Scandale (Kr): Conclusa visita
ispettiva Arpacal alla centrale termoelettrica Ergosud
Di seguito la nota dell'Arpacal:
Con una visita durata tre giorni, nella
quale è stato svolto un sopralluogo tecnico e verificate tutte le
documentazioni ricadenti nel piano di monitoraggio e controllo dell’impianto,
si è conclusa nei giorni scorsi la seconda ispezione di impianti sottoposti ad
AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) statale ricadenti in Calabria; si
tratta della centrale termoelettrica ERGOSUD di Scandale, in provincia di
Crotone, che i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente
della Calabria (Arpacal) hanno controllato su delega dell’ISPRA (Istituto
Superiore per la Protezione
e la Ricerca
Ambientale ) che, come è noto, è competente per le tipologie
di impianti sottoposto da AIA statale.
Il gruppo ispettivo dell’Arpacal era
formato dai tecnici del Dipartimento provinciale di Catanzaro Valerio Chiricò,
Pasqualino Cerminara, Ivan Meringolo e Domenico Curcio, dal dirigente chimico
del Dipartimento di Crotone, Rosario Aloisio, e dal tecnico Francesco Iuliano
dell’Unità Operativa Via-Vas-IPPC della Direzione Scientifica, nonché dal dr.
Clemente Migliorino, dirigente della stessa unità operativa e referente della
convenzione ISPRA- ARPACAL.
“Nei tre giorni di ispezione – ha
commentato Migliorino - c’è stato un serrato confronto tra i tecnici del gruppo
ispettivo e i responsabili dell’impianto, i quali hanno risposto correttamente
a tutte le richieste avanzate. La relazione finale, riguardante la conformità
dell’impianto all’autorizzazione, sarà inviata all’ISPRA e al Ministero
dell’Ambiente. L’ISPRA, delegando completamente l’ispezione ai tecnici
dell’Arpacal, ha riconosciuto la nostra professionalità in questo tipo di
attività e già dimostrata in varie occasioni”.
Si ricorda che l’AIA - provvedimento di
autorizzazione per determinate tipologie di impianti industriali che tiene
conto delle diverse linee di impatto sull’ambiente dell'attività da autorizzare
– si inserisce nella più ampia normativa conosciuta con la terminologia di
“Prevenzione e Limitazione Integrate dell'Inquinamento” - traduzione italiana
dell'acronimo IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control), noto a
livello internazionale come l'acronimo di una delle direttive UE più importanti
in materia ambientale, la 96/61/CE poi codificata nella direttiva 2008/1/UE. La
disciplina IPPC è stata recepita nell'ordinamento ambientale nazionale con il
decreto legislativo n. 59 del 2005, che regolamenta l'emanazione, appunto,
dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e dei controlli connessi a tale
autorizzazione.
Le competenze delle Agenzie Regionali
per la Protezione
dell’Ambiente (ARPA) e dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
(ISPRA), in materia di Prevenzione e Limitazione Integrate dell'inquinamento
derivano, infatti, dal decreto legislativo n. 59 del 2005, oggi confluito nel
Testo Unico Ambientale (parte II del D.lgs.152/06, come modificato dal D.lgs.
128/10, art. 29).
Sugli impianti industriali di
competenza statale, quindi, in base alla normativa in vigore, l’ISPRA,
avvalendosi delle ARPA, ha infatti il compito di accertare il rispetto delle
condizioni dell'autorizzazione integrata ambientale, la regolarità dei
controlli a carico del gestore ed il rispetto, sempre da parte del gestore
dell’impianto, degli obblighi di comunicazione. Per quanto riguarda gli
impianti di competenza regionale, gli stessi compiti sono assegnati alle ARPA.
Questa nota dell’ARPACAL è stata
pubblicata dal sito Strill.it e da CN24.TV martedì 18 giugno 2013
Ispettori alla Centrale Termoelettrica di Scandale in
una foto di CN24.TV