domenica 29 maggio 2016

Esce la biografia di Gino Scalise

Copertina del libro su Gino Scalise pubblicata su Facebook


La Rubbettino manda nelle librerie nei prossimi giorni la biografia scritta da Iginio Carvelli: Gino Scalise. Ulivo rigoglioso in piena selva, Calabria Letteraria Editrice, 2016


Festa di primavera a Santa Severina

Santa Severina - Foto Pino Barone



Come eravamo

Scuole Medie di Scandale in una foto By Ros del 2011

Foto di Tropea

Tropea - 2 foto di Massimo Pryor


Tropea - Santa Maria dell'Isola

Scandale visto da Google

Scandale - Via Nazionale - A destra il Municipio

Scandale - Località "I Canali" - Foto Google 2010

Scorcio di Scandale - Google 2010

Come eravamo

Dipinto di Bayram Salamov

sabato 28 maggio 2016

Scandale - Sabotaggi a rete idrica e fognaria

Articolo del giornale "Il Crotonese" pubblicato su Facebook

Allegra brigata scandalese

Carmine Grisi, Fausto Messina, Pino Miletta, Tonino Augenti e Franco Lettieri

Civita in provincia di Cosenza

Civita (Cosenza)
Scorcio di un vicolo di Civita

Civita (Çifti in arbëreshë) è un comune italiano di 921 abitanti in provincia di Cosenza

Civita - Ponte del Diavolo in due  foto di Calabria Nostra 


Leonardo Sciascia

Paolo Borsellino e Leonardo Sciascia in una foto pubblicata da Wikipedia

“Non c’è nulla che mi infastidisca quanto l’essere considerato un esperto di mafia o, come si usa dire, un “mafiologo”. Sono semplicemente uno che è nato, è vissuto e vive in un paese della Sicilia occidentale e ha sempre cercato di capire la realtà che lo circonda, gli avvenimenti, le persone. Sono un esperto di mafia così come lo sono in fatto di agricoltura, di emigrazione, di tradizioni popolari, di zolfare”


Leonardo Sciascia
Racalmuto 1921 – Palermo 1989
Scrittore


Calabria - Roseto Capo Spulico

Roseto Capo Spulico (CS) in una foto di Mimmo Trapasso


Roseto Capo Spulico - Il castello in una foto di  Pasquale Adduci
Roseto Capo Spulico (CS) - Foto di Guido Giuliani



mercoledì 25 maggio 2016

Papa Benedetto XVI

Papa Benedetto XVI

“Credo che il rischio più grande per la Chiesa sia di diventare un’organizzazione sociale non fondata sulla fede in Dio”


Papa Benedetto XVI
Joseph Aloisius Ratzinger
Marktl, 16 aprile 1927 -
Papa emerito della Chiesa cattolica


Piazza di Spagna

Roma - Piazza di Spagna in una foto pubblicata su Facebook

Scandalese con Salvini

Prof. Ezio Scaramuzzino con Matteo Salvini

La parola ai filosofi

Costanzo Preve

“Quanto ai radicali, Pannella und Bonino, non li considero personalmente una forza politica, ma un elemento culturale di profonda corruzione civile e umana, avanguardia di un individualismo estremo e anomico. In parole semplici, ripugnanti”


Costanzo Preve
Valenza 1943 – Torino 2013
Filosofo marxista


Marco Pannella: un nemico della Cristianità

Marco Pannella

Marco Pannella
All'anagrafe Giacinto Pannella
Teramo 1930 – Roma 2016
Politico italiano

Ad posterum rei memoriam

Chiunque sia, non dico cattolico, ma perlomeno una persona che vive cercando di perseguire un criterio di razionalità e onestà, non può apprezzare quasi nulla di quest’uomo, tanto meno elogiarne gli atti. Se poi è un ecclesiastico a elogiarlo, diviene scandaloso l’elogio.
Un ecclesiastico, dovrebbe pregare per la sua anima (in quanto fino all’ultimo istante di vita ci si può salvare) ma al contempo condannare pubblicamente tutto l’immenso male compiuto da costui, a partire dalla corresponsabilità nell’uccisione di milioni di bambini nel grembo delle madri per arrivare a quella di decine di milioni di giovani rovinati o uccisi dalla droga, a partire dall’aver dissolto ogni senso di morale pubblica nella società italiana per arrivare all’appoggio dato per far entrare in parlamento assassini, terroristi e prostitute, a partire dal sostegno dato a qualsivoglia pratica frankeinsteiniana ed eugenetica per arrivare alla normalizzazione della sodomia, dell’incesto, e di quant’altro possibile e immaginabile.
A partire dalle sue campagne per il divorzio e la distruzione della famiglia per arrivare – pochi lo sanno o lo ricordano – alla proposta della legalizzazione della pedofilia “pacifica”…E potremmo continuare a lungo con le malefatte di questo nemico del bene e degli uomini. Tutti ricordano Cicciolina, ma pochi ricordano Toni Negri…

Quanta morte sulla coscienza di quest’uomo, e quanti morti. Quanta corruzione morale, e quanti moralmente corrotti. Chi lo elogia, si rende complice di tanta infamia. E se ecclesiastico, la complicità è mostruosa, come e più del corruttore. Chiunque sia. Certamente, su una cosa sono d’accordo con tutto l’elogio laico e non laico di queste ore e dei prossimi giorni: è stato senza dubbio un altissimo esponente di questa Repubblica Italiana. Su questo, non vi può essere dubbio alcuno. Ora è al cospetto di Dio. Ed è al cospetto di tutte le sue vittime e delle vittime delle sue battaglie e dei suoi complici.
A Dio la sentenza. A noi la memoria imperitura dei suoi atti pubblici.

Massimo Viglione, 21 maggio 2016 - http://www.civiltacristiana.com


domenica 22 maggio 2016

Quando c'era Nicola Tiano

Nicola Tiano durante un concerto con la Banda della Città di Crotone

Anne Lengyel Rossi-Doria

Anne Lengyel Rossi-Doria

Il 6 ottobre 2015 si è spenta a Roma, Anne Lengyel, moglie del prof. Manlio Rossi-Doria. Negli anni Trenta la signora Anna giunse in America con la famiglia. Dal 1946 si stabilì in Italia. Era figlia dello scrittore, drammaturgo e sceneggiatore ebreo ungherese Melchior Lengyel, famoso, fra le altre cose, per aver scritto nel 1934 il romanzo Ninotchka, che nel 1939 il suo amico Ernst Lubitsch ne trasse un indimenticabile film con Greta Garbo (in Italia uscì l’8 marzo 1946).

Come tutti sappiamo, nel 1955 la signora è stata più di una volta a Scandale durante l’indagine sulla Riforma agraria commissionata dall’UNESCO e diretta dal marito. Nella sua permanenza in paese scattò anche molte fotografie che non sono mai state pubblicate. Alcuni anni fa mi recai a casa sua in via della Chiesa Nuova, nei pressi di piazza Navona, per vedere se potevo incontrarla. Le volevo chiedere di quelle foto e magari sentire qualche ricordo di quel periodo. La portiera del palazzo, però, mi disse che la signora era molto anziana e il figlio aveva dato disposizioni di non far salire nessuno. Ripassai dalla portiera, lasciai il libro Storia di Scandale, scrissi anche una lettera al figlio Marco, ma non ebbi mai nessuna risposta.

Melchior Lengyel

Melchior Lengyel
nato Lebovics Menyhért
Balmazújváros (Ungheria) 1880 - Budapest 1974
Drammaturgo e sceneggiatore ungherese
Si trasferì a Hollywood, in California, nel 1937. Alcuni dei suoi racconti sono diventati successi in tutto il mondo. Nel dopoguerra tornò in Europa; visse per qualche tempo a Roma, dove nel 1963 gli fu conferito il “Gran Premio di Roma” per le sue opere letterarie.



Paesi di Calabria - Oriolo

Panorama di Oriolo in una foto di Anna Lucia Urbano

ORIOLO

Situato su un colle a 450 metri di altezza, Oriolo è ricordato dal 1376 col nome di Ordeolum. Fu marchesato dei Pignone del Carretto, di cui rimane il grandioso Castello del sec. XV, su una roccia a dominio dell’abitato.
Nella chiesa madre di San Giorgio si possono ammirare, fra le altre cose, il portale del 1400, un tabernacolo di scuola toscana del Quattrocento e una statua (Madonna della Vittoria) lignea del Cinquecento.


Corazzo - Eremo Santa Croce

Corazzo (Frazione di Scandale) - L'Eremo di Santa Croce in alcune foto pubblicate su Facebook



sabato 21 maggio 2016

Quando si festeggiava al campo sportivo "Luigi Demme"

Unione Sportiva Scandale in una foto By Ros

Santuario di Santa Maria delle Armi a Cerchiara in due foto di Rosanna Gangemi


Scandalese a Dubai

Giuseppe Maida a Dubai

Roma nel Settecento

Roma nel Settecento - Piazza Navona in un disegno di Caspar van Wittel  

Roma - Castel Sant'Angelo e la Basilica di San Pietro in un disegno di Antonio Joli (1750 ca)

Roma - Fontana di Trevi in un disegno di Giovanni Paolo Pannini (1750 ca)

Massime e aforismi - Aldo Busi

Aldo Busi

"È ora che gli italiani scendano in piazza a protestare contro se stessi"


Aldo Busi
Montichiari (Brescia) 1948 – 
Scrittore

mercoledì 18 maggio 2016

Poesia di Khalil Gibran


Te

Farò della mia anima uno scrigno per la tua anima,
del mio cuore una dimora per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro per le tue pene.

Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole.

Canterò il tuo nome come la valle canta l’eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta la storia delle onde


Khalil Gibran
Jubrān Khalīl Jubrān
Bsharre (Libano) 1883 – New York 1931
Poeta libanese


Questo Papa piace sempre di meno

Papa Francesco

“Il tramonto è cominciato. La commedia è finita.
Crolla la popolarità di papa Bergoglio. Ora il sovrano vaticano sarà sempre più nervoso... cosa s'inventerà la corte per recuperare punti di popolarità? si potrebbe attribuirgli qualche miracolo: camminare sulle acque, risuscitare morti, cambiare l'acqua in vino...

Finché è in tempo, papa Bergoglio, la smetta di flirtare coi nemici della Chiesa e di randellare quotidianamente coloro che difendono la fede cattolica, torni sulla strada tracciata dai suoi predecessori, ponga fine a questo smantellamento della dottrina cattolica e della Chiesa, che mette a repentaglio la salvezza di moltitudini e così potrà salvare anche la sua anima.
Si ricordi che dovrà comparire davanti al giudizio di Dio e potrebbe essergli chiesto conto di una immane devastazione spirituale.
Lasci da parte la vanità personale, che le fa cercare gli applausi del mondo e le fa sognare addirittura di essere migliore di Gesù Cristo (più misericordioso di Lui): prenda esempio dall'umiltà e dalla sapienza del grande papa Benedetto.
Che Dio la illumini e la riporti sulla retta via. In tanti preghiamo per lei (come lei ci ha chiesto) e per la sua conversione, cioè perché sia fedele al mandato di Vicario di Cristo. Lo facciamo fin dall'inizio. Ma sta a lei ADESSO scegliere definitivamente fra la verità e la menzogna”.

Antonio Socci, giornalista e scrittore, su Facebook il 10 maggio 2016


domenica 15 maggio 2016

Nicola Santoro - Papaveri

Quadro del pittore scandalese Nicola Santoro

Crotone - Il Santuario di Hera Lacinia

Capo Colonna  in un disegno del Codice Romano Carratelli - Nel Seicento c'erano due colonne in piedi
Codice Romano-Carratelli è un manoscritto risalente al XVI-XVII secolo che contiene un centinaio di disegni di torri costiere della Calabria Ultra. L'opera fu acquistata nel 2008 dall’avvocato Domenico Romano Carratelli.

Capo Colonna (Crotone) - Ricostruzione video 3D  del Tempio di Hera Lacinia 

Crotone - Il santuario di Hera Lacinia (Era Lacinia) di Capo Colonna, sede della lega Italiota fino al IV secolo a.C. (successivamente trasferita a Taranto), fu uno dei santuari più importanti della Magna Grecia. Posto su un promontorio chiamato anticamente Lacinion (Λακίνιον in greco) ma anche "Capo Nao", dal greco nao, tempio. Il santuario era stato edificato alla fine del VI secolo a.C. ed era anche chiamato di Hera Eleytheria, come resta testimoniato da un'iscrizione sul cippo del Lacinion, al Museo archeologico nazionale di Crotone. Dal XVI secolo in poi fu quasi completamente saccheggiato. I materiali furono anche usati per costruire il porto di Crotone (molto tempo fa pubblicai le foto su questo blog).
Va ricordato che Era (Hera), era la principale divinità femminile greca, figlia di Crono e Rea. Fu allevata da Oceano e Teti, sorella e sposa di Zeus, al quale generò Efesto, Ares, Ilizia ed Ebe. Protettrice dei matrimoni, del parto e della monogamia. Gelosa e possessiva era spesso in lite con Zeus. Perseguitò i troiani per vendicarsi di Paride, che aveva decretato Afrodite la più bella delle dee. Le erano sacri la melagrana, il pavone e la cornacchia.
Principali luoghi di culto erano Argo, Samo e il santuario che sorgeva sul promontorio Lacinio, presso Crotone (ora conosciuto come Capo Colonna). I romani la identificarono con Giunone.

Capo Colonna - Crotone