giovedì 11 ottobre 2012

Il Consorzio di apicoltura vince la battaglia contro la discarica di amianto

Nella foto, il Presidente del Consorzio di apicoltura Luigi Albo

Scandale - Hanno dato ragione alle api

È stata posta definitivamente la parola fine sulla realizzazione della discarica di amianto in località Santa Marina di Scandale (Crotone).
Difatti è stato accolto dal Consiglio di Stato il ricorso straordinario al Capo dello Stato proposto da un noto allevatore della zona e presentato dagli avvocati Anna Fico e Pina Notarianni del foro di Crotone.
I due legali avevano motivato dettagliatamente le ragioni che avevano portato ad un "uso distorto del potere autorizzativo, tale da poter recare pregiudizi seri ai beni fondamentali della salute e dell'ambiente".
L'impresa di apicoltura di Luigi Albo, con sede a Scandale, aveva presentato ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro la Regione Calabria, Dipartimento politiche dell'ambiente, e nei confronti di Ecolsystema srl, avverso il decreto del direttore generale della Regione n.2014 del 1° marzo 2010, recante giudizio di compatibilità ambientale ed autorizzazione integrata ambientale (Aia) per la realizzazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi dedicata esclusivamente allo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto. L'impresa ricorrente, avevano affermato i due legali Fico e Notarianni, opera su vasta scala (piantagione di circa 5 mila ettari di eucalipto occidentale) nel settore della produzione del miele da api nella stessa località dove dovrebbe trovare sede la discarica autorizzata con l'atto regionale contestato.
Il ricorso è stato affidato a motivi di illegittimità, non avendo l'amministrazione regionale valutato adeguatamente l'ipotesi alternativa di un progetto ad impatto zero (ovvero un procedimento di inertizzazione dei rifiuti contenenti amianto e loro trasformazione in prodotti inorganici innocui ovvero riciclabili), e non avendo, inoltre, l'autorizzazione tenuto conto dei problemi connessi con la dispersione delle fibre di amianto nell'ambiente e dei relativi effetti malefici su salute ed ambiente.
Secondo la seconda sezione del Consiglio di Stato, presieduta dal presidente Pietro Falcone, segretario Tiziana Tomassini ed estensore Gerardo Mastrandrea, è senz'altro riscontrabile la violazione, da parte dell'autorizzazione ambientale contestata, delle disposizioni contenute nel Piano energetico ambientale della Regione Calabria.
C'è da aggiungere che nel febbraio di quest'anno il Dipartimento regionale aveva sospeso il proprio decreto 2014 dell'1 marzo 2010, che aveva rilasciato il giudizio di compatibilità ambientale per la discarica di Santa Marina di Scandale.

Articolo di Carmelo Colosimo, pubblicato su Area Locale il 9 ottobre 2012