venerdì 17 luglio 2015

Afa d’agosto – Poesia di Alfredo Giglio


AFA D’AGOSTO

Cigola il carro sotto la calura
E il mulo passa stracco e macilento
Fra la polve ch’il passo ne rallenta
Ed ancor più si piega per l’arsura.
Il sentiero si snoda sotto il sole,
Mentre siede a cassetta il contadino
Che regge in man le briglie sonnolento
Sotto l’unto cappello già sudato
Vinto dalla fatica di giornata.
Legato dietro al carro arranca un cane
Ch’ansimante rimane per la sete
Respirando quegli aliti malsani
E regalando sangue ai suoi tafani.
Il cane e il mulo sognano una pila
Ove l’acqua pur calda e limacciosa
Lor renda la stagione meno afosa.
Appare la campagna sonnacchiosa
E s’ode solo il canto di cicale
Sull’ albero lontano ed isolato,
Stridente nota di stentata vita.
Le ruote passan nella polverata
E schiacciano l’incauta lacerta
Che tenta di passar la carreggiata
Per rifugiarsi poi nella scarpata.
Al casolare, dopo abbeverato
Or rumina la biada il mulo stanco
E il contadino dona al cane fiacco
Quel pane duro che non ha mangiato.
Tutti infine ripongono le membra
Quando il sole abbandona la sua sferza
E della sera,  soffia dolce brezza.
Questa vita sì dura, il fato avaro
Serba alla gente povera ed onesta,
A chi di quiete resta sempre ignaro
Tal che morte gli appar meno funesta.
Ai furbi egli regala il dolce miele
Ad altri inver, solo il sapor del fiele.

Alfredo Giglio