domenica 5 maggio 2013

Fra Memoria di Leonia – Indagine della FAO a Corazzo

La  Parrocchia di Corazzo in una foto pubblicata da Wikipedia.

A CORAZZO UN’INDAGINE DELLA FAO

Nel 1979 la FAO scelse tra tutte le zone rurali d’Italia, quella di Corazzo per sperimentare un’indagine da sviluppare poi in altre realtà, avente per oggetto il lavoro della donna in agricoltura. Dal 18 al 23 luglio di quell’anno vennero a Scandale tre operatori della FAO per effettuare detta indagine. Poiché sono venuto in possesso di una copia di una parte del rapporto, lo trascrivo di seguito, certo di fare cosa gradita a quanti amano conoscere vicende della vita scandalese.

Rapporto sul viaggio a Corazzo/Scandale, Italia dal 18-23 Luglio 1979, M.S. Fong, C. Tasciotti e M. Giuliano. Lo scopo del viaggio è stato di pre-testare in piccola scala tre questionari per la misurazione del lavoro della donna in Agricoltura. Questionario A, Lavoro agricolo - B, Attività agricola – C, Tempo d’uso; questionari sviluppati per il progetto UNFPA/GLO77/P51.

L’area scelta è stata il villaggio di Corazzo nel comune di Scandale nella regione Calabria, una delle regioni d’Italia meno sviluppate. Il comune è situato fra i monti della Sila e il mare Ionio. Il villaggio Corazzo ha circa 500 abitanti che vivono su 2000 acri di terra in parte irrigati. La terra è stata assegnata agli agricoltori con la riforma agraria del 1950. In seguito venne avviato un programma per la creazione di una scuola, un asilo, una chiesa e uffici comunali. Le colture maggiormente coltivate sono: pomodori, olive, vino e vegetali destinati sia per la vendita che per il consumo casalingo. Comunque, i sussidi governativi e le rimesse degli emigrati sono la maggiore componente dell’economia familiare. Sono molte le donne che coltivano la terra assegnata con la riforma agraria, gli uomini sono emigrati per lavoro nei centri industriali del nord Italia, Svizzera e Germania Occidentale. Contatti preliminari con il comune erano stati intrapresi dal rappresentante italiano alla FAO l’ambasciatore Dr. Borin e dal direttore dell’Istituto italiano di statistica ISTAT Dr. Pinto. Attraverso il personale dell’Istat è stato contattato il sindaco di Scandale Dr. Scalise.
Il sindaco si è prodigato assegnandoci un funzionario del comune che ci ha assistito durante tutta la missione. Grazie ai suoi sforzi di assoluto valore, la comunità ha risposto in modo attivo, cooperando con entusiasmo. Un utile campione di donne di differenti strati sociali è stato estrapolato con l’assistenza del funzionario comunale. In tutto 16 casalinghe sono state visitate e 28 donne intervistate. Questionario A testato 11 volte, B 9 volte e C 8 volte. Il registro delle casalinghe, che precede i questionari è stato testato 14 volte. Prima dell’approccio con le casalinghe il funzionario del Comune faceva un’introduzione preliminare. Tasciotti e Giuliano spiegavano lo scopo dell’inchiesta mentre io osservavo. I questionari sono stati generalmente usati in sequenza. Esempio: se A veniva usato con una casalinga, B e C venivano usati con la seguente, in modo che ogni questionario venisse testato ogni giorno. Non è stato sempre possibile ottenere interviste private con le donne. Spesso le interviste erano condotte sulla porta di casa con intorno parenti, piccoli bambini, gatti, cani, galline interessati all’esercizio. Abbiamo riscontrato una positiva reazione da parte delle donne nell’essere intervistate sulla loro vita lavorativa; realmente la percentuale delle risposte è stata del 100 per cento. Alla fine dell’intervista ad ogni donna è stata regalata una medaglia della FAO incisa in italiano, generosamente fornita dalla nostra divisione di Money and Medal”.