domenica 24 aprile 2011

Cappelle e Confraternite a Scandale nel 1625


La parrocchia di San Nicola di Scandale in una foto del 1958



“Dentro la chiesa matrice detta San Nicola sono le infrascritte cappelle, oratorii et confraternità.

In primis la cappella del Santissimo Sacramento, dove è confraternità, tiene et possede due case terranee dentro detto casale quali anno quolibet si affittano ducati nove et vogliono per reparatione ogni anno carlini dieci incirca. Item have due vigne l’una rende alla Corte carlini dui l’anno, et l’altra grani quindeci a Don Domenico Bua, site et poste nel territorio di detto casale, quali si locano ogni anno docati cinque incirca sine onere. Cola Procopio essendo morto lasciò alla preditta cappella docati trenta per comprarsi un organo ò stendardo, quali hoggie li tiene in deposito Giovanni Domenico Parise per ordine et voluntà di detto testatore fintanto non si farà la preditta compra sincome dal suo testamento appare. L’oratorio di Santa Maria della Neve del quondam Giorgio Peta have per dote docati sessanta quali tiene ditto Pietro Bua di detto casale alla ragione di docati diece l’anno et ne fa dire et servire una domanda l’anno, ut clarius apparet ex instrumento et testamento. Et a morte di Gioanna Sculco moglie del detto Giorgio è stata lasciata per lo detto Giorgio una casa con camerino contiguo alla preditta cappella quale si poria locare ogni anno docati sette incirca. L’oratorio delli Borrelli possede in detto casale due case terranee, Quali si sogliono affittare l’anno docati nove con peso di celebrare una messa la settimana, cioè una dommanda l’anno, et vogliono di reparatione ogni anno carlini diece incirca l’anno. L’oratorio del quondam Giulio Clarà tiene una casa sita dentro ditto casale lasciata per lo detto Giulio con peso di una messa la settimana, quale si sole affittare anno quolibet docati cinque et vole di reparatione ogni anno carlini cinque incirca, come appare per suo testamento. L’oratorio della famiglia delli Clarà, detto San Pietro, tiene per lassito di Giorgio Clarà con peso di una messa la settimana una casa terrana dentro detto casale quale si loca l’anno docati cinque et vole di reparatione carlini cinque come appare per suo testamento. L’oratorio della famiglia delli Parisi have una casa terrana sito dentro detto casale per lassito di Giovanni Battista et Giorgio Petro Parise come per loro testamento appare col peso di una missa la settimana quale si loca docati quattro et mezzo l’anno incirca, et vole di concio da carlini cinque incirca. L’oratorio di Tutti i Santi di Cicco di Melita giuspatronato, have per dote una casa terrana posta dentro detto casale, quale si poria locare docati cinque l’anno, et vole di reparatione carlini cinque incirca. Il quondam Giorgio Clarà lasciò alla preditta chiesa di Santo Nicola docati vinti per comprarsi una campana, come appare per suo testamento. Il quondam Minico [Domenico] Calamarà lasciò al suo parroco Don Rocco Quercio tomolate due di grano per tante messe.Il quondam Cola Condosta lasciò una casa alla chiesa di Santo Nicola col peso d’una dommanda l’anno, quale si alloga docati quattro incirca, et vole di reparatione carlini cinque l’anno incirca, et detta dommanda si è servita e si serve per quanto pervene dalla detta casa. La chiesa della Pietà, confraternita delle Cinque Piaghe Nostro Signore tiene una vigna dalla quale se ne percipe anno quolibet docati tre, paga di censo ogni anno carlini dui. La chiesa di Santa Maria juspatronato delli Franchi have per dote una gabelluzza in detto casale vicino la gabella di Troncone Nigro, dalla quale di fertile ed infertile si ne percipe ogni anno grano tomolate quindeci. Nella quale chiesa il Signor Giovanni Francesco Franco per lassito del quondam clerico Giovanni Domenico, suo padre, è obbligato far celebrare cinque messe la settimana come per suo testamento, quale chiesa oltre la spesa fatta nel presente anno have per reparatione ogni anno docati cinque incirca. L’Annunciata confraternità tiene l’infrascritti oratori: L’oratorio di Santa Maria della Gratia, juspatronato di Dima Mannis, have due case terrane per dote con peso di due messe la settimana, s’affittano docati diece l’anno et vogliono per reparatione diece carlini l’anno incirca. L’oratorio del Carmino di Vincenzo Zizza [Cizza] have una casa terrana dentro detto casale con peso di una messa letta la settimana, quale s’affitta docati cinque l’anno, et vole di acconcio ogni anno carlini cinque incirca. L’oratorio della Conceptione di Petro Bua, have una casa terrana dentro detto casale con peso di una dommanda l’anno, s’affitta docati cinque l’anno et vole di reparatione ogni anno carlini cinque incirca. La cappella del quondam Matteo Franco have una casa terrana per lassito di Laura Franco con peso di una messa letta la settimana, si loca per docati cinque et vole l’anno per reparatione carlini cinque incirca. Don Francesco Antonio Brescia olim procuratore della Madonna della Pietà, ancora ha da render conto del suo amministrato”.


Andrea Pesavento, Il Casale di Scandale, “laprovinciakr”, maggio 2008.