giovedì 20 maggio 2010

Scandale. Commissione UNESCO. Promemoria del 1956

L’asilo di Scandale in una vecchia foto conservata da Luigi Aprigliano.


PROMEMORIA nei riguardi dell’asilo infantile da assistere in Scandale, Catanzaro –anno 1956-.

La proposta di assistere da parte dell’A.A.I. [Amministrazione per le Attività Assistenziali Italiane e Internazionali], l’asilo attualmente in costruzione nel Comune di Scandale in provincia di Catanzaro a preferenza di altri è fatta in considerazione del fatto che per questo comune è stato sviluppato nell’anno 1954-55 un completo studio sociologico di comunità da parte del prof. Manlio Rossi-Doria e di un gruppo di suoi collaboratori. I risultati di questo studio, che ha coperto ogni aspetto della vita di questa comunità agricola, saranno esposti in una relazione attualmente in corso di redazione e che sarà pronta e disponibile nell’estate. Tra l’altro lo studio potrà fornire un materiale corretto sullo stato di tutte le famiglie del Comune, che sono state schedate e per le quali sono stati raccolti tutti i dati disponibili e opportuni alla determinazione della loro posizione sociale, economica, demografica, ecc. Inoltre le speciali indagini eseguite in un gruppo di famiglie scelte col metodo del campione, quelle eseguite nelle scuole e nei riguardi dell’infanzia possono fornire eccellente materiale ad un razionale sviluppo dell’attività dell’asilo stesso.

Scandale è un Comune di poco più di 3000 abitanti, situato in collina a mezza strada tra la bassa Valle del Neto e l’Altopiano della Sila e può essere considerato tipico per quella importante zona della Calabria, che prende il nome di “Marchesato di Crotone”.

La riforma fondiaria avendo, inoltre, inciso fortemente sulla sua economia agraria col distribuire tra 450 famiglie del comune oltre 2600 ettari di terra.

Lo stato di miseria del paese, malgrado il recente intervento della riforma, è ancora notevole e si manifesta, oltre che nella povertà delle abitazioni e del tenore di vita, in una serie di altri sintomi, il più grave dei quali è costituito da una notevole persistenza dell’indebitamento dei contadini a condizioni eccessivamente onerose.

Particolarmente povere sono le condizioni delle istituzioni civili e assistenziali del paese. In particolare la numerosa popolazione scolastica (oltre 350 alunni) non dispone di un edificio scolastico e le 10 classi che funzionano nel paese sono alloggiate in gran parte con doppio turno in sei locali privati di affitto del tutto inadeguati nonché alla funzione cui sono adibiti a semplici scopi di modeste abitazioni.

L’asilo, la cui costruzione è stata finalmente autorizzata dall’Amministrazione Provinciale or sono due anni, è attualmente in avanzato stato di costruzione e i fondi per il suo completamento sono assicurati, cosicché esso potrà cominciare a funzionare fin dal prossimo anno scolastico 1956-57, se l’A.A.I. provvederà alla sua attrezzatura e al suo funzionamento.

Si presume che la popolazione infantile tra i 3 e i 6 anni che potrà frequentare l’asilo stesso si aggiri tra i 150 e i 200 bambini. Da parte della popolazione il desiderio del funzionamento di una tale istituzione è molto intenso e c’è da attendere una notevole frequenza da parte dei bambini senza bisogno di pressioni sulle famiglie.

Si vedono in ogni caso in allegato alcuni dati relativi all’edificio che si sta costruendo e alla popolazione infantile.


Roma. Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia. Fondo Rossi-Doria, Scandale, vol. VI, Fascicoli VA 37-40.