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Dal Web |
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Ciccio Noce l'uomo che sapeva la Divina Commedia a memoria |
"CICCIU NOCI, U POETA I SCANDALI".
CONOSCEVA A MEMORIA LA DIVINA COMMEDIA
Cicciu Noci, precisamente in italiano Francesco
Noce, chiamato anche "u poeta", era un noto personaggio di Scandale.
Una persona semplice, un contadino, cacciatore, e lo ricordo anche come un
allevatore di conigli. Credo, che non avesse neanche la quinta elementare, ma
era facile definirlo uno studioso, poiché trascorreva la sua giornata a
leggere. La sua passione era la Divina Commedia di Dante Alighieri, come
sappiamo un capolavoro composto da 14.233 versi, organizzati in 100 canti e
suddiviso in tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Ciccio amava gli scritti di Dante, tant'è che lui
non si sottraeva mai, durante le discussioni, a fare citazioni sulla Divina
Commedia, lasciando incantati tutti per la sua memoria, capace di ricordare
ogni passo e ogni versetto.
Ciccio era facile ricorrere presso la Giustizia;
spesso, compariva nelle aule giudiziarie di Crotone, per risolvere alcune
malversità ricevute, durante le esposizioni in aula davanti al giudice, non
mancavano le citazioni di Dante Alighieri, all'inizio infastidiva i giudici, ma
poi lo lasciavano parlare, meravigliandosi della sua memoria di ricordare
esattamente i versi. Fu così che il nostro Ciccio Noce divenne un personaggio
conosciuto in quegli ambienti, un modo attraverso il quale, come con Alighieri,
poteva anche farsi Giustizia.
Spesso mi è capitato di passeggiare a Scandale nel
centro storico, all'estremità di Via Indipendenza, che si ricongiunge con Via
dei Mille, e vedo ancora la sua vecchia casa, oramai fatiscente; forse ci sono
ancora i vecchi libri e i suoi manoscritti. Riaffiorano i ricordi di quando lo
vedevo studiare con la sua lampada nelle serate d'inverno, insieme a sua moglie
Peppina, che orgogliosamente si sentiva la moglie "i du poeta".
Articolo di Iginio Pingitore su Facebook – giugno
2025
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Giovanni XXIII |
“Lo sviluppo economico, i miglioramenti nelle
condizioni di vita sono certamente elementi positivi della civiltà. Però,
dobbiamo ricordare che non sono né possono essere considerati valori supremi,
rivestono soltanto carattere essenzialmente strumentale… Non sono pochi gli
esseri umani nei quali si è addirittura capovolta la coscienza della gerarchia
dei valori, nei quali, cioè, i valori dello spirito sono trascurati o
dimenticati o negati; mentre i progressi delle scienze, delle tecniche, lo
sviluppo economico, il benessere materiale vengono caldeggiati e propugnati
spesso come preminenti e perfino elevati a unica ragione di vita”
Papa
Giovanni XXIII
Angelo
Giuseppe Roncalli
Sotto il
Monte (Bergamo), 25 novembre 1881 – Città del Vaticano, 3 giugno 1963
Papa
Cfr. Giovanni XXIII, Mater et Magistra, enciclica
sociale promulgata il 15 maggio 1961
Continuo a
camminare
Su queste spiagge spente
e desolate
Il mare è giusto un
rumore senza senso,
soltanto il tuo sorriso
ridona vita ai sogni ormai perduti.
Resto qui,
con un pugno di sabbia
tra le dita
che scappa via…
come le mie certezze e
le mie illusioni.
Nel mio sguardo ormai
assente,
la luna è un sasso
spento e solitario.
Ma continuo a camminare.
Non mi aspetto nulla da
questa vita.
Voglio arrivar da sola a
toccare
l’alba del mio domani.
Domenica Bomparola
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Robert Nozick |
“Visionari e stravaganti, maniaci e santi, monaci e
libertini, capitalisti e comunisti e democratici della partecipazione, chi
propone le falangi (Fourier), i palazzi del lavoro (Flora Tristan), i villaggi
di unità e cooperazione (Owen), le comunità mutualistiche (Proudhon) […], i
Bruderhof, i Kibbutzim, i “Kundalini” yoga ashram, e così via, possano tutti
compiere il tentativo di costruire la loro visione e offrire un esempio
allettante”
Robert Edwin Nozick
New York, 16 novembre 1938
– Cambridge, 23 gennaio 2002
Filosofo
statunitense discendente da una famiglia di ebrei russi
Cfr. Robert Nozick, Anarchia, stato e utopia, Le Monnier, Firenze, 1981
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Nicola Paparo con Francesco Cosco |
Viecchi a ru sule
Ogni matina quannu mpoca l’ura,
dopu murzueddru nescianu aru sule,
li viecchi chi lu viernu hanu passatu
a n’angulu i’ focune ‘infridduliti.
Ciccu, Giuseppe e lu cumpare Mico,
fidili amici d’i tempi passati,
sopra i scaluni di la chiesa matre
si cuntano a vicenna le patute,
scardannu i fiji, e nore e ri niputi.
Quante fatiche – dicia Ciccu a Micu –
‘se spaddre nostre ud’hanu suppurtatu”?
E mo’ si nuì cci fussa ‘sa misata
Ti lu vidissi u culu ccu ra luce!
Si scrufe e puorci avissa d’addrivatu,
cuomu chiddra bon’ anima d’u tata
prima ‘i muriri mi dicia sdignatu
invece ‘i si fijiuoli scostumati,
a trippa mi l’avissa cuntintata
i frittuli, sazizzi e suppirsati.
Ù t lazzariari, ù serva nente
chiddru chi fanu trovanu dumani,
ca si maiorca simini a nu chianu,
cappellu nu’ riscuoji né jirmanu.
Nicola Paparo
Scandale, 27 luglio 1932 – Scandale, 18
agosto 2016
Poeta in vernacolo
Cfr.
Iginio Carvelli, Paese mio. Scandale tra storia e leggenda, Falco
Editore, Cosenza, 2022, p. 96
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Friedrich Wilhelm Nietzsche |
“La
decisione cristiana di trovare il mondo brutto e cattivo ha fatto il mondo
brutto e cattivo”
Röcken, 15 ottobre 1844 –
Weimar, 25 agosto 1900
Filosofo tedesco
Cfr. Friedrich Wilhelm Nietzsche, La gaia scienza – BUR Milano
2000, passo 130
Scandale
- In questa foto d'epoca dell'Archivio Aprigliano si nota, dietro alle due
donne, la vecchia Chiesa di Condoleo
Cari
amici
Abbiamo
un mese di agosto in emergenza sangue gli ospedali ne hanno bisogno per far
fronte alle emergenze
Facciamo
un gesto di generosità aiutando chi ne ha bisogno
Venerdì
8 agosto AVIS COMUNALE DI SCANDALE organizza una donazione straordinaria dalle
7,30 alle 11 scuole medie di Scandale
Un
simpatico omaggio a tutti i donatori
Grazie
Gianni
Lucanto