mercoledì 19 maggio 2010

PETELIA, odierna Strongoli

Il castello di Strongoli


Nel territorio dell’attuale comune di Strongoli sorgeva la famosa Petelia, ricordata sia da Virgilio nel III libro dell’Eneide, sia da Strabone (storico e geografo greco, vissuto al tempo di Augusto), che la definisce “metropolis dei Lucani”. Questa piccola cittadina ebbe l’ardire di restare al fianco dei Romani contro Annibale; ma dopo undici mesi di assedio cartaginese, durante i quali i Petelini diedero prova di grande coraggio, dovette capitolare.

Il valore dimostrato in quella tragica circostanza fu paragonato dal console, poeta e politico latino Silio Italico, a quella di Sagunto: “Fumabat versis incensa Petelia tectis, infelix fidei miseraeque secunda Sagunto”: [Fumava Petelia incendiata con i tetti riversi, una seconda Sagunto infelice per la fedeltà compassionevole].

Nel 202 divenne città federata di Roma e nell’89 municipio. In età romana la cittadina possedeva un teatro, due fori e un impianto termale. Il centro politico deve ubicarsi in località Pianette di Strongoli, ove nel XIX secolo sono state rinvenute alcune iscrizioni, frammenti di statue e abbondanti materiali antichi.

Non tutti gli storici si trovano d’accordo ad attribuire la fondazione di Petelia a Filottète, figlio di Peante, che prese parte alla guerra di Troia come capo di un contingente di sette navi proveniente da Metone e da altre città della regione. Giacché aveva culto eroico in più di un luogo (presso Sibari e a Macalla) è naturale che si affermasse che dopo aver lasciato Troia giunse in Magna Grecia, fondandovi alcune città.