giovedì 24 luglio 2014

Progetti anziani e disabili

Il Municipio di Scandale in una foto di Remo Cavelli

Progetti anziani e disabili, Scandale rivendica equa ripartizione dei fondi
I piccoli comuni con le briciole non riuscirebbero neanche a garantire la minima efficienza dei servizi.

SCANDALE martedì 22 luglio 2014
Anziani - Il sindaco di Scandale Iginio Pingitore scrive all’assessore agli Affari Sociali della regione Calabria in merito alla delibera adottata in giunta regionale n. 311/2013, modificata dalla G. R. del n. 506/2013, nella quale definisce le linee guida per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, individua gli ambiti territoriali intercomunali per la pianificazione degli interventi e ne assegna i fondi. Il distretto di Crotone, di cui Crotone è Comune capofila, è composto da sette Comuni: Belvedere Spinello, Crotone, Cutro, Isola Capo Rizzuto, Scandale, Rocca di Neto, San Mauro Marchesato, il cui fondo assegnato al distretto con la delibera 311/2013 506/2013 è pari ad € 787.625,55 suddiviso per intese. Al fine di superare la frammentazione delle iniziative realizzate dai Comuni e favorire un approccio integrato degli interventi attraverso l’elaborazione di un piano contenente una ricognizione dei bisogni, il fondo viene assegnato al comune capofila che svolge funzioni di coordinamento e di raccordo e diventa unico referente della Regione Calabria. La titolarità del fondo quindi è estesa a tutti i comuni del distretto che adottano il piano territoriale degli interventi contenente la programmazione concertata e condivisa (D. G. R. 311/2013). Nel distretto di Crotone il principio di programmazione partecipata viene completamente eluso dal Comune capofila che, in modo del tutto autonomo, opera una mera ripartizione del fondo in base a criteri decisi dall’Assessorato alle Politiche Sociali e chiede ai Comuni del distretto di redigere un proprio piano degli interventi tenendo conto del fondo assegnato. Ogni tentativo di discussione e di confronto viene negato dal Comune capofila che nega anche chiarimenti rispetto al criterio utilizzato per la spartizione del fondo. Il Comune Capofila disattende completamente le linee guida che espressamente recitano “è esclusa la ripartizione del fondo o parti di esso a singoli Comuni se non in casi eccezionali e sufficientemente motivati secondo principi di sussidiarietà, adeguatezza, differenziazione (per ragioni logistiche, demografiche, organizzative, strutturali, ecc), previa autorizzazione da parte del competente Settore Politiche Sociali della Regione Calabria”. Il comune di Scandale è stato accanto al capofila e sempre presente negli incontri attraverso il suo assessore agli Affari Sociali Daniele Trivieri, il quale è molto irritato per questo comportamento.

La ripartizione del fondo operata dal Comune di Crotone, non consente ai Comuni, soprattutto quelli piccoli, a cui sono stati destinati fondi irrisori, di realizzare quei servizi indispensabili alle fasce più deboli della popolazione soprattutto quando si parla di non autosufficienti. Proprio a detti soggetti, cui il fondo è destinato, viene negato il diritto di usufruire degli interventi definiti dalla DGR 311/2013 che rimarca di rivolgere particolare attenzione per i contesti territoriali contrassegnati da carenze di infrastrutture e condizioni di degrado ambientale ed emarginazione. Le condizioni dei nuclei familiari che vivono in tali contesti con la presenza in famiglia di disabili, anche gravi, sono spesso gravati da situazioni di povertà estrema. Le linee giuda del Fondo per la non autosufficienza stabiliscono che una quota non inferiore al 30% delle risorse debba essere destina ad interventi in favore di persone in condizioni di disabilità gravissima e di dipendenza vitale che necessitano a domicilio di assistenza continua nelle 24 ore (gravi patologie cronico degenerative non reversibili, ivi inclusa la sclerosi laterale amiotrofica, gravi demenze, gravissime disabilità psichiche multi patologiche, gravi cerebro lesioni, stati vegetativi ect.). Anche questo servizio non potrà essere realizzato dai comuni, soprattutto quelli piccoli, per insufficienza di risorse. Se prendiamo in esame il Comune di Scandale questo dovrebbe con € 29.000,00 (fondo assegnato dal Comune capofila) redigere un piano degli interventi comunali tenendo conto delle diverse intese: Infanzia, Famiglie in difficoltà, Conciliazione tempi di vita e di lavoro e il Fondo per la non autosufficienza tenendo anche conto che una quota del F.N.A. (compreso nei € 29.000,00) non inferiore al 30% deve essere destinata ad interventi in favore di persone in condizioni vitali tali da richiedere un’assistenza continua nelle 24 ore. Il criterio di valutazione dovrebbe tener conto dei progetti presentati, dell’affidabilità dei servizi e delle problematiche di ogni singolo ente, non, invece, del numero degli abitanti, fattore certamente penalizzante per un comune di tremila anime. Il comune capofila possiede infrastrutture, ospedali, centri di assistenza giornaliera per ammalati e disabili a dispetto dei piccoli comuni che con le briciole di pane non riuscirebbero neanche a garantire la minima efficienza del servizio. Così non va bene il comune di Scandale non firmerà l’accordo e anche il nuovo sindaco Rosario Macrì di Belvedere Spinello ha presa una simile posizione. Più che una ripartizione equa, questa pare proprio una ripartizione esclusivamente di carattere politico.

Articolo del sito Il Cirotano