mercoledì 4 giugno 2025

Il Neto ai tempi del geografo arabo Edrisi

 

Il fiume Neto in una foto By Ros

Il geografo arabo Edrisi verso la metà del sec. XII, così ricorda il fiume Neto e tutta la zona circostante:

 

“Il nahr nîtû (fiume Neto) scende da ’aṣṣîlâ (la Sila) a destra di ǵ.runtîah (Cerenzia) e si dirige verso levante. A sinistra di questa città esce un altro fiume (fiume Lese) che si unisce col precedente nel luogo chiamato al mallâhah (la Salina. oggi Salina di Altilia), distante da ǵ.runtîah, che dicesi pur ǵ.ransîah (Cerenzia), nove miglia. Il Neto quindi continua il suo corso fino a che passa sotto śant samîrî (Santa Severina) lontano un miglio e mezzo, e proseguendo tra qutrûnî (Cotrone) e .str.nǵ.lî (Strongoli) mette in mare

 

Edrisi

Abu Abdallah Muhammad al-Idrīsī

Sebta, 1099 circa Sicilia, 1165

Geografo e viaggiatore arabo

Fu invitato dal re Ruggero II di Sicilia a Palermo, dove realizzò una raccolta di carte geografiche note con il titolo Il libro di Ruggero

 

Cfr. Michele Amari e Celestino Schiapparelli, L’Italia descritta nel “Libro di Re Ruggero” compilato da Edrisi, in Atti della Reale Accademia dei Lincei anno CCLXXIV, 1876-77, serie II – volume VIII, Roma 1883, p. 128.