venerdì 21 gennaio 2011

Una ferrovia dimenticata: la Crotone-Petilia Policastro (1930-1972)

Ruderi della Stazione Cutro - Scandale in una foto By Ros


STAZIONI E FERMATE PRINCIPALI


Crotone, Papanice–Apriglianello, Cacchiavia, Cutro–Scandale, San Mauro Marchesato, Roccabernarda-Niffi, Mesoraca, Petilia Policastro.


Lo scopo della costruzione della ferrovia Crotone – Petilia Policastro, lunga circa 41 Km, era di collegare la città di Cosenza al porto di Crotone per favorire il commercio e soprattutto il trasporto del legname dei boschi della Sila.

Ci furono comunque molte proteste: gli abitanti dei Comuni attraversati sostenevano che il progetto aveva favorito i grandi latifondisti crotonesi, facendo passare le linee attraverso le loro coltivazioni e non vicino ai centri abitati.

Fino al secondo dopoguerra la piccola ferrovia trasportò elevate quantità di legname.

Nel 1956 fu inaugurato il tratto Camigliatello - San Giovanni in Fiore. Mancava per concludere l’opera il tratto San Giovanni in Fiore - Petilia Policastro di 38 km, ma per mancanza di capitali, il progetto, presentato nel 1952, fu abbandonato in quanto la linea non rispondeva più alle esigenze del territorio. Infatti, la velocità media di percorrenza era di 30 km/h e con il passare degli anni il trasporto su gomma prese il sopravvento.

Aperta nell’agosto del 1930 fu definitivamente chiusa i primi di agosto del 1972.



Sopra, la galleria nei pressi della stazione Papanice Apriglianello. Sotto, il viadotto sul fiume Tacina.