mercoledì 30 novembre 2011

Marco, figlio del prof. Rossi Doria, sottosegretario all’Istruzione




Marco Rossi-Doria in una foto di Carlo Traina



“Il piccolo Marco credo sia fatto grandetto e vorremmo tanto vederlo”. Così scriveva la scandalese Eufrasia Militi in una lettera ad Anna Lengyel Rossi-Doria il 19 marzo 1957 (pubblicata in questo blog nel gennaio 2010). Nel 1955 i genitori lo portarono a Scandale durante l’inchiesta sulla Riforma agraria: infatti, qualche persona anziana ricorda di averlo tenuto in braccio. “Il piccolo Marco” ora è Sottosegretario alla Pubblica Istruzione del governo Monti. Auguri e buon lavoro da parte di tutti gli scandalesi.



“Marco Rossi-Doria (Napoli, 1954) è maestro elementare dal 1975. Ha insegnato in Italia e all’estero ed è da venti anni formatore di docenti sulle didattiche laboratoriali e le metodologie di contrasto della dispersione scolastica, del disagio e dell’esclusione precoce. Fondatore del progetto Chance, dal 1994 al 2006 è stato maestro di strada nei Quartieri Spagnoli di Napoli. Durante il governo di centro-sinistra è stato comandato presso il Ministro della Pubblica Istruzione dove è stato membro della commissione per le indicazioni nazionali della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola media e ha lavorato alle linee guida del nuovo obbligo di istruzione per tutti, fino a 16 anni. E’ membro della Commissione nazionale di indagine sull’esclusione sociale. Lavora per la Provincia autonoma di Trento per progetti a favore dei ragazzi in difficoltà e l’innovazione della formazione professionale. Collabora a numerosi giornali e riviste”.



Il passo virgolettato fa parte di http://www.marcorossidoria.blogspot.com/


martedì 29 novembre 2011

Discarica di Scandale: lettera delle Associazioni



Scandale. Manifestazione di protesta contro la discarica di amianto

Riceviamo e pubblichiamo una lettera giunta in redazione a firma del Consorzio Apicoltori di Calabria - Scandale, Confederazione Agricoltori italiana - Crotone, Confagricoltura – Crotone, Associazione ovicaprini – Crotone e molte associazioni che tecnicamente non possono intervenire sul ricorso 1114/2011al TAR di Catanzaro presentato dalla ditta Ecolsystema contro la Regione Calabria e contro il Comune di Scandale per annullare la sospensione della discarica d’amianto da ubicare in località Santa Marina di Scandale:

"Egregio Direttore, le scriventi sono intervenute nella procedura del ricorso 1114/2011al TAR di Catanzaro presentato dalla ditta Ecolsystema contro la Regione Calabria e contro il Comune di Scandale per annullare la sospensione della discarica d’amianto da ubicare in località Santa Marina di Scandale onde evitare di ripetere gli errori fatti nel ricorso precedente al TAR presentato sempre dalla ditta Ecolsystema, in riferimento alla prima sospensione quando si sono costituiti oltre la Regione Calabria anche il Comune di Scandale per conto della vecchia amministrazione.

Lì non si è mai capito se la ditta Ecolsystema avesse due avvocati: il suo e quello del comune, perché è ormai risaputo che la vecchia amministrazione che prima dà parere positivo alla realizzazione della su menzionata discarica e poi quando le cose sfuggono di mano si costituisce al TAR contro la ditta stessa. Si lascia immaginare con quanta intensità l’avvocato del comune abbia difeso la nostra causa, tra l’altro costata alla cittadinanza circa 10.000 euro. Cosa diversa è la posizione degli avvocati che incaricati dalle associazioni si sono occupati solamente del riesame producendo tra l’altro un ricorso al Capo dello Stato tuttora pendente in riferimento alla prima sospensione, gratuitamente.

Questa volta la musica è cambiata, le associazioni su citate saranno a fianco della nuova amministrazione ma soprattutto a fianco dei propri soci che operano nella zona e della popolazione tutta per dimostrare con forza le ragioni per cui questa discarica è nociva per tutti e per l’ennesima volta si dice no a tutti i tipi di discarica che non sono al servizio del territorio. Tra l’altro vorremmo portare l’attenzione su un particolare che nessuno ha fatto mai notare: il regolamento CE 1900/98 e successive modifiche con i quali si regolamenta l’agricoltura e la zootecnia BIO. Questo regolamento dice che dove esistono o dove saranno realizzate discariche di qualsiasi genere nel raggio di un km non è possibile praticare produzioni Bio, con un danno enorme per le aziende da noi rappresentate con la conseguente perdita dell’indennizzo che la comunità europea dà a questo tipo di produzioni e con la vanificazione di tutti gli sforzi fatti fino ad oggi."

Lettera pubblicata dal sito CN24.tv il 24 ottobre 2011





lunedì 28 novembre 2011

domenica 27 novembre 2011

1961 - Lettera di Don Renato al settimanale “OGGI”


Il giovane Don Renato mentre celebra il matrimonio di Maria e Mico Aprigliano (foto Archivio Aprigliano).

Lettera di Don Renato al direttore del settimanale “Oggi”, Emilio Radius, pubblicata il 13 aprile 1961.

LE NOSTRE BAMBINE

Signor direttore,
non so esprimerle tutta la mia riconoscenza per la lettera pubblicata sul n° 12 del suo settimanale OGGI a nome delle mie piccole innocenti creature. Da tutta Italia è una gara di solidarietà, di offerte, di incoraggiamento. Vorrei che a nome delle mie 55 orfanelle rivolgesse il più devoto ringraziamento ai lettori del grande settimanale, e specialmente a tanti benefattori anonimi, ai quali purtroppo non posso, per mancanza di indirizzi, dire la nostra gratitudine, assicurare la nostra povera preghiera. Lo faccia lei in nome di queste infelici fanciulle, che così non si sentono più sole; e, sempre fiducioso nel buon Dio, guardano serene al loro domani.

Scandale (Catanzaro) Sacerdote Renato M. Cosentini

RISPOSTA DEL DIRETTORE

I nostri lettori non si fanno punto stupire: conoscevamo da un pezzo la loro inesauribile generosità. La migliore tradizione di OGGI è questa. Grazie a lei, padre; e alle nostre dilette bambine i saluti più affettuosi. Fare del bene sarebbe un grande merito, se non fosse così piacevole.

“OGGI”, Anno XVII, n° 15, settimanale di politica, attualità e cultura – 13 aprile 1961

venerdì 25 novembre 2011

Lettera del barone Barracco sul Terremoto del 1832 nel Marchesato



Sopra, la strada principale di Le Castella in una foto del 1936, quando ancora era un piccolo borgo.


Lettera del Barone Alfonso Barracco, diretta al Cavaliere Monticelli.

In Catanzaro son crollati molti de' pubblici edifizi, moltissime case private e tutte le altre sono rese inabitabili ed abbandonate dalla popolazione, della quale son periti soli 5 individui. Cotrone è deserto; i suoi abitanti sono ricoverati nei magazzini che esistono fuori di quella città, e che sono stati sempre il deposito di tutti i prodotti del Marchesato, o nelle case di legno alla meglio.

Cutro è interamente distrutto col Villaggio di Steccato e S. Leonardo, e colla morte di più di 200 individui. Isola è crollato con Castella, piccolo villaggio annessovi. Egual sorte hanno avuto Roccabernarda , Rocca di Neto , Santa Severina ed Altilia con perdita di molta gente. I paesi poi di Policastro, Cotrone, Mesuraca, Caccuri, Scandale, Marcedusa, Sellia, Strongoli, Cirò e Crucoli son positivamente danneggiati chi più chi meno, e vari abitanti vi han perduta la vita. Tutte le case e fabbriche rurali disperse sulla vasta pianura del Marchesato sono o crollate o inabitabili, e Io stesso è accaduto ai ricoveri e case rurali, nonché ai casini di delizia ed ai depositi di generi che esistevano sulla strada da Catanzaro a Cotrone; e la maggior parte de' molini addetti al comodo delle popolazioni sono inutilizzati. Gli abitanti di tutti i suddetti paesi distrutti e danneggiati son costretti ad errare per le campagne; e privi di ogni mezzo di sussistenza sono in preda allo squallore ed alla disperazione. [...]

Atti della Reale Accademia delle Scienze - Nella Stamperia Reale – Napoli 1839.

giovedì 24 novembre 2011

martedì 22 novembre 2011

Concerto d’Arpa e Fisarmonica a Scandale




LEZIONE CONCERTO D'ARPA E FISARMONICA - MELODIE CELESTIALI ESEGUITE DALLA MAESTRA ANNA AZZINNARI



Nella serata di domenica 13 novembre 2011, presso l’Auditorium della scuola elementare di Scandale, si e tenuta una lezione – concerto di “Arpa e Fisarmonica” organizzata dall’associazione “Musica x sempre”. Protagonista, nonché esecutore di alcuni brani, e stata la Maestra d’Arpa Anna Azzinnari, che ha deliziato gli intervenuti grazie alle dolci melodie eseguite divinamente con l’Arpa e successivamente con la Fisarmonica.



Lo scopo dell'evento e stato quello di promuovere due strumenti con caratteristiche differenti ma con un impatto sociale ed artistico di rilievo. L’Arpa, uno strumento antichissimo dalle sonorità celestiali utilizzato da tutte le civiltà del passato per accompagnare le cerimonie pubbliche e religiose; la Fisarmonica che da sempre e uno dei protagonisti assoluti della danza popolare e delle tradizioni folcloristiche, divenendo poi con il tempo un raffinato interprete del jazz e del tango.



Ad aprire la serata e stato il presidente dell’associazione “Musica x sempre”, Gianni Carvelli, che dopo i convenevoli di rito e un breve cenno storico dedicato agli strumenti protagonisti della serata, ha invitato a salire sul palco la Maestra d’Arpa e Insegnante di Fisarmonica Anna Azzinnari, proveniente da Terranova di Sibari, nonché, ultima arrivata nella famiglia “Musica x sempre”, dove presto inizierà l’attività didattica come docente d’Arpa e Fisarmonica.



Il resto dell’articolo nel sito www.musicaxsempre.it



lunedì 21 novembre 2011

domenica 20 novembre 2011

I Calabresi di Cinisello in un articolo di Cristina Rizzuto




La foto sopra è di By Ros, quella sotto del blog di Franco Demme



Articolo di Cristiana Rizzuto pubblicato nel giugno 2010 da “Il Crotonese”. La giovane giornalista scandalese parla dell’Associazione dei calabresi di Cinisello.



CINISELLO BALSAMO (Milano) - Non è facile dimenticare la propria terra: è, infatti, un amore viscerale che ci lega indissolubilmente ad essa e che risveglia nella mente di chi è lontano il ricordo di quel sapore antico e originario che riscalda il cuore e rallegra l’animo. È proprio per questo desiderio e quindi per la necessità di mantenere un legame con la terra natia che i calabresi residenti in Cinisello Balsamo hanno deciso di fondare nel 2007 l’Associazione Culturale Calabrese di Cinisello Balsamo e Nord Milano, della quale è presidente Pantaleone Paparo, medico quarantacinquenne originario di Scandale, mettendo insieme tre associazioni preesistenti: gli Amici della Calabria, gli Amici della Sila e l’Associazione Agorà Marchesato di Crotone.


Il fine dell’Associazione, apartitica e aconfessionale, è quello di promuovere e divulgare la cultura calabrese e di incentivare la conoscenza fra culture che hanno tradizioni e costumi diversi ma un’identica dignità promuovendone l’integrazione. Attualmente essa vanta l’iscrizione di 550 soci ed è espressione di almeno 5.000 persone originarie dell’entroterra crotonese e silano. C’è da dire che tra i simpatizzanti è rilevante il numero dei non calabresi che sono affascinati dalla “terra del peperoncino e dei salumi” e che probabilmente hanno ritrovato nel nostro stile di vita quei piaceri e quei valori che la vita frenetica di città non conosce più: il racconto, l’agorà, la voglia di stare insieme, insomma il semplice ritrovarsi come in una grande famiglia.


Varie sono le iniziative dell’Associazione: la degustazione di prodotti tipici calabresi come “i crustoli”, ciambelle di pasta zuccherata, la preparazione del “cumbito”, la tipica pasta e ceci del 18 marzo in onore di San Giuseppe, l’ascolto di musica folk con l’evento autunnale “La castagna in...cantata”. Si occupa inoltre di organizzare eventi di grande risonanza per la musica, quindi convegni su importanti personaggi calabresi come Corrado Alvaro, Rino Gaetano, Mia Martini, e per l’editoria: sabato 19 giugno, per esempio, si terrà la presentazione del libro “Dialetti tra linguistica e tradizioni”.


Bisogna ricordare infine l’intraprendente compagnia teatrale che ogni anno presenta dei lavori riadattati in vernacolo calabrese. Insomma i calabresi di Cinisello hanno fatto di tutto per ritagliare un angolo di calore e vivacità meridionale nella monotona routine cittadina e per non dimenticare gli usi della propria terra che è lontana chilometri ma sempre nel cuore.





venerdì 18 novembre 2011

Massime e aforismi - Italo Svevo



“La vita attuale è inquinata alle radici”

“Ci sarà un’esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie”

“Io avevo vissuto in piena calma in un fabbricato di cui il pianoterra bruciava e non avevo previsto che prima o poi tutto il fabbricato con me si sarebbe sprofondato nelle fiamme”

ITALO SVEVO
Pseudonimo di Aron Hector Schmitz
Trieste, 1861 – Motta di Livenza, 1928

giovedì 17 novembre 2011

Vampiri a Scandale




Foto pubblicate qualche anno fa dal sito dell’A.V.I.S. di Scandale









mercoledì 16 novembre 2011

Claudia Trieste - Miss Italia 1997




Claudia Trieste



Gioia Tauro, 29 maggio 1979. Miss Italia nel 1997.


Ha vissuto a Cirò Marina, dove risulta ancora residente.


Il 17 luglio 2010 si è sposata a Roma con l'avvocato Vincenzo Giuffrè, figlio dell'attore napoletano Carlo Giuffrè.






martedì 15 novembre 2011

Scandalesi in campagna



Cenzu i da Papina e consorte in una vecchia foto conservata da Luigi Aprigliano



lunedì 14 novembre 2011

domenica 13 novembre 2011

Il Bilancio del Comune di Scandale nel 1938



Piazza Guglielmo Oberdan in un dipinto di Giuseppe Scalise


ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO


ROMA


MINISTERO DELL’INTERNO


Direzione Generale Amministrazione Civile


Divisione 2° - Comuni - Faldone n° 2747


Fascicolo Scandale


COMUNE DI SCANDALE


Provincia di Catanzaro


Estratto del registro delle deliberazioni del Podestà – n°20


OGGETTO


Approvazione del bilancio 1938


L’anno 1937 XV° il giorno 9 del mese di ottobre in Scandale e nell’ufficio Municipale. Il Podestà del comune signor Boccia Aniello assistito dal segretario comunale signor Marano dottor Vincenzo ha adottato il seguente deliberato:


SI PREMETTE


IL Comune di Scandale, che il sottoscritto ha l’onore di amministrare, è paese di agricoltori. Del quale solo una ventina, dico una ventina, di famiglie sono relativamente benestanti: attraverso l’agricoltura, più o meno industriale. Il resto sono terrageristi a scartamento ridotto e braccianti.


E siccome da alcuni anni (specie fino al 1936) la terra è stata avara in maniera sensibile (e n’è indice il tenore di vita povero della grande maggioranza degli abitanti e l’edilizia, che sembra addirittura sconosciuta) l’intera economia della cittadinanza ne ha risentito in modo non trascurabile. Ragione per la quale le tasse applicate (ed applicate con esemplarità) in misura massima e niuna esclusa, giacché non si poteva, e non si può fare diversamente a cagione degli oneri creati, in armonia dei tempi, in cui si vive, oneri derivati, soprattutto, dai canoni per l’acquedotto e la luce elettrica, sono state applicate in armonia all’estremo limite delle possibilità logiche ed umane, nonché finanziarie, alle quali la popolazione può essere assoggettata.


Siffatte autentiche e reali condizioni di cose hanno, perciò, e non potevano diversamente, costrette l’amministrazione del comune ad escogitare ogni possibile economia per far funzionare l’ente nel miglior modo possibile.


Il bilancio 1938 che ho l’onore di presentare a V. E. per l’approvazione, rispecchia pertanto la concreta, reale e vera situazione economica e finanziaria del comune e della cittadinanza tutta. Sono state radiate tutte le spese non necessarie, mentre si sono dovute per 2 ragioni imprescindibili stanziare altre somme quali imposte per legge (delegazioni nuove mutue suppletive riparazione acquedotto silano – cifra non indifferente – aumenti degli stipendi agli impiegati) quali imposte da necessità inderogabili in corresponsione dell’Era Fascista (istituzione della farmacia, funzionamento del comitato comunale di assistenza ed altre). Qualsiasi riduzione delle somme stanziate da questo ufficio paralizzerebbe la vita dell’ente Comune.


Ciò premesso


Si dà giustificazioni delle variazioni apportate al bilancio 1938 in confronto di quello del 1937.


USCITA


Sono stati aggravati gli articoli:


Art. 3 – Stipendi al personale dell’amministrazione (lire 3505) per due aumenti biennali al segretario ed un aumento quadriennale all’applicato ed al messo con l’aumento dell’8% ed ancora è stata ivi riportata la somma di lire1200 per debito verso il messo comunale essendogli stato riconosciuto un aumento quadriennale fin dal giugno 1933, giusta deliberazione approvata addì 29 settembre 1937 n° 30792.


Art. 5 – Contributo I.N.I.E.L. di lire 100 in corresponsione degli aumenti degli stipendi.


Art. 8 – Spese per acquisto stampe – cancelleria – spesa posta – telegrafo di lire1000 sia per evitare una buona volta sempre di acquistare gli stampati necessari in credenza ed in ottemperanza all’istruzione della R. Prefettura, sia in raffronto a quello che si è speso negli anni precedenti.


Art. 10 – Pigioni locali lire 500 per una quinta aula scolastica.


Art. 16 – Feste nazionali di lire 200 perché la somma in bilancio è esigua.


Art. 21 – Stipendio alle guardie di lire 931 per due aumenti quadriennali con l’aumento dell’8% (I° e II°).


Art. 27 – Spesa per la farmacia lire 2000 fuori, bandito ripetute volte il concorso è andato sempre deserto, in quanto se il farmacista non verrà sussidiato dal comune, non potrà vivere con quello che procura in un paese di appena duemila anime. La mancanza della farmacia porta non lieve nocumento alla popolazione che deve procurarsi i medicinali in Crotone con grande dispendio.


Art. 28 – Salario al becchino di lire 100 per aumento dell’8% (I° e II°).


Art. 30 – Spese per casse di morto ai poveri lire 250 in quanto la somma in bilancio è troppo esigua.


Art. 31 – Lettera C – Indennità di chilometraggio al Veterinario consortile lire 500 per come si è speso negli anni precedenti.


Art. 43 – Spese per il suono della campanella scolastica lire 150 in quanto la soma di lire 50 è assai esigua e l’incaricato ha fatto conoscere che qualora non gli si aumenti il sussidio lascerà il posto, né si troverà altra persona che disimpegnerà tale servizio per lire 50.


Art. 47 – Contributo radiofonico lire 50 per quanto bisogna versare.


Art. 49 – Stipendio alla levatrice lire 715 per portarlo a lire 4000, istruzioni della R. Prefettura.


Art. 51 – Spese per materiale di disinfezione per le partorienti povere lire 250 in quanto non si può pretendere che tale spesa sia a carico della levatrice o del medico.


Art. 56 – Contributo per il funzionamento del comitato comunale di assistenza lire 2000, perché se il comitato deve funzionare, lo può solo se l’amministrazione comunale eroga i fondi necessari, in quanto come sopra si è detto la quasi totalità della cittadinanza è tutta composta di povera gente.


Art. 59 e 60 – Indennità trasferta Podestà, segretario ed impiegati lire 1000 giusto per quanto si è speso negli anni precedenti.


Art. 61 – Spesa per il censimento industriale e commerciale lire 1000 giusto istruzione dell’Istituto Centrale di Statistica.


Art. 69 – lettera A, lire 7240 per delegazione verso la Cassa DD. PP. per il nuovo mutuo acquedotto silano.


Art. 69 – lettera C, lire 1030 per 1 rata estinzione debito verso lo stabilimento tipografico dei comuni giusto ordini della R. Prefettura in data 3/X/XV n° 21351.


ENTRATA


Si sono aumentati gli articoli:


Art. 5 – Contributo cassa Previdenza di lire 430 in corresponsione degli aumenti agli impiegati e salariati.


venerdì 11 novembre 2011

ALTILIA




Sopra, palazzo Barracco ex Monastero Calabromaria. Sotto, due foto del centro storico, di Pasquale Schipani.



ALTILIA


In passato vi sorgeva un grande monastero, probabilmente di origine italo greca, intitolato a Santa Maria, passato nel 1212 ai Florensi. Da vedere la chiesa di San Sebastiano con facciata in pietra locale tardo-romanica e, all’interno, coro e confessionale in legno, del Settecento.










giovedì 10 novembre 2011

Scandale di notte


Sopra, Piazza San Francesco in una foto di Cesare Grisi. Sotto, panorama notturno in una foto di Domenico Sgarriglia.






mercoledì 9 novembre 2011

D’Annunzio scrive al calabrese Nicola Misasi


Lettera di Gabriele D’Annunzio al calabrese Nicola Misasi (Cosenza, 1850 – Roma, 1923, foto a destra).


Caro Nicola,
il tuo nome glorioso mi serve qui da arma elettorale. Ho conquistato, nel tuo nome, quindici voti. Dal profondo dell’animo ti ringrazio, o fierissimo Silano,

Ave, ave, ave.

Gabriele






martedì 8 novembre 2011

Cerimonia del 4 Novembre






Due foto della Cerimonia del 4 Novembre a Scandale, pubblicate da Antonello Voce nel suo blog.





lunedì 7 novembre 2011

domenica 6 novembre 2011

Domenica Bomparola - “L’inutile pioggia”





L’inutile pioggia



A questa vita ormai arida,


non servi…inutile pioggia!


Niente rivive con te


solo il deserto rimane


sul volto, negli occhi, nel cuore.


Anche l’ultima lacrima si spegne.


Che me ne faccio di questa mia giovinezza


se son svanite le mie speranze,


se son morte le mie certezze.


Ciò che mi resta è questa voglia


di rialzarmi quando cado,


di aspettare ancora il sole,


nascosto al di là di quelle nuvole.




Poesia pubblicata un po’ di tempo fa da “Il Cirotano”.







Domenica Bomparola in una foto del blog By Ros



venerdì 4 novembre 2011

Monumento ai Caduti




Il Monumento ai Caduti di Scandale in una foto presa da Facebook. Sotto, quando era sulla collina della “Pietà”.





giovedì 3 novembre 2011

Scandalesi soldati




Giuseppe Audia e Franco Giacinto a Torino il 22 aprile 1940 (Archivio Aprigliano)




mercoledì 2 novembre 2011

martedì 1 novembre 2011

Scandale sul “The New York Times” nel 1997




Sopra, Utica, New York. Dopo la guerra, meta di molti emigrati scandalesi



Articolo di Claudia H. Deutsch



When Anthony J. Scalise, an 80-year-old first-generation American in Utica, New York, found a 1922 picture of his father and other immigrants from the Italian city of Scandale, he immediately had prints made for other friends with Scandalese roots. "It was wonderful, all those people with walrus mustaches," Mr. Scalise said. "I'm going to look for more old photos to pass on now, too"



The New York Times, June 30, 1997