Il caffè “sospeso”, antica pratica
napoletana
Si usava una volta a Napoli. Quando una
persona era particolarmente felice perché aveva qualcosa da festeggiare oppure
perché aveva iniziato bene la giornata, beveva un caffè e ne pagava due, per
chi sarebbe venuto dopo e non poteva pagarselo. Di tanto in tanto qualcuno si
affacciava alla porta e chiedeva se c’era “un caffè sospeso”.
È un’antica tradizione. Il cliente paga
due caffè ma ne riceve uno solo. In questo modo, quando una persona povera
entra nel bar può chiedere se c'è un caffè sospeso, e in caso affermativo
riceve un caffè come se gli fosse stato offerto dal primo cliente.
Nel 2008 lo scrittore Luciano De Crescenzo
ha raccolto in un libro una serie di articoli di giornali, considerazioni ed aneddoti
sul tema, intitolandolo Il caffè sospeso.
Dal 14 novembre
2010 opera a Napoli una rete denominata “Rete del Caffè Sospeso” che
ha deciso di unire le forze e fare rete scambiandosi idee, progetti e prodotti
culturali per sopravvivere o addirittura crescere in tempi di crisi.
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