C’ERA UNA VOLTA L’AZIONE CATTOLICA
L'Azione Cattolica di Scandale a Largo Genuzzo in una foto del 1940 (Archivio Aprigliano). |
Mi è
capitato per caso, rovistando nelle carte del mio archivio, un ciclostilato del
1963 dal titolo “Numero unico per il 15° anniversario di fondazione dell’azione
cattolica di Scandale”. In copertina viene precisato che trattasi di “Una
carrellata di ricordi che, se da un canto ci riempie l’animo di gioia, per la
continua assistenza divina, dall’altro ci spinge a migliorarci sempre di più,
perché il futuro non sia di meno del passato e il presente sia unione, tra ieri
e domani. Di tutto rendiamo grazie a Dio, cui va ogni lode, ogni gloria, ogni
onore”.
Penso siano
parole di Don Renato che in apertura del ciclostilato firma un articolo dal
titolo “L’augurio dell’Assistente”. Augurio che formalizza così: “Ricorrendo il
15° anniversario della fondazione dell’Azione Cattolica di Scandale, nel mentre
ringrazio il Signore del cammino apostolico, veramente meraviglioso, finora
percorso, invoco dal Cielo l’assistenza divina perché, in questo nuovo clima
post-conciliare, impregnato di carità e di amore, i nostri laici – è la loro
ora – continuino nelle attività intraprese, fedeli al programma che, nella
preghiera, azione e sacrificio, trova lo sfocio naturale ad ogni apostolato e
al voto, all’augurio la parola incoraggiante e fraterna: sempre più in alto,
sempre più uniti nelle battaglie della fede e della grazia per il trionfo e
l’avvento del regno di Cristo nelle anime”.
Ma come è nata l’Azione cattolica a
Scandale? È Gino Scalise che ne traccia una sintesi storica di cui riportiamo
qualche stralcio. “Vagheggiata precisamente dal settembre 1948 in occasione dell’80°
anniversario dell’associazione nazionale a Roma, di cui giunge l’eco, sorge a
Scandale ufficialmente il 2 febbraio 19 49 (anche se esisteva di fatto mesi prima)
per involontaria ma fortunata coincidenza festa della B.V. di Lourdes (come da
verbale che si conserva) e prende il nome di “Aldo Marcozzi”.
Si inizia con mezzi di aggancio del
tempo, con la meditazione pubblica della via Crucis e del S. Rosario, che
riscuotono larghissimo consenso risvegliando l’ambiente maschile giovanile ed
anche adulto, con gite e riunioni a tutti i livelli. I ragazzi vengono divisi
in gruppi con propri capi e un delegato e ricevono il messaggio cristiano come
è richiesto dalla loro età, secondo il metodo aspirantistico. Concorsi di vario
genere li tengono avvinti. Vengono inviati i migliori giovani e aspiranti ai
campi scuola nazionali, i dirigenti ai corsi regionali e agli esercizi spirituali
per una loro soda formazione. Sulla cultura religiosa c’è una gara a livello
nazionale e regionale. L’azione cattolica di Scandale nel 1953 conquista il
secondo premio regionale, nel 1957 vince il terzo premio regionale aspiranti,
nel ‘58 il primo premio juniores e primo premio aspiranti. Insomma quella di
Scandale si pone a primi posti di ogni gara! Nel 1959 è Teresa Paparo a vincere
la medaglia d’oro con il primo premio individuale regionale per la cultura
religiosa. 1949, un anno veramente importante per la chiesa locale: a febbraio
nasce l’azione cattolica a giugno inizia il cammino della Casa della Carità. Il
giorno dell’Immacolata di quell’anno, quattro ragazzi si presentarono
all’altare per ricevere il distintivo aspiranti dell’azione cattolica. Una
cerimonia bellissima. Quei ragazzi erano Giovanni Trivieri, Iginio Carvelli,
Sarino Mattace e Luigi Demme che ricevendo il distintivo promisero, con una
formula solenne, fedeltà alla Chiesa.
Le regole erano rigide ma accettate con
gioia. Il sabato niente dolci e niente frutta: era questo il fioretto
collettivo che si offriva alla Madonna. Un giorno Giovanni rifiutò di mangiare
pasta e ceci perché riteneva che i ceci fossero una frutta…e subì i rigori di
suo padre! Quando don Renato doveva andare a Catanzaro, prendeva il pullman al
bivio di San Mauro alle sei del mattino. Allora celebrava la messa un’ora
prima. Assieme al delegato Gino Scalise tutti i ragazzi dell’azione cattolica
partecipavano al banchetto eucaristico. Un giorno, terminata la santa Messa, don
Renato rimase fermo sull’altare: mancava Giovanni! Arrivò di corsa e don Renato
si mise a ridere: Giovanni aveva indossato la maglia alla rovescia! Una bella
storia questa dell’azione cattolica che incominciò in una giornata rigida del
‘48. A Scandale era caduta tanta neve. Alcuni giovani e ragazzi si diedero
battaglia con le palle di neve. Don Renato, uscito dalla chiesa, con grande
meraviglia dei ragazzi, si mise a tirare pure lui palle di neve. E ne buscò
tante ma proprio tante! Incominciò da allora a giocare con i ragazzi di
Scandale. Si fece ragazzo coi ragazzi che scoprirono così il prete e l’amico. Quei
ragazzi rimasero attaccati a don Renato e con lui fecero un percorso, un
cammino nell’azione cattolica. A proposito…un cronista scrisse: “La neve irrigidisce,
infreddolisce. Ma quella del ‘48 a Scandale è servita per infiammare:
Contrasto? Forse un piccolo scherzo del Signore”.