domenica 31 agosto 2025

Ciccio Noce, il Dante di Scandale

 

Ciccio Noce l'uomo che sapeva la Divina Commedia a memoria

"CICCIU NOCI, U POETA I SCANDALI". CONOSCEVA A MEMORIA LA DIVINA COMMEDIA

 

Cicciu Noci, precisamente in italiano Francesco Noce, chiamato anche "u poeta", era un noto personaggio di Scandale. Una persona semplice, un contadino, cacciatore, e lo ricordo anche come un allevatore di conigli. Credo, che non avesse neanche la quinta elementare, ma era facile definirlo uno studioso, poiché trascorreva la sua giornata a leggere. La sua passione era la Divina Commedia di Dante Alighieri, come sappiamo un capolavoro composto da 14.233 versi, organizzati in 100 canti e suddiviso in tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso.

Ciccio amava gli scritti di Dante, tant'è che lui non si sottraeva mai, durante le discussioni, a fare citazioni sulla Divina Commedia, lasciando incantati tutti per la sua memoria, capace di ricordare ogni passo e ogni versetto. 

Ciccio era facile ricorrere presso la Giustizia; spesso, compariva nelle aule giudiziarie di Crotone, per risolvere alcune malversità ricevute, durante le esposizioni in aula davanti al giudice, non mancavano le citazioni di Dante Alighieri, all'inizio infastidiva i giudici, ma poi lo lasciavano parlare, meravigliandosi della sua memoria di ricordare esattamente i versi. Fu così che il nostro Ciccio Noce divenne un personaggio conosciuto in quegli ambienti, un modo attraverso il quale, come con Alighieri, poteva anche farsi Giustizia. 

Spesso mi è capitato di passeggiare a Scandale nel centro storico, all'estremità di Via Indipendenza, che si ricongiunge con Via dei Mille, e vedo ancora la sua vecchia casa, oramai fatiscente; forse ci sono ancora i vecchi libri e i suoi manoscritti. Riaffiorano i ricordi di quando lo vedevo studiare con la sua lampada nelle serate d'inverno, insieme a sua moglie Peppina, che orgogliosamente si sentiva la moglie "i du poeta".

 

Articolo di Iginio Pingitore su Facebook – giugno 2025