sabato 30 novembre 2019

Quando Vittorio Emanuele II si lamentava con Cavour di Garibaldi

Vittorio Emanuele II e Garibaldi a Teano



 Passo di una lettera di Vittorio Emanuele II che si lamentava  
 con Cavour circa le ruberie di Garibaldi (dopo "l’incontro di Teano")



"...come avrete visto, ho liquidato rapidamente la sgradevolissima faccenda Garibaldi, sebbene - siatene certo - questo personaggio non è affatto docile né così onesto come lo si dipinge e come voi stesso ritenete. Il suo talento militare è molto modesto, come prova l’affare di Capua, e il male immenso che è stato commesso qui, ad esempio l’infame furto di tutto il danaro dell’erario, è da attribuirsi interamente a lui che s’è circondato di canaglie, ne ha eseguito i cattivi consigli e ha piombato questo infelice paese in una situazione spaventosa"



Vittorio Emanuele II