sabato 4 maggio 2013

Guerra elettorale a Scandale - Incendiato il portone a Iginio Pingitore

Iginio Pingitore in una foto di Cesare Grisi del 2009

Scandale, incendiata porta di casa al candidato sindaco Pingitore

SCANDALE - Diventa subito incandescente la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale. Anche troppo. Nella notte del 1° maggio ignoti, infatti, hanno incendiato la porta dell'abitazione di Iginio Pingitore, candidato a sindaco per la lista "Insieme per Scandale".
Il fatto è accaduto intorno all'1 di notte quando qualcuno ha suonato al citofono della casa di Pingitore che si trova sul centralissimo corso Umberto I di Scandale. Svegliato nel cuore della notte, Pingitore si è accorto subito del fuoco e del fumo che arrivavano dall'ingresso ed è riuscito a domare le fiamme da solo. Quindi ha avvisato il 112; ai carabinieri, giunti sul posto poco dopo, Pingitore ha presentato denuncia.
Da una prima ricostruzione, pare che chi ha compiuto l'intimidazione sia entrato nel cortile della casa percorrendo il viale di ingresso ed abbia cosparso la porta di liquido infiammabile: quindi, dopo aver appiccato il fuoco, hanno citofonato al Pingitore.

"C'erano fiamme e fumo dappertutto - racconta Iginio Pingitore - la paura è stata tanta. Sicuramente è un atto che è riferito alla mia candidatura a sindaco di Scandale. Non vedo altri motivi anche perché in questi anni mi sono occupato di tante cose delicate, mi sono battuto contro le discariche, ma non avevo mai subito alcuna intimidazione.  Questa volta invece, sembra che la mia candidatura non piaccia, dia fastidio. E questo nonostante ancora non sia aperta la campagna elettorale".
Pingitore, 49 anni, impiegato di banca, è candidato di una lista civica che raggruppa movimenti giovanili e società civile e incorpora anche componenti della passata amministrazione comunale. Era stato già candidato sindaco due anni fa con la lista "Scandale nel cuore" e faceva parte della minoranza prima dello scioglimento del Consiglio comunale avvenuto l'8 novembre 2012 a causa delle dimissioni di sette consiglieri.

Non è la prima volta che a Scandale si usa il fuoco per intimidire i politici. Era accaduto nel settembre 2011 quando avevano bruciato l'auto del sindaco Carmine Vasovino, e più di recente il 15 novembre 2012 quando furono incendiate due autovetture di proprietà del consigliere provinciale Antonio Barberio (anche lui attualmente candidato a sindaco).

Articolo de “il Crotonese”