domenica 15 maggio 2016

Crotone - Il Santuario di Hera Lacinia

Capo Colonna  in un disegno del Codice Romano Carratelli - Nel Seicento c'erano due colonne in piedi
Codice Romano-Carratelli è un manoscritto risalente al XVI-XVII secolo che contiene un centinaio di disegni di torri costiere della Calabria Ultra. L'opera fu acquistata nel 2008 dall’avvocato Domenico Romano Carratelli.

Capo Colonna (Crotone) - Ricostruzione video 3D  del Tempio di Hera Lacinia 

Crotone - Il santuario di Hera Lacinia (Era Lacinia) di Capo Colonna, sede della lega Italiota fino al IV secolo a.C. (successivamente trasferita a Taranto), fu uno dei santuari più importanti della Magna Grecia. Posto su un promontorio chiamato anticamente Lacinion (Λακίνιον in greco) ma anche "Capo Nao", dal greco nao, tempio. Il santuario era stato edificato alla fine del VI secolo a.C. ed era anche chiamato di Hera Eleytheria, come resta testimoniato da un'iscrizione sul cippo del Lacinion, al Museo archeologico nazionale di Crotone. Dal XVI secolo in poi fu quasi completamente saccheggiato. I materiali furono anche usati per costruire il porto di Crotone (molto tempo fa pubblicai le foto su questo blog).
Va ricordato che Era (Hera), era la principale divinità femminile greca, figlia di Crono e Rea. Fu allevata da Oceano e Teti, sorella e sposa di Zeus, al quale generò Efesto, Ares, Ilizia ed Ebe. Protettrice dei matrimoni, del parto e della monogamia. Gelosa e possessiva era spesso in lite con Zeus. Perseguitò i troiani per vendicarsi di Paride, che aveva decretato Afrodite la più bella delle dee. Le erano sacri la melagrana, il pavone e la cornacchia.
Principali luoghi di culto erano Argo, Samo e il santuario che sorgeva sul promontorio Lacinio, presso Crotone (ora conosciuto come Capo Colonna). I romani la identificarono con Giunone.

Capo Colonna - Crotone