Scandale - L'entrata della Parrocchia di San Nicola in una foto pubblicata in passato dal sito Kroton |
L’Azione
Cattolica di Scandale nel 1955
Questo movimento, che dovrebbe essere
esclusivamente a carattere religioso, si articola in un gruppo maschile ed in
un altro femminile; ognuno di questi gruppi, a sua volta, è distinto in sezione
giovanile e sezione “adulti” (uomini e donne di Azione Cattolica). Non sembra
che vi siano stretti rapporti tra le quattro sezioni; ognuno agisce e vive
indipendentemente, ma, il più delle volte, trattasi solo di vita apparente.
Le due sezioni più funzionanti (sempre in senso
relativo, però) sono quelle giovanili: la maschile e la femminile. La prima (“i giovani di Azione Cattolica”) fa capo
a Luigi Scalise di Salvatore, impiegato al Comune, che intende presentarsi al
concorso per Segretario Comunale, corrispondente de “Il Tempo”. Il padre, Salvatore, è un contadino ex
terraggerista, eletto consigliere comunale nella lista di maggioranza con 721
voti di preferenza. Luigi ha un fratello medico (di idee alquanto ………) ma che
ha preferito abbandonare Scandale), è nipote di Antonio Scalise (uno dei tre
macellai di Scandale), di Pasquale (l’ex contadino, sposatosi ad una maestra
elementare di Castelforte, in provincia di Latina, profuga a Scandale durante
la guerra, che sembra attualmente essersi imborghesito) e di Francesco
(invalido di guerra, pensionato, attualmente segretario della locale sezione
del Partito Nazionale Monarchico dopo vari altri esperimenti politici). I “giovani di A.C.” sono gli unici ad avere una
sede che funziona durante tutto l’anno; essi, anzi, ospitano anche la Democrazia Cristiana.
Luigi Scalise, anche a detta di altri, pare si prodighi sufficientemente per
l’organizzazione, ma, ciononostante, l’attività di questo gruppo non sembra
brilli eccessivamente anche se non si può affermare, in modo assoluto, che non
venga fatto proprio nulla. Generalmente è frequentata sempre dagli stessi
giovani (pochi, davvero) che trovano in sede un “calcio balilla” e qualche
giornaletto.
Luigi Scalise critica apertamente la situazione
politica di Scandale e le interferenze del Segretario Comunale e del Parroco;
pare, anzi, che se ne sia fatto interprete anche attraverso la stampa con il
brillantissimo risultato di “cadere in disgrazia”. Se può “essere ancora a
galla” lo deve ad una protezione dall’alto (il Vescovo di Santa Severina,
quello di Crotone e le autorità di Catanzaro) oltre a quelle del Sindaco (ne è
l’uomo di fiducia). Non esita a riconoscere anche gli errori e le deficienze
dell’Azione Cattolica, che così spiega: “È inevitabile sia così: noi non
dovremmo fare politica; invece ce la fanno fare. Io, però, mi rifiuto di
obbedire. Sono cattolico e non necessariamente “democristiano”, pur se voto
democristiano. L’A.C., però, deve restare “apolitica” sennò mi dimetto”.
La seconda (“le giovani di Azione Cattolica”) ha,
per presidentessa, la signorina Elisa Rota di Carlo. È la giovane figlia di un
medio proprietario, “ex industriante” (cioè proprietario di greggi e mandrie),
appartenente ad una famiglia di relativamente recente immigrazione a Scandale
dalla Sila (fu il nonno di Elisa a trasferirsi in questo paese durante una
delle periodiche trasmigrazioni di bestiame alla “marina” dalla Sila). Forse in
questa sua carica può trovarsi la migliore interpretazione di “chi sia Elisa
Rota”: giovane ragazza di paese, in possesso di un diploma, non fidanzata (ne
pare vi siano programmi al proposito), portata a sentirsi una delle
“maggiorenti” del paese, con una specie di “misticismo” che, in qualche modo,
può compensare le altre sue esigenze non ha trovato di meglio che dedicarsi a
queste “giovani di Azione Cattolica”, che, in un certo senso, la rispettano. A
voler essere molto critici (forse anche un po’ causticamente, ma non certo
allontanandosi troppo dal vero) essere “presidentessa” per Elisa è uno sfogo,
un’evasione, un mezzo per emergere.
Oltre questo non c’è da fare alcun altra
osservazione su questa organizzazione: si riuniscono, ogni domenica, nella
vecchia chiesa per leggere e commentare (come possono) le pubblicazioni ufficiali
arrivate da Roma, ma c’è scarsissima partecipazione. I testi adottati, d’altra
parte, sono, quanto meno, anacronistici; ad una certa serietà da parte della
Rota e delle altre “dirigenti” non corrisponde altrettanta serietà da parte
delle altre. Molta esteriorità e prevalenza dell’andazzo “fare tanto per fare,
ma con scarsa convinzione”.
Le due sezioni per adulti (“gli uomini e le donne
di Azione Cattolica”) sono affidate, rispettivamente, a Bruno Carieri di
Francesco (medio proprietario, “industriante”, creditore di molti) ed a Ester
Brescia (la moglie del Sindaco, troppo presa, però, dai suoi impegni di moglie e di madre oltre che di insegnante elementare avente l’incarico di “maestra
fiduciaria” e di “presidentessa del patronato scolastico” per occuparsene
attivamente.
Esistono, quindi, solo in teoria e sulla carta. Non
esplicano alcuna attività, almeno degna di un tal nome.
Note sull’organizzazione politica e le vicende
elettorali nel Comune di Scandale, Roma, A.N.I.M.I., Archivio Rossi-Doria, 31
pagine dattiloscritte, vol. II, fascicolo 6.