domenica 28 febbraio 2010

Nel Seicento a Scandale c’era un ospedale? Relazione del Parroco.

Entrata della Parrocchia di San Nicola.


Il 14 giugno 1625, su richiesta del vescovo di Santa Severina, il nostro parroco, Don Rocco Quercio, descrive la situazione religiosa di Scandale:


In primis quante anime sono in questo casale di Scandale, quali sono numero mille, et duicento incirca. In questo casale sono chiese secolari, et non regolari et la prima è la chiesa matrice sotto vocabolo di San Nicolò Vescovo et confessore, quale haverà d’entrata docati cento incirca consistenti in decime di grani, et denari, et pigione in tre case terranee et una vigna dove ogni domenica et festa comandata si canta messa. Ci sono tre confratie, la prima e del S.mo Sacramento fondata dentro la preditta di San Nicola, la seconda ò della S.ma Nunciata fundata dentro la chiesa della S.ma Nunciata, la terza et ultima è la confraternita delle Cinque Piaghe di N.S. eretta nella chiesa della Pietà. Quali confraternita si esercitano in accompagnare li defunti quando però sono chiamate, et loro è data la solita elemosina. La seconda chiesa è la preditta chiesa detta della S.ma Nunciata, dove non c’è entrata alcuna, ma vive d’elemosine.

La terza è la Pietà, quale anco campa di elemosine, et have una vigna quale si affitta tre docati l’anno. La quarta è la chiesa di Santa Maria juspatronato delli Franchi quale have una gabelluzza, che l’anno s’affitta, si sole affittare grano tomoli venti et in herbaggio docati 8. La quinta è la chiesa di Condoleo beneficio semplice di Don Domenico Bua, quale have una chiusa et oliveto et celsi dalli quali ne percipe ogni anno docati 18 incirca. La sesta è la chiesa di Santa Maria della Stella senza entrata.

Ci sono sette preti, nove chierici tre diaconi selvaggi et un commissario. Li preti et clerici godono tutta la loro robba, lo commissario di feste gode solamente lo foro, et lo privilegio clericale, et li jaconi selvaggi godono lo canone per la loro persona et una bestia di mano. Non ci sono monache di nesciuna sorte. Delle entrate delle predette chiese si è detto di sopra.

Nelle preditte chiese si cantano vesperi et messe cantate quando sono le loro festività, et anco messe lette, et nella matrice tutte le domeniche et feste si legge la dottrina christiana et in nesciuna chiesa vi è organo, ne congregatione. la confratia del Santissimo Sacramento vive d’elemosine, et have d’entrata docati 18 incirca, li quali pervengono dallo affitto di due case terranee et due vigne. Et ultimo. Non vi sono oblati si bene c’è un hospitale [ospedale], quali riceve poveri, et infermi et quelli li fa medicare, et loro dona da magnare et medicine.

Et questo è quanto m’occorre in risposta del preditto ordine ricevuto con la prego à Vostra Signoria Illustrissima e Reverendissima ogni grandezza et salute et baggio humilmente con ogni reverenza lo genocchio.


Il documento si trova all’Archivio Arcivescovile di Santa Severina.