sabato 16 gennaio 2010

Sonetti di Pier Mattia Grutther dei Principi di Santa Severina.

Il Castello di Santa Severina di notte


Pier Mattia Grutther (Greuther), noto poeta, dei duchi di Santa Severina del Regno di Napoli, pastore in Arcadia col nome di “Licildo Parteniate”. Così risulta nell’elenco della celeberrima Accademia romana del 1715 durante la custodia di Giovan Mario Crescimbeni (1663-1728). Nell’elenco dei “pastori arcadi” risulta un altro esponente della Famiglia che venne accettato nel 1727, Elisa Grutther, la pastorella “Ricalba Ificratea”.



FIGLIA, SPOSA, E MADRE.


Canto l'eccelsa Donna in volto bruna,

ma bella sì, che vera Dea somiglia,

vaga più dell'aurora albi-vermiglia,

e vaga più della raggiante Luna:

Che di Vergine i pregi in sé raguna,

oltre i pregi di Sposa, e Madre, e Figlia,

cui del gran Padre nella gran famiglia

pari non fu, né sarà pari alcuna.

E se per breve tempo i suoi cavalli

mi concedesse il Sol, varcar vorrei

l' aere, le stelle, e i lucidi cristalli,

per dipingere al vivo il bello interno,

che tiene ascoso in mezzo al cor di lei

con tanta gelosia l'Amante eterno.