Nella foto, il Presidente del Consorzio
di apicoltura Luigi Albo
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Scandale - Hanno dato ragione alle api
È stata posta definitivamente la parola
fine sulla realizzazione della discarica di amianto in località Santa Marina di
Scandale (Crotone).
Difatti è stato accolto dal Consiglio
di Stato il ricorso straordinario al Capo dello Stato proposto da un noto allevatore
della zona e presentato dagli avvocati Anna Fico e Pina Notarianni del foro di
Crotone.
I due legali avevano motivato
dettagliatamente le ragioni che avevano portato ad un "uso distorto del
potere autorizzativo, tale da poter recare pregiudizi seri ai beni fondamentali
della salute e dell'ambiente".
L'impresa di apicoltura di Luigi Albo,
con sede a Scandale, aveva presentato ricorso straordinario al Presidente della
Repubblica contro la
Regione Calabria , Dipartimento politiche dell'ambiente, e nei
confronti di Ecolsystema srl, avverso il decreto del direttore generale della
Regione n.2014 del 1° marzo 2010, recante giudizio di compatibilità ambientale
ed autorizzazione integrata ambientale (Aia) per la realizzazione di una
discarica per rifiuti speciali non pericolosi dedicata esclusivamente allo
smaltimento dei rifiuti contenenti amianto. L'impresa ricorrente, avevano
affermato i due legali Fico e Notarianni, opera su vasta scala (piantagione di
circa 5 mila ettari di eucalipto occidentale) nel settore della produzione del
miele da api nella stessa località dove dovrebbe trovare sede la discarica
autorizzata con l'atto regionale contestato.
Il ricorso è stato affidato a motivi di
illegittimità, non avendo l'amministrazione regionale valutato adeguatamente
l'ipotesi alternativa di un progetto ad impatto zero (ovvero un procedimento di
inertizzazione dei rifiuti contenenti amianto e loro trasformazione in prodotti
inorganici innocui ovvero riciclabili), e non avendo, inoltre, l'autorizzazione
tenuto conto dei problemi connessi con la dispersione delle fibre di amianto
nell'ambiente e dei relativi effetti malefici su salute ed ambiente.
Secondo la seconda sezione del
Consiglio di Stato, presieduta dal presidente Pietro Falcone, segretario
Tiziana Tomassini ed estensore Gerardo Mastrandrea, è senz'altro riscontrabile
la violazione, da parte dell'autorizzazione ambientale contestata, delle
disposizioni contenute nel Piano energetico ambientale della Regione Calabria.
C'è da aggiungere che nel febbraio di
quest'anno il Dipartimento regionale aveva sospeso il proprio decreto 2014
dell'1 marzo 2010 ,
che aveva rilasciato il giudizio di compatibilità ambientale per la discarica
di Santa Marina di Scandale.
Articolo di Carmelo Colosimo, pubblicato
su Area Locale il 9
ottobre 2012