I funerali di Gino Scalise in una foto By Ros |
Gino
Scalise. Un Santo, da Scandale al Cielo
Forse un giorno sarà Santo, di certo era una gran
bella persona. Nella notte tra sabato e domenica scorsi, alle 04,30 del
mattino, è salito in Cielo, Luigi (Gino) Scalise, il Presidente per antonomasia
di Scandale. Appellativo che Gino si era guadagnato come presidente dell’Azione
Cattolica diocesana per molti anni e che poi aveva mantenuto.
Se tale eccelsa figura salirà agli onori degli
altari lo dirà il tempo, ci sono delle regole nella chiesa cattolica da
rispettare quando, invece, il Signore, per chi ci crede, sa già chi è Santo! Gino
crediamo lo fosse, almeno in terra: persona umile, di un’umiltà mai vista,
sincera, caritatevole, sociale, presente.
Ha cresciuto ed ha aiutato a crescere centinaia di
giovani: la notizia della sua morte, amplificata da Facebook, ha visto la
partecipazione di centinaia di persone che hanno commentato o lasciato un
semplice “mi piace” sulle foto di Gino pubblicate su vari profili. Sono
arrivate testimonianze anche dall’estero di persone che lo avevano conosciuto
prima di partire, messaggi sinceri, di stima e dispiacere per tale scomparsa,
non uno, dicasi uno, di tenore contrario e d’altra parte sarebbe stato come
sparare sulla Croce Rossa.
Come questo di Martin Pavone, cantautore scandalese
residente al nord: “Oggi (il 19.10.2014 n.d.a.) è venuto a mancare una
persona a me tanto cara, posso dire il mio mentore della mia adolescenza, un
uomo saggio piena di grazie e bontà infinita. Un uomo che ha saputo guidare lo
spirito verso il buon senso del prossimo, questo uomo si è sempre prodigato ad
insegnare il suo sapere come il verbo a fatto in lui, Grazie di tutti i tuoi
insegnamenti fatti oggi tesori, grazie di averti conosciuto caro Nostro
Presidente. Con affetto Buon Viaggio. M. Pavone".
Ai funerali, svoltisi lunedì pomeriggio nella chiesa
Madre di Scandale, alla presenza, oltre che del clero locale, anche del Vescovo
di Crotone e Santa Severina, Mons. Domenico Graziani e di alcuni parroci della
provincia, c’era tutto il paese, in prima fila il primo cittadino, Gino
Pingitore, ed il capitano della locale stazione dei Carabinieri, maresciallo
Pasquale Castellana, un corteo funebre infinito (aperto dal gonfalone del
Comune portato dal dipendente Gino Ratta) nonostante lui non avesse molti
familiari.
Tutta Scandale era la sua famiglia, almeno nella
sua ottica. Scandale lo ha sempre rispettato. 88 anni (era nato il 5 ottobre
del 1926) vissuti intensamente: Scalise di Scandale è stato anche Sindaco, dal
1979 al 1983.
E poi: poeta, scrittore, giornalista (corrispondete
de “Il Tempo” di Roma e anche del “Giornale del Mezzogiorno”). Molti i libri
scritti da lui su Scandale e tante belle poesie. Ha scritto (negli ultimi tempi
dettando a volenterose volontarie) fino agli ultimi giorni della sua vita anche
mentre stava male.
Nella sua orazione funebre, il sindaco Pingitore ha
debuttato così: “Caro Gino perdonami se oggi ti dico che io da uomo sono
funesto, è un giorno triste e di dolore, non posso negarlo! Avrei voluto che
questo momento non arrivasse mai, ma così non è stato. La morte è l'unica certezza
che ci appartiene. E non avrei mai potuto immaginare di commemorarti con queste
vesti da sindaco come tu lo fosti un tempo, ma il Signore ha voluto così!”.
Dopo la cerimonia funebre Gino è stato salutato
anche da Luigi Carvelli mentre una nipote, intervenendo, ha ringraziato tutti
per l’affetto dimostrato verso lo zio.
Con la scomparsa di Gino, Scandale è un po’ meno
buona, ce ne vorrebbero tante di persone come lui, ma, come faceva notare
qualcuno ai funerali, i migliori se ne stanno andando tutti. Ma Scandale non
vuole dimenticare il suo Presidente, su Facebook c’è già chi propone di
intitolargli Piazza Condoleo mentre pare quasi certo che sarà avviata la
pratica per valutare le sue virtù cristiane.
Se Scandale avrà un futuro Santo lo dirà il tempo. Di
certo, per chi crede, da domenica 19 Ottobre 2014 Scandale conta di più Lassù!!!
Articolo di Rosario Rizzuto del 26 Ottobre 2014
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