domenica 17 maggio 2015

Presenze ebraiche nel Marchesato di Crotone

Scorcio del centro storico di Santa Severina

Presenze ebraiche nel Marchesato di Crotone

Nel XV secolo, sia nei capitoli concessi a Santa Severina, sia in quelli concessi alla città di Crotone, re Alfonso approvava le richieste dei cittadini in cui si chiedeva che gli ebrei residenti fruissero di tutte le grazie, franchigie, immunità e libertà di cui godevano tutti gli abitanti.
Nel Marchesato di Crotone, per i secoli XIII-XVI, è documentata la presenza (continua o sporadica) di comunità ebraiche a Umbriatico, Strongoli, Caccuri, Santa Severina, Roccabernarda, Policastro, Mesoraca, Belcastro, Cutro, Crotone, Isola Capo Rizzuto, Le Castella, Torre di Tacina. Per alcune di queste località (Caccuri, Santa Severina, Crotone) si conosce il sito della “giudecca”, ossia il quartiere, o strada, dove abitavano i giudei. A Santa Severina la giudecca si trovava presso il quartiere della Grecìa, nei pressi del quale si ergeva il Timpone delli Judei; a Crotone essa abbracciava il sito della parrocchia di santa Maria Prothospatari. A Isola Capo Rizzuto, a poca distanza dell’abitato, a oriente, si stende una contrada denominata ancora oggi Giudea. Nella zona si trovava forse l’area cimiteriale della locale comunità ebraica, o un qualche antico possesso giudaico; la località si identifica, infatti, con il toponimo Palatium de Judeis ricordato in documenti datati ai secoli XII-XIV. La comunità di Crotone risulta la più antica e importante del Marchesato. Nel 1276 essa pagava una tassa annua di 19 once, 12 tarì e 12 grana. Anche quella di Santa Severina era abbastanza antica. Per esempio, nel 1308 la gabella della tintoria fu data in fitto al giudeo Mataluso per un canone annuo di otto tarì.

Cfr. Cesare Colafemmina, Presenza ebraica nel Marchesato di Crotone, in “Studi Storici Meridionali”, anno IX, settembre-dicembre 1989, p. 287. Notizie successivamente incorporate in Cesare Colafemmina, Per la storia degli Ebrei in Calabria, Soveria Mannelli, Rubbettino, 1996.

Un caratteristico vicolo di Santa Severina