venerdì 13 dicembre 2013

Paesi di Calabria - Rossano

Piazza Steri a Rossano in una foto del 1961 di Franco Papaianni

 ROSSANO

L’antica cittadina è situata sul colle alle pendici della Sila Greca. Municipio romano, con il nome di Roscianum è citata nell’Itinerario di Antonino. In contrada Sant’Antonio è venuto alla luce un abitato romano. Occupata da Totila nel 548, divenne successivamente un importante centro bizantino. Ebbe il suo massimo splendore tra l’VIII e l’XI secolo per la presenza di sette monasteri basiliani. Uno di questi conservò per tanto tempo il celebre Codex Purpureus Rossanensis, evangeliario del secolo VI scritto in greco, composto da 188 fogli di pergamena di colore rosso (rosso perché i fogli di pelle di agnello venivano intinti nella porpora), scritto in stampatello con inchiostro d’argento e solo tre righe all’inizio con inchiostro d’oro.
È patria del monaco basiliano San Nilo (910-1004), del Papa Giovanni VII (706-707), e di Giovanni Filagato, che divenne l’antipapa Giovanni XVI (997-998).
Ebbe come feudatari i Marzano, gli Sforza, gli Aldobrandini e i Borghese. Subì gravi danni nel terremoto del 1836. Adesso è un importante centro agricolo e commerciale con varie attività industriali e artigiane. Da vedere la Chiesa bizantina di San Marco (sec. XI) e di Santa Maria del Patire (sec. XII, con influssi normanni). Turismo balneare (Lido S. Angelo), sulla costa ionica.

Copertina del Codice purpureo