Scorcio del Castello di Vibo Valentia |
“Ipsis autem Valentinis ex tam Illustri
Nobilique Municipio”
(Ai delegati, poi, Valentini (di Vibo
Valentia) uomini di così Illustre e Nobile Municipio)
Cicerone
VIBO VALENTIA
Vibo Valentia, ha una lunga storia. Già Monteleone di Calabria fino al 1928 è un comune di circa
34.000 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Calabria dal 1992. È stata
anche capoluogo della Calabria Ultra al tempo di Gioacchino Murat e tesoreria
delle Calabrie (Ulteriore e Citeriore). Si deve all’archeologo Paolo Orsi l’identificazione
di Vibo con la città di Hipponion (fondata
nel sec. VII a.C.).
Distrutta nel 388 a .C. dal tiranno di
Siracusa Dioniso il Vecchio fu occupata dai Bretti fino al 194 a .C., quando i Romani vi
fondarono la colonia latina di Valentia
cui venne affiancata la denominazione Vibo
dalla radice in lingua osca Veip.
Da Vibo passava la via Annia Popilia
che collegava Roma con la Sicilia. Durante
le guerre civili, le navi di Cesare e Ottaviano facevano base nel porto nelle
operazioni condotte contro Pompeo nello stretto di Messina.
La parte storica della città attuale
risale al 1235, quando fu riedificata dal segretario di Federico II, Matteo
Marcofaba, e da allora si chiamò Monteleone. Nel 1420 passò ai Caracciolo, poi
ai Brancaccio e infine ai Pignatelli. Occupata nel 1799 dal cardinale Ruffo, nel
periodo borbonico decadde. Il 27 agosto 18 60 accolse con entusiasmo Garibaldi.
Città interessante, con un ricco
patrimonio archeologico e artistico, situata in posizione panoramica nei pressi
di Tropea. Centro commerciale e industriale (materiale ferroviario, cementi,
alimentari, chimica, resine sintetiche, vini).
Vi nacquero l’anatomista Giulio
Iasolino (circa 1530 – 1620); l’architetto, pittore e mosaicista Francesco
Antonio Curatoli (1671 – 1722); l’architetto Giuseppe Vinci (1772 – 1834); il
pittore Francesco Saverio Mergolo (1746 – 1784); il pittore e architetto
Emanuele Paparo (1778 – 1828); l’archeologo Vito Capialbi (1790 – 1853); il
poeta dialettale Vincenzo Ammirà (1821 – 1898); Michele Morelli (1792 – 1822)
esponente dei moti napoletani del 1820; Luigi Razza (1892 – 1935) Ministro dei
Lavori Pubblici durante il fascismo.
Panorama di Vibo Valentia (le foto sono di Wikipedia) |