Emile
Cioran
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“Come mi è caro quel filosofo di Alessandria di
nome Olimpio che, sentendo una voce cantare l’Alleluia nel Serapeo, andò esule
per sempre! Era verso la fine del IV secolo: la lugubre stoltezza della Croce
proiettava già le sue ombre sullo Spirito.
Più o meno a quell’epoca, un grammatico, Pallada,
poteva scrivere: «Noi greci non siamo più altro che cenere. Le nostre speranze
sotto terra, come quelle dei morti». E ciò vale per tutte le menti di quel
tempo.
Invano i Celso, i Porfirio, i Giuliano l’Apostata
si ostinano ad arrestare l’invasione di quel nebuloso sublime che trabocca
dalle catacombe: gli apostoli hanno lasciato le loro stigmate nelle anime e
moltiplicato le devastazioni nelle città. L’era della grande Laidezza incomincia:
un’isteria senza qualità si estende sul mondo. San Paolo (il più notevole
agente elettorale di tutti i tempi) ha fatto i suoi giri, infestando con le
proprie epistole la limpidezza del crepuscolo antico. Un epilettico che trionfa
su cinque secoli di filosofia! La ragione confiscata dai Padri della Chiesa!
E se cerco la data più mortificante per l’orgoglio
dello spirito, se scorro l’inventario delle intolleranze, non trovo niente di
paragonabile a quell’anno 529 in cui, per ordine di Giustiniano, fu chiusa la
Scuola di Atene. Soppresso ufficialmente il diritto alla decadenza, credere diventa un obbligo… È il momento
più doloroso della storia del Dubbio”
Emile
Cioran
Raşinari
(Romania) 1911 – Parigi 1995
Filosofo
e scrittore francese di origine romena
Cfr. Emil Cioran, Sommario di decomposizione, Adelphi Edizioni, S.P.A. Milano 1996,
pp. 148-149. 1ª Edizione, Gallimard, Parigi 1949.