Guido
Ceronetti
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“Un'assuefazione
perfetta alla vita urbana odierna è segno di gravissimo squilibrio. È sano
soltanto chi ne soffre”
“Il latitante è uno che applica per sé la grande
massima di Epicuro “vivi nascosto”? E allora perché gli si dà la caccia per
infliggergli una pena? Per farlo vivere più nascosto in una prigione di Stato?
Il latitante più imprendibile e famoso è Dio, da migliaia di anni gli diamo la
caccia e sappiamo che il suo vivere nascosto (da ben prima di Epicuro) è per
sempre”
“Più è forte la consapevolezza di aver sbagliato
tutto nella propria vita, più l’anima ne riceve cura di consolazione. Fa bene
anche pensare che la vita di tutti non è che una successione di errori e che la
storia del mondo non è che apparenza e follia. Fa bene pensare che tutto poteva
andare diversamente e che c’è un oscuro peccato d’origine, che la rivoluzione
industriale è stata un crimine e che il dominio attuale della tecnica è la
perdita di ogni autenticità e sostanza umana, una sottomissione a un potere
mostruoso. Fa bene e illumina, fa vivere e morire un po’ meglio”
Guido
Ceronetti
Torino
1927 – Cetona 2018
Poeta,
filosofo e scrittore