gesù Cristo ha sostituto l’immagine di Carlo Marx e talvolta anche quella di Che Guevara. Mi chiedo se coloro che hanno questa idea del Cristo credono ancora che Egli sia il figlio di Dio e che sia risorto dopo tre giorni.
D’altra parte tutto si tiene e questa evoluzione della Chiesa non sarebbe stata possibile senza la presenza dell’attuale papa. Qualche tempo fa il settimanale americano Newsweek se n’è uscito con un clamoroso articolo in cui si chiedeva se papa Francesco potesse ancora essere considerato cattolico. Me lo chiedo anch’io, quando penso all’attività di papa Francesco. Ne ricordo solo alcuni aspetti.
1-La sua enciclica Laudato si’ si interessa non dei problemi della fede, come avveniva una volta, ma dei problemi dell’ambientalismo e probabilmente sarà ricordata soprattutto per la sua esortazione alla raccolta differenziata.
2-I Cristiani sono perseguitati e sterminati in tutto il mondo musulmano, ma egli non trova il tempo  di ricordarne adeguatamente il martirio e, quando lo fa, si limita al minimo sindacale, senza per altro indicare chi sono gli autori di questo martirio e senza mai citare l’Islam, parlando genericamente di terrorismo.
3- Di recente ha definito il comunista Giorgio Napolitano, distintosi soprattutto per essere stato favorevole al massacro dei patrioti ungheresi all’epoca della rivolta del 1956, e la radicale Emma Bonino, distintasi nella sua attività politica soprattutto per la sua lotta a favore di divorzio ed aborto, due grandi del mondo  di oggi. Mi sarei aspettato che ricordasse anche madre Teresa di Calcutta.
4- Richiesto di un parere sul problema dei gay, ha risposto :”Chi sono io per giudicare un gay?”.  Io sapevo che il papa è il rappresentante di Cristo sulla terra, ma non sono più tanto sicuro che sia ancora così.
5- Papa Francesco ha ammesso candidamente che l’unico giornale che legge è La Repubblica. E’ anche nota la sua intimità con Eugenio Scalfari, notoriamente ateo. Si dirà che il papa incontra il peccatore per convertirlo. Io ho l’impressione che sia stato Scalfari a convertire lui.
Io so bene che papa Francesco è molto popolare, anche se sarebbe più corretto dire che egli gode di buona stampa. La stampa che conta lo appoggia, i poteri che contano lo appoggiano. Ma la Chiesa deve ricercare il plauso dei potenti? E’ anche noto che l’affluenza alle sue udienze è costantemente in calo e che l’affluenza dei pellegrini a Roma per il giubileo è largamente sotto le attese.
C’è molto sconcerto in giro e non nascondo che anche io mi sento molto sconcertato. I miei cinque lettori potranno essere d’accordo o meno con quello che dico, ma è Pasqua ed  io non ho la pretesa di convincere nessuno. Comunque la pensino i miei  lettori ed i miei amici sui social, a tutti, proprio a tutti invio gli auguri pasquali, con l’intento di ricambiare in tal modo anche quelli che mi sono giunti personalmente ed ai quali inavvertitamente potrei non avere risposto. Un abbraccio.

Articolo pubblicato dal Prof. Ezio Scaramuzzino sul suo blog, sabato 26 marzo 2016


lunedì 28 marzo 2016

Nicola Paparo - Poeta in vernacolo

Nicola Paparo con  Francesco Cosco


Nicola Paparo - Poeta in vernacolo
di Francesco Cosco

La maldicenza é un costume, una sottile vocazione, un “venticello” qualcuno ha detto; per fortuna é praticata solo da pochi, i frustrati da una vita nient’affatto soddisfacente. Gli ambienti pettegoli “paesani” fanno loro da cassa di risonanza. Il maldicente di vocazione soffre di una forma di celata depressione, é pervaso da una ansia continua nel misurar se stesso con gli altri, i propri figli con quelli degli altri e, se i conti non tornano, senza scrupolo alcuno, calunnia l’antagonista, il “gastone” di turno, spesso solo ipotetico. La sua segreta speranza é quella di soverchiarlo, od, almeno, di “livellare” le fortune. E’ inoltre superstizioso per scaricare sul “malocchio” le colpe della propria inettitudine. Molti ambiti sociali soffrono di questo male. A che cosa addebitare il fenomeno? All’insuccesso molto spesso generato da mediocrità d’impegno, a cui per contro corrispondono smodate ambizioni. Nicola Paparo dipinge, non senza una vena di ironia, “more solito” per il geniale poeta in vernacolo, la figura del pettegolo, del maldicente; ma anche quella dell’invidiosa, due diversi aspetti di una identica personalità.
Stile metrico: senari ed ottonari in rima particolarmente scorrevole e musicale. Linguaggio: dialetto di Scandale.


‘A ‘mbidiusa

Va susu e jusu ‘a ‘mbidiusa
si fore chjova e dintra se trova.
De li lijìstri é ra maestra,
é petrusinu d’ogni minestra.
A ra finestra tutta si mova
e ‘u si da pace fina c’u ttrova
chine le rumpa ‘ntr’u sinu l’ova.
Cum’é contenta quann’iddra senta
parrar’a male de li parenti
e dd’u maritu mal’e ‘mparatu
ca cum’arenga l’ha dissiccata.
- Sempr’haiu datu nent’hai avutu
cumu na crapa m’hanu scurciatu;
ppi ricompensa m’hanu dunatu corn’a ra capu.
Pieju su’ stati c’u ‘mm’ho stimatu
tutti li genti du vicinatu,
e m’hanu dittu stringend’i denti:
- Rosa addurusa ggigghju di pratu
palumma muta si sempre stata!
-‘Na ciuccia ciota m’hanu cridutu
e m’hanu fattu tutti pompate.
E moni? L’hai’aparuti s’uacchj cecati,
a ra vecchjaia m’haiu ‘mparatu.



Articolo pubblicato da Francesco Cosco sul sito Radici Calabre

Scandalesi al bar

Scandale - Foto del 2009 pubblicata da Cesare Grisi

Parco Nazionale della Sila

Parco Nazionale della Sila in una foto di Rosa Maria Paletta

Scilla dall'alto

Scilla in una foto di Calabria Storica e Archeologica

E D'Alema disse...

Massimo D'Alema  -  Foto Wikipedia

"Renzi è un uomo del Mossad"


Massimo D'Alema
Roma 1949 -
Politico e giornalista italiano
Già Presidente del Consiglio e Ministro degli affari esteri



Sul sito Affari Italiani di lunedì 7 marzo 2016

domenica 27 marzo 2016

Buona Pasqua


Parrocchia di San Nicola

Entrata della Parrocchia di San Nicola a Scandale

La Cattolica di Stilo - Chiesa bizantina

La Cattolica di Stilo in un disegno pubblicato dal Touring Club Italiano, vol VIII, Puglia, Lucania, Calabria, Milano 1937

sabato 26 marzo 2016

Via Crucis a Scandale

Scandale - Via Crucis del 2012 in due foto di Cesare Grisi


Come eravamo

Pasqua a Scandale in due foto del 2010 di Cesare Grisi


Calabria - "Cuzzupe" di Pasqua

"Cuzzupe" - Dolci tradizionali calabresi

Pasqua a Petilia Policastro

Petilia Policastro - Processione del Calvario in una foto di  Nicola Odoguardi

Settimana Santa in Calabria

Settimana Santa a Mesoraca
Mesoraca

Settimana Santa a Stilo
Settimana Santa a Badolato

Ultima neve nel Parco Nazionale del Pollino

Il Parco Nazionale del Pollino in una foto di  Mimmo Ippolito

Massime e aforismi - Eugenio Montale

Eugenio Montale

“Molti affetti sono abitudini o doveri che non troviamo il coraggio di interrompere”


Eugenio Montale
Genova 1896 – Milano 1981
Poeta e scrittore. Premio Nobel per la letteratura nel 1975


mercoledì 23 marzo 2016

Bruxelles: Un segnale per tutta l’Europa

Giulietto Chiesa in una foto del Corriere

Giulietto Chiesa
Acqui Terme, 4 settembre 1940
Giornalista e politico italiano.


Bruxelles: Un segnale per tutta l’Europa

"Prosegue l'offensiva terroristica. Di chi? Contro chi? Queste bombe sono la prosecuzione di quelle di Parigi, uno e due. Di Ankara, contro i tedeschi. Sono la prosecuzione di Colonia. Sono lo strascico del fiume di profughi.
Andiamo con ordine: sono contro di noi. Contro "i popoli d'Europa". Per ridurre le loro libertà residue e le loro capacità di risposta ai soprusi dei poteri. Infatti il primo risultato, scontato, sarà la sospensione di tutte le garanzie democratiche. E' già in corso in Francia, ora sarà la volta del Belgio. Poi, dopo qualche attentato in Italia, sarà la volta dell'Italia".

"Noi italiani abbiamo già vissuto la stessa cosa con la strategia della tensione. Questo ci dice che non dobbiamo cadere nella trappola di guardare il dito invece della Luna. Se ci dicono che è Daesh, diffidiamo. Probabilmente è "anche" Daesh. Ma Daesh è lo strumento, e la mano (in parte), ma non la mente. Sono bombe contro "l'Europa dei popoli", per renderla uno straccio subalterno al potere dell'Impero, per trascinarla in guerra tutta intera, terrorizzata, per mettere la museruola a tutti, anche ai recalcitranti. L'avviso è per tutti non solo per Bruxelles".
"Chi è la mente non lo possiamo sapere. E' il sancta santorum di questa strategia. Ma i servizi segreti europei, tutti, sono filiali inquinate di altri servizi segreti. Per questo non scoprono niente. Per questo non possono indagare. Per questo dobbiamo riprendere in mano la nostra sovranità, e cambiarli. Altrimenti ci faranno arrostire, prima di renderci schiavi”.

Giulietto Chiesa su Facebook




domenica 20 marzo 2016

Giornata delle Palme a Scandale



Scandale - Giornata delle Palme del 2014 
Scandale - Giornata delle Palme del 2013
Scandale - Giornata delle Palme del 2012 (Le foto sono di Cesare Grisi)

Giornata delle Palme del 2012
Scandale - Giornata delle Palme del 2010

Paesi di Calabria - San Giorgio Albanese

San Giorgio Albanese (Cs) - Interno della Chiesa di San Giorgio in una foto di Luigi Graziano

Tropea

Tropea in alcune foto di Tanina Muscia



Quando i Sindaci protestano

Sindaci del Marchesato che protestano per le brutte condizioni delle strade - Foto del sito  il crotonese 

Massime e aforismi - William Faulkner

William Faulkner

“Gran parte del mondo sarebbe per noi totalmente privo di interesse
 se non fosse proibito”


WILLIAM FAULKNER
William Cuthbert Faulkner, nato Falkner
New Albany (Mississippi, Stati Uniti) 1897 – Byhalia (Oxford, Stati Uniti) 1962
Scrittore statunitense.
Premio Nobel per la letteratura nel 1949


sabato 19 marzo 2016

I Luminari

I Luminari di Scandale in due immagini di repertorio

"Cumbitu" a Reggio Emilia

Alcune foto del tradizionale "Cumbitu" degli Scandalesi di Reggio Emilia pubblicate sulla pagina Facebook di Scandale in Emilia, altre centinaia le potete trovare sulla pagina di Carmine Grisi.













Un caffè alla Farmacia Ceraldi di Scandale

Scandalesi alla Farmacia Ceraldi