mercoledì 30 luglio 2014

Comune di Scandale: approvato il consuntivo 2013

Foto By Ros del Consiglio comunale del 13 luglio 2014

Consiglio comunale Scandale: approvato il consuntivo 2013
I debiti accertati fino ad oggi sono oltre 2 milioni e mezzo di euro

SCANDALE martedì 29 luglio 2014
Con i voti della sola maggioranza e l’astensione della minoranza (non il voto contrario) è passato in Consiglio comunale il rendiconto di gestione 2013. Il consuntivo 2013 registra un disavanzo di poco più di 1.500.000,00 euro, derivante interamente dalla gestione delle passate amministrazioni, tecnicamente definite residui attivi, praticamente crediti da tributi, imposte e da canoni, importi che nel tempo si sono rilevati non riscuotibili e/o non corrispondenti ai tributi da pagare da parte dei cittadini. I residui, tuttavia, si sono creati dopo le ordinanze alluvionali, negli anni 2008 al 2011. Si è intervenuti, per l’urgenza, senza attendere l’erogazione dei relativi contributi da parte del Ministero o della Regione Calabria. Oggi le spese pagate e i debiti onorati dall’ente nei confronti dell’imprese, in conseguenza di tale ordinanza ministeriali, non trovano più copertura nei bilanci dello Stato e della stessa regione Calabria. I debiti accertati fino ad oggi sono pari a euro 2.670.000,00 che l’amministrazione ha deciso di spalmare in 30 anni attraverso un finanziamento ottenuto dalla Cassa Deposito e Prestiti con il decreto emanato dal governo Renzi. “Con questa operazione la nostra amministrazione comunale – afferma il sindaco Iginio Pingitore – scongiura definitivamente il dissesto finanziario e smentisce quanto qualcuno ha annunciato, ponendo un rimedio ad una situazione che, se non affrontata, avrebbe portato il comune verso la paralisi della gestione in termini amministrativi e politici. Il 2013, tuttavia non ha prodotto nessun debito, visto che l’amministrazione ha gestito i lavori in economia ed in assoluta parsimonia. Una delle opere più grande di questa amministrazione è la salvezza dell’ente, il risanamento dei conti. Il Consigliere Barberio che oggi dà la colpa all’amministrazione Brescia di cui ero vicesindaco e poi assessore, non tiene conto del fatto che nel periodo in cui egli stesso era sindaco, e cioè dal 1992 al 2000, ha accumulato debiti pari a 2.454.746,65, quasi due milioni e mezzo, e cioè il 47,2 % del debito complessivo. Più di quelli contratti dalle amministrazioni che si sono succedute dal 1966 al 1992, l’anno dell’inizio del suo mandato! Debiti causati dalla concessione di mutui per la realizzazione di opere pubbliche non finanziate da fondi statali o regionali, ma dalle tasche dei cittadini che ad oggi pagano ancora gli obblighi finanziari dell’Amministrazione Barberio.

L’amministrazione Brescia ha contratto 570.000,00 euro di debito e le royalties provenienti dalla centrale turbogas, è vero che piovevano come manna, ma sono state spalmate sull’abbattimento dei costi della mensa scolastica (50.000,00 euro), del servizio scuolabus (che veniva offerto gratuitamente), dell’addizionale dell’energia elettrica, dell’IRPEF, altri soldi impiegati per i lavoratori presso il bosco Manco Ferrato. Il Consigliere Barberio ha sempre avuto un ruolo politico rilevante, sia come capo d’opposizione e sia come capo di un partito che all’epoca dell’Amministrazione Brescia, da cui io mi dimisi, più che fare da controllore faceva da semplice accondiscendente. Tutto lo spirito battagliero del Consigliere Barberio emerge ora, dopo anni di silenzio. Già, sputare nel piatto in cui si è mangiato prima non andava bene: coi nuovi piatti si può tutto e si può dare anche alla colpa al Sindaco Pingitore. Inoltre oggi i trasferimenti provenienti dallo Stato sono quasi nulli, ma occorre rinfrescare la memoria a qualche dimentico: all’epoca di Barberio i trasferimenti consistevano in 1.174.000,00 euro ed all’epoca di Brescia consistevano in 730.000,00 euro, quindi quasi mezzo milione in meno. Influisce l’effetto del federalismo fiscale sul bilancio degli Enti Locali, poiché la spesa è sempre più finanziata con le entrate dei tributi locali, in un periodo in cui la gente non riesce ad avere neanche una giornata lavorativa. Il futuro per gli enti locali è meno roseo, poiché le prospettive indicano l’azzeramento dei contributi statali e un’autonoma gestione finanziaria e la difficoltà maggiori dei comuni sono dovute proprio alla riscossione delle entrate tributarie che concorrono sempre di più al finanziamento dei servizi comunali e secondo le vigenti norme si è costretti necessariamente ad incrementare il tasso di riscossione delle imposte locali. Ci sono tutte le condizioni, politiche ed amministrative, per realizzare queste azioni, speranzosi anche che l’opposizione possa essere costruttiva in modo che l’Amministrazione si metterà in condizione di assumere un atteggiamento di assoluto dialogo. Le azioni finanziarie compiute in questi ultimi mesi hanno seriamente scongiurato un dissesto finanziario, sono stati pagati tutti i creditori che avevano effettuato lavori per conto dell’ente e si sta adoperando a 360 gradi per poter onorare nei confronti dei creditori i piccoli debiti e quelli con cifre più consistenti come il Commissario per l’emergenza rifiuti, Edison, Equitalia ecc. La gestione di un comune come il nostro è difficilissima in questo periodo; la triste situazione debitoria è cresciuta di anno in anno e l’abitudine a contrarre debiti parte dagli anni 90” quando le opere venivano realizzate esclusivamente attraverso mutui. Pertanto l’opposizione non può meravigliarsi né fare finta di dimenticarsi: le opere realizzate in paese non si costruiscono attraverso i mutui, ma attraverso finanziamenti. E’ facile realizzare le opere, tanto a pagare sono sempre i cittadini!”

Articolo pubblicato dal sito Il Cirotano

 
Foto By Ros del Consiglio comunale del 13 luglio 2014