martedì 31 gennaio 2012

Foto Cassa Rurale ed Artigiana




Foto relative ai primi anni della Cassa Rurale ed Artigiana di Scandale, pubblicate dal blog Pingitore.






lunedì 30 gennaio 2012

domenica 29 gennaio 2012

“Casa Clorinda” in un articolo di Fra Memoria di Leonia



Sulla destra, la prima sede della “Casa di Carità” in via Roma in una foto pubblicata sul primo numero del periodico “Il Cammino”, stampato nel 1963 in occasione dell’inaugurazione di Villa Condoleo.


CASA CLORINDA


Il sei giugno del 1949 è una data molto importante per la storia di Scandale. Noi abbiamo il sacrosanto dovere di ricordare certi avvenimenti che hanno determinato un cambiamento nella vita sociale e culturale del nostro paese. L’oblio è la più grande ingratitudine verso i grandi protagonisti del cambiamento. Voglio sottrarmi a tanta colpa e vi racconto cosa successe quel sei giugno di 59 anni fa. Nel cuore del centro storico di Scandale, in via Roma, c’è l’abitazione di Clorinda. Tre stanze grandi, un disimpegno e una cucina. Clorinda con la sua numerosa famiglia si trasferisce a Crotone. Don Renato Cosentini da circa due anni, parroco di Scandale, con un pallino in testa, prende in fitto la casa di Clorinda. La voce corre con sussurri e ironie in tutte le famiglie di Scandale. Il giovane prete – venticinque anni - ha un’idea pazza: la casa di Clorinda si presta a essere trasformata in Casa della carità. “Sarà un’opera di Dio”, va dicendo ma nessuno gli crede anche perché dovrà convincere quattro ragazze a seguirlo in questa spregiudicata avventura. Le ragazze si chiamano Fiorina, Maria, Giannina e Franceschina. La guerra inizia nelle loro famiglie, non disponibili a lasciarle andare via. Per farsi monaca c’è il convento e la casa Clorinda non è un monastero. È una casa e basta con dentro l’idea pazza di un pretino. Le gambe delle idee coraggiose devono affrontare sempre la salita. Non mancò un momento di scoraggiamento e di resa di fronte alla difficoltà di rompere il muro del pregiudizio e della diffidenza.


Altri preti c’erano riusciti a concretizzare un progetto sociale. Don Francesco Mottola a Tropea e don Maiolo a Nicastro avevano fondato le Case della carità. Perché non devo riuscirci io? Si domanda don Renato. Ma Scandale non è Tropea né Nicastro. A Scandale, durante la guerra, s’erano sviluppate dicerie sul conto del vecchio parroco. È logico ora diffidare di don Renato. Nessuno però ha messo in conto che se un progetto interessa Dio, la strada in salita può diventare discesa! E don Renato lo predica ai quattro venti: l’idea non è mia perché l’opera è di Dio. “Ma vallo a dimostrare, qui casca l’asino”, gli dice un giorno don Peppe Girimonti che conosce molto bene l’indole scandalese. Don Renato ha fatto una scommessa con se stesso ed è sicuro di vincerla questa scommessa, perché è convinto che da parte sua c’è il Padreterno. Asino e non asino, se Lui vuole ce la posso fare! Un ragionamento intriso della fede che trasforma le pietre in pane! Intanto la ribellione delle quattro ragazze all’interno delle loro famiglie si conclude positivamente. “Ecco, siamo pronte!”


La mattina del 6 giugno 1949 la Casa della carità apre i battenti all’amore di numerose creature toccate dalla sventura. Un giorno Mons. Giuseppe Agostino, Vescovo di Crotone, dirà: “Don Renato intuì che l’uomo ha bisogno di casa, come l’uccello di nido ed il fiore di acqua. Ma non tanto di una casa-muratura quanto di una casa-cuore, di una casa che sia famiglia, cioè custodia, spazio di amore e sviluppo di vita in tutta la sua integralità”. Il seme dell’opera è gettato in un terreno fecondo. La casa Clorinda è solo l’inizio di un grande cammino che porta Scandale come riferimento di un grande evento sociale. Quante piccole e grandi storie di creature strappate alla miseria e a un destino amaro, Dio solo lo sa.


Articolo di Fra Memoria di Leonia pubblicato la prima volta il 5 giugno 2008 dal sito della Pro Loco di Scandale.


venerdì 27 gennaio 2012

1924 - La Radio inizia le trasmissioni




La radio inaugura le proprie trasmissioni su scala nazionale nel 1924. Si chiamava all’inizio URI (Unione Radiofonica Italiana), trasformata nel 1928 in EIAR (Ente Italiano Audizioni Radio) ente statale controllato direttamente dal fascismo.


L’apparecchio radio diventò subito un tramite essenziale di partecipazione per il paese che arrivava anche nei luoghi più lontani e irraggiungibili. Veicolo di diverse forme culturali, strumento di propaganda, ma anche di socializzazione (frequentissime erano le situazioni di ascolto collettivo), la radio rivestì grande importanza per la diffusione della musica, proponendo una serie di trasmissioni musicali, diffondendo una nuova forma di canzonetta di massa.


giovedì 26 gennaio 2012

Scandalesi




Mario Rizzuto e Amedeo Grisi in una foto dell’Archivio Aprigliano



mercoledì 25 gennaio 2012

Cerchiara di Calabria




Sopra, panorama di Cerchiara (Cosenza). Nella foto sotto, il Santuario della Madonna delle Armi, costruito nel XV secolo. Restaurato tra il sec. XVII e XVIII, fu arricchito soprattutto dai Pignatelli, marchesi di Cerchiara. Questo paese, situato ai piedi del monte Séllaro m. 1439, è il medievale Circlarium (campo cinto di mura e siepe). Oggi è in crescente valorizzazione turistica.





martedì 24 gennaio 2012

Nuovo Consiglio di Amministrazione alla BCC di Scandale



Piazza San Francesco, sede della Banca di Credito Cooperativo, in un quadro del pittore scandalese Alberto Elia


Banca di Credito Cooperativo di Scandale Nuovo CdA


Dopo un periodo di commissariamento voluto dalla Banca d'Italia, si è svolta, ieri, in prima convocazione, l'assemblea ordinaria della Banca di Credito Cooperativo di Scandale per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione.


Diversamente da quanto avvenuto in altri casi di commissariamento, il cui prologo è stata la liquidazione della banca commissariata, il rinnovo del consiglio di amministrazione della Bcc di Scandale, grazie all'impegno e alla responsabilità dei commissari nominati e del direttore generale Carlo Brescia (rimasto in carica), sancisce definitivamente il ritorno in bonis dell'Istituto. La Bcc di Scandale si appresta, dunque, ad espandere l'operatività nel territorio della provincia con l'apertura di una nuova filiale su Crotone.


All'esito della votazione, i cui aventi diritto sono stati 751 soci su 848 totali, pari all'88,6 per cento, sono stati eletti, quali componenti del consiglio di amministrazione i candidati della lista "La banca è di Scandale", che ha avuto la meglio sull’altra lista "La nostra Banca".


Al termine delle votazioni, che si sono svolte in mattinata nella sede della banca di Scandale e nel pomeriggio nei locali del Centro Congressi Pitagora di Crotone, sono risultati eletti nel nuovo Consiglio di amministrazione: Antonio Grisi con voti 395, Pietro Cerrelli con voti 389, Antonino Spiccia con voti 387, Pantaleone Antonio Paparo con voti 387, Vincenzo Ioppoli con voti 371, Riccardo Proto con voti 371, Tiziano Saporito con voti 370, Mario Napolitano con voti 368, Tommaso Graziani con voti 367.


Nella stessa assemblea sono stati eletti anche i membri del Collegio Sindacale, che sarà composto dai sindaci effettivi: Luigi Pignataro presidente, Salvatore Suppa, Ottavio Trocino; sindaci supplenti: Ada Filiberto, Donatella Nocita.


Fra qualche giorno si dovrebbe insediare il nuovo Consiglio che dovrà eleggere gli organi statutari, tra cui il presidente ed il vice presidente.


Articolo di Carmelo Colosimo del 22.01.2012 su Area Locale





lunedì 23 gennaio 2012

domenica 22 gennaio 2012

Scandale 1976 – Nasce la Cassa Rurale ed Artigiana




Con l’interessamento di molti scandalesi, e con grande partecipazione di popolo, nasce, l’11 dicembre del 1976, la Cassa Rurale ed Artigiana (ora, Banca di Credito Cooperativo), che ha come primo presidente Nicola Girimonti Greco. All’inaugurazione intervenne il sottosegretario al Tesoro, onorevole Mazzarino, e l’avvocato Lucio Caputo, presidente della Federazione Calabrese delle Casse Rurali ed Artigiane. Da molti anni ha una nuova sede in piazza San Francesco (foto sopra), nel centro storico del paese, da dove si amministrano anche le filiali aperte nei paesi vicini.






venerdì 20 gennaio 2012

Harvard sopra la neve




Il nostro “Ninuzzo” in una foto Pingitore. La prima volta l’ho chiamato Harvard perché non mi ricordavo il nome. Come tutti ricorderanno, nella foto che ho pubblicato un po’ di tempo fa, indossava una maglietta con lo stemma dell’Harvard University.


giovedì 19 gennaio 2012

Calabresi famosi - Antonio Catricalà




Antonio Catricalà


Nato a Catanzaro nel 1952 si è laureato in Legge a Roma. Presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato dal 2005 al 2011. Professore a contratto alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tor Vergata, dove insegna Diritto Privato. È Attualmente Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri del Governo Monti. Partecipa sempre alla “Festa dei calabresi nel mondo” a fianco del calciatore Gattuso.


mercoledì 18 gennaio 2012

C'era una volta la responsabile della Pro Loco




L’ex responsabile della Pro Loco di Scandale, Teresa De Paola, in due foto By Ros






martedì 17 gennaio 2012

lunedì 16 gennaio 2012

Articolo di Area Locale sulla BCC di Scandale




Sopra, la sede centrale della Banca di Credito Cooperativo di Scandale a piazza San Francesco.


Banca di Credito Cooperativo di Scandale, Soci ancora protagonisti


Per il 22 di questo mese è stata convocata l'assemblea dei soci per le elezioni del nuovo consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci della Banca di Credito Cooperativo di Scandale, commissariata, da ottobre del 2010, dalla Banca d'Italia.


Si conclude così con esito positivo la gestione commissariale, in quanto le autorità centrali della Banca d'Italia, alla luce di quanto è emerso durante il periodo commissariale, hanno deciso il ritorno "in bonis" dell'istituto bancario a differenza di altre tre banche di credito cooperativo calabresi che, non avendo avuto una conclusione commissariale col ritorno "in bonis", sono state assorbite da altre banche perdendo quindi ogni autonomia.


In genere, col commissariamento, una banca rischia la fuga della clientela con conseguente caduta negativa sul versante della raccolta e degli investimenti.


Per la banca di Scandale ciò non è accaduto, in quanto i relativi volumi sono rimasti alquanto stabili. I clienti hanno mantenuto la fiducia verso l'Istituto di credito e i commissari hanno svolto un ruolo positivo conquistando quote di mercato nella città di Crotone e allargando la base sociale con l'immissione di circa duecento nuovi soci, creando così tutte le condizioni per l'apertura di uno sportello bancario targato BCC di Scandale nella città di Pitagora.


Ora in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione si sono formati due schieramenti: uno che coinvolge alcuni imprenditori di Crotone ed un altro che teme la delocalizzazione della sede da Scandale a Crotone.


«Con profondo stupore e rammarico – recita una nota della lista "La Banca è di Scandale" – apprendiamo che taluni soci della BCC di Scandale stanno diffondendo la falsa notizia per cui la Banca di Scandale, in caso di elezione della nostra squadra di amministratori, trasferirà la propria sede da Scandale a Crotone. Tale notizia è assolutamente falsa e mendace. La BCC di Scandale continuerà sempre ad avere la propria sede legale in Scandale, ove il CdA continuerà sempre a riunirsi».


Inequivocabile la posizione della lista "La Banca è di Scandale", composta dai candidati Pantaleone Antonio Paparo, Pietro Cerrelli, Antonello Spiccia, Antonio Grisi, Tiziano Saporito, Riccardo Proto, Tommaso Graziani, Vincenzo Ioppoli, Mario Napolitano, Luigi Pignataro, Salvatore Suppa, Ottavio Trocino, Donatella Nocita, Ada Filiberto. «La BCC di Scandale – continua la nota – svolgerà sempre la propria fondamentale attività di sostegno alle imprese e alle famiglie nel territorio del Marchesato, radice storica ed incancellabile di questo Istituto. La BCC di Scandale non cambierà volto e non andrà altrove e non ci sarà nessuno "scippo" al nostro territorio. Questa è l'unica inconfondibile verità».


«Occorre credere – si legge ancora nella nota – nel nostro lungimirante progetto di rilancio della BCC di Scandale che si espande in tutta la nostra Provincia, nello stesso modo in cui hanno creduto nell'ambizioso e iniziale progetto di costituzione i soci fondatori di questa Banca».


Articolo di Carmelo Colosimo su Area Locale del 15.01.2012


domenica 15 gennaio 2012

Articolo del 1961 del prof. Manlio Rossi-Doria sull’indagine svolta a Scandale



Gli anziani di questa foto, scattata a Scandale nel 1955 e pubblicata nel libro di Manlio Rossi-Doria, Un paese di Calabria, l’Ancora del Mediterraneo, Napoli, 2007, ancora non sono stati identificati. Le donne dietro sono: a sinistra, una che si chiamava Gesa; quella a destra è Finita Battaglia, mamma di Maria i Festina.


Studio di una comunità rurale interessata alla riforma agraria: Scandale, in provincia di Catanzaro


La relazione conclusiva, nella sua stesura provvisoria presentata all’ente committente [UNESCO], tentò di dar conto, nel miglior modo possibile, delle indagini svolte, anche se fu lasciata aperta la possibilità di fornire, successivamente, ulteriori informazioni.


Una prima conclusione fu senz’altro quella secondo cui Scandale era una tipica espressione di quella realtà meridionale nella quale minori sembrano essere le possibilità di sviluppo di una più ricca agricoltura e nella quale, perciò, l’imponente aumento della popolazione agricola verificatosi negli ultimi decenni ha aperto una crisi che (sulla base delle risorse attualmente disponibili in loco) è di fatto irresolubile. Sembrò di potersi concludere che la stessa riforma fondiaria (nonostante i sui benefici effetti) era stata investita da questa crisi, riproponendosi, così, l’antico problema dell’equilibrio tra risorse naturali e forze di lavoro. Quello stesso problema, cioè, che aveva nel passato trovato un certo sfogo nell’emigrazione e che, quindi, avrebbe potuto ancora trovarlo in futuro in un più organizzato esodo rurale. Quanto, invece, alla congruità o meno degli indirizzi nell’intervento della riforma, alla partecipazione ad essi degli assegnatari ed alle aspirazioni di questi si rivelò che:


a) gli indirizzi tecnici seguiti sembrano in aperta contraddizione con l’ampiezza ed il carattere delle nuove aziende contadine;


b) stante questa situazione, non vi era alcuna partecipazione degli assegnatari all’esecuzione dei lavori (il che non era stato neppure richiesto) ed anzi era del tutto mancata la loro approvazione e comprensione fino al punto di determinare una precisa azione di disturbo o di almeno parziale distruzione del già fatto;


c) sebbene ignoranti e bisognosi di aiuto, i contadini dimostrarono di avere le idee chiare ed aderenti alla realtà di quelle che avevano guidato l’impostazione dei tecnici nell’utilizzazione di quei terreni. Così, per esempio, nella maggior parte dei terreni (che erano di natura argillosa e ad andamento collinare in ambiente prettamente arido) i contadini continuavano a vedere unicamente possibile una cerealicoltura estensiva e perciò stesso avevano accolto con estremo favore l’introduzione dei trattori da parte dell’Ente Riforma.


Sostanzialmente diverse, a loro volta, le conclusioni relative alle zone più suscettibili di essere trasformate (più di 600 ettari, interessanti circa 150 poderi) per le quali sembrò essere assicurato un avvenire più prospero basato su un’agricoltura più ricca e più varia, con un vitale insediamento delle famiglie in campagna e, quindi, con differenti prospettive. Per questo, però, si sarebbe resa indispensabile una buona assistenza tecnica e creditizia nonché un’adeguata organizzazione per il collocamento o la trasformazione dei prodotti. Su tutto il rimanente delle terre restava valido il giudizio espresso dai vecchi agricoltori e dai nuovi contadini: non essere, cioè, economicamente conveniente altra destinazione che non fosse quella della cerealicoltura meccanizzata, accompagnata dal progressivo ritorno al pascolo ed all’allevamento delle pecore sulle terre più povere e scoscese.


Ma ciò sarebbe stato possibile solo se (come si è già detto) fosse stata realizzabile una certa emigrazione da Scandale tale anche da determinare la formazione di unità fondiarie più larghe nelle quali poter stabilizzare delle imprese contadine con ordinamenti produttivi estensivi e meccanizzati. Risultò, in altri termini, la coesistenza, a Scandale, di un settore stabile e di un altro instabile nella sua agricoltura; condizione, questa, che determinava una continuazione dello stato di crisi del paese e di quella popolazione. Al fine di attenuare i più gravi aspetti della miseria e della disoccupazione nel paese e, nello stesso tempo, di preparare un più solido equilibrio per l’avvenire si pensò di poter indicare alcune direzioni entro le quali operare con modestia di mezzi e persistenza di azione:


a) consolidamento del nucleo stabile sulle terre irrigabili ed alberabili;


b) miglioramento qualitativo della cerealicoltura meccanizzata sulle terre argillose non trasformabili, reinserendo in esse gradualmente le colture sarchiate miglioratrici (fava) e le foraggere;


c) acquisto e progressiva piantagione di tutte le terre alte adatte all’olivo, alla frutticoltura ed alla vite;


d) organizzazione cooperativa del credito di esercizio e di miglioramento;


e) partecipazione con proprie cooperative di lavoro alle sistemazioni montane od in zone vicine;


f) miglioramento dell’abitato del paese e della rete stradale campestre eseguito dagli stessi contadini, valendosi di mutui di favore e di contributi statali;


g) istruzione elementare, post-elementare e professionale diretta alla preparazione dei giovani all’emigrazione.


A distanza di anni la ricerca andrebbe ripresa al fine di controllare cosa è avvenuto in questo periodo e, quindi, valutare, meglio di quanto non poté essere fatto a quell’epoca, gli effetti della riforma.


Cfr. Manlio Rossi-Doria, Studio di una comunità rurale interessata alla riforma agraria: Scandale, in provincia di Catanzaro, Bollettino delle ricerche sociali, Anno I, n°3-4, maggio-luglio 1961.


venerdì 13 gennaio 2012

1961 - Il disastro ferroviario della Fiumarella




50 anni fa, precisamente la mattina del 23 Dicembre 1961, un gravissimo incidente ferroviario sul viadotto della “Fiumarella” (foto sotto), nei pressi della città di Catanzaro, causò la morte di 71 passeggeri, quasi tutti studenti.






giovedì 12 gennaio 2012

Don Rino Le Pera, parroco di Scandale




Sopra, Don Rino Le Pera in una foto By Ros. Sotto, la Stazione di Haiger in Germania dove è nato il nostro Parroco.



Nato nel maggio del 1978 ad Haiger, cittadina tedesca di 20mila abitanti, situata nel land dell'Assia. Ordinato Presbitero 29 dicembre 2002. Licenza in Liturgia presso il Pontificio Istituto Liturgico "S. Anselmo" di Roma. Cappellano del Presidio Ospedaliero "S. Giovanni di Dio" di Crotone. Vicario parrocchiale della Parrocchia "B.V. del Monte Carmelo in Crotone. Direttore dell'Ufficio Liturgico Diocesano. Cerimoniere Arcivescovile dal gennaio 2009 nella cattedrale di Crotone, è ora parroco di Scandale.






mercoledì 11 gennaio 2012

Massime e aforismi - Pablo Neruda




“La parola è un'ala del silenzio”



PABLO NERUDA
Pseudonimo di Ricardo Neftalì Reyes Basoalto
Parral 1904 – Santiago del Cile 1973
Poeta cileno, premio Nobel 1971




martedì 10 gennaio 2012

Scandalesi cacciatori



Scandalesi cacciatori in una foto d’epoca conservata da Luigi Aprigliano. Da sinitra: don Clemente Madia, Giovanni Rota, Emilio (Miliuzzu) Monteforte e Luigi Crudo.






lunedì 9 gennaio 2012

domenica 8 gennaio 2012

“Il fotografo racconta”, di Iginio Carvelli






“Non fa cronaca, ma certamente fa piacere a quanti non hanno perso il gusto del bello e del pulito, sapere che l’occhio magico di una cinepresa scopre e registra storie di luoghi e di gente di un piccolo paese per offrirle ai lontani, a coloro cioè che il paese hanno lasciato nel tempo per raggiungere altri lidi, altre terre in cerca di lavoro, di fortuna, di futuro. L’iniziativa è di Totò Audia “il fotografo di Scandale”.


Egli è un testimone sempre presente dei momenti più significativi della vita del paese. Da giovane percorre i sentieri aspri dell’emigrazione, poi torna a Scandale con una scommessa sul suo futuro. Si crea il lavoro, con poche speranze, ma con la volontà tenace di non arrendersi alle prime difficoltà e soprattutto con la grande passione dell’artista che col suo flash illumina gli istanti più suggestivi della vita, degli eventi e li imprigiona nella stupenda pellicola dei “ricordi”. Matrimoni, battesimi, cresime, prime comunioni, festività religiose e civili, sono sempre momenti particolari di gioie profonde che Totò Audia puntualmente cattura col suo flash in una mirabile armonia di luci e di colori.


Il nostro artista non si ferma alla fotografia. Scopre la cinepresa come strumento per descrivere usi e costumi della sua gente, per narrare la storia antica e moderna del suo piccolo paese che a cavallo di una collina scende a valle verso Crotone a piccole dune, quasi lambite dalle azzurre acque ioniche.


Diventa regista e narratore. Si accosta, quasi con morbosa curiosità alle fonti bibliografiche che interessano Scandale e costruisce un filmato, raccolto in due videocassette, che presenta il paese col suo patrimonio storico, col suo lento, ma costante sviluppo urbanistico, favorito dagli investimenti dei tanti emigrati che sognano un ritorno definitivo a casa, e, presenta inoltre, le espressioni culturali e sociali che, dal dopoguerra in poi, hanno dato un contributo particolare alla crescita civile e morale della comunità Scandalese”. [...]



L’articolo completo de “Il fotografo racconta”, si trova nel libro di Iginio Carvelli, Rughe di pietra, Rubbettino, Soveria Mannelli, Catanzaro, 1995, pp. 141 – 143.



venerdì 6 gennaio 2012

C'era una volta la Befana




Copyright © By Ros – Befana UNITALSI 2011




giovedì 5 gennaio 2012

Kiev string’s Orchestra a Scandale




L’Amministrazione di Scandale (Kr) e la Società Beethoven di Crotone, hanno voluto scegliere una chiesa relativamente non molto grande per ospitare la “Kiev string’s Orchestra” e tenere il concerto di fine anno per i suoi calorosi cittadini.


Una serata molto bella e suggestiva è stata quella del 29 dicembre resa veramente molto lieta e dalle splendide musiche che un’orchestra, altamente professionale e con artisti di provata esperienza, hanno saputo trasmettere a quanti hanno avuto la fortuna di essere presenti.


Il programma tipico per questo tipo di manifestazioni comprendeva: A. Vivaldi - “Sinfonia in G Dur”; J. Pachelbel - “Canone”; J. Strauss - “Pizzicato Polka”, “Voce di Primavera”, “Trisch – Trasch Polka”, “Sangue Viennese”, “Danubio blu”; G. Bizet - “Ouverture dalla Carmen”; J. S. Bach – “Aria sulla 4 corda”; J. Brahms - “Danza Ungherese n° 5”; G. Bizet - “Enteracte dalla Carmen”; P. Mascagni - “Intermezzo dalla Cavalleria Rusticana”; A. Piazzolla - “Oblivion”; Autori vari - “Christmas Suite”.


L’esecuzione, di grande forza ed immaginazione timbrica strumentale, era resa con gusti galanti, temperamento e suggestive sonorità. Una dinamica sonora, molto curata, conferiva ad ogni esecuzione un afflato molto espressivo e maturo. La sottolineatura di impasti sonori ed armonie accattivanti erano contrapposti a fugaci controcanti e fraseggi molto appropriati.


Una miscela di colloquialità e sapienza, di rispetto e voglia di acciuffare ogni motivazione d’arte, racchiusa in ogni singolo brano, resi con naturalezza della lettura che s’intrecciava alla metafisica della poesia. Una bella e suggestiva serata all’insegna delle grandi esecuzioni molto gradite da un pubblico calorosissimo che non ha mancato di sottolineare il suo gradimento con calorosi e lunghi applausi. Una spumeggiante marcia di Radeskty come bis, ha concluso con un arrivederci al prossimo anno.


Articolo di Mariarosa Romano del 4 gennaio 2012 su Area Locale






mercoledì 4 gennaio 2012

Curiosità romane



A Roma da oltre cinquant’anni il primo dell’anno ci si butta nel Tevere da ponte Cavour. Il personaggio che vedete, conosciuto come “Mister OK” è l’uomo che tradizionalmente ogni anno si lancia nelle acque gelide del fiume (foto corriere.it).







martedì 3 gennaio 2012

Festa di Natale a Reggio Emilia




Alcune foto della festa di Natale a Reggio Emilia. Le altre le potete vedere nel sito Scandale in Emilia.







lunedì 2 gennaio 2012

Scandale quando nevica




Scandale sotto la neve in tre foto del blog Pingitore







domenica 1 gennaio 2012