Il territorio fra Scandale e Santa Severina in una foto di Anna Simbari |
La campagna
“Accosto
la città sono vigne, giardini di frutti, agrume, olive et il restante è
territorio seminatorio, piano, colline, montagne piccole quale servano per
herbaggi che tra Scandale e S.ta Severina vi è il bosco detto Ferrato della
città per legnare pascolare tanto l’utile S.re quanto l’università di S.ta
Severina, Santo Mauro et Scandale nelle quali vi sono più acque sorgente per
comodità di bere et per animali dove vi è caccia di lepari et altri animali
quatrupedi e di penne conforme li tempi dalli quali ne pervengono grani
maiorichi, grani forti, orgio, avena, tutte sorte di legume, vini bianchi,
rossi, melloni d’acqua e di pane, verdume, lini, candavi et bambace”. “Li
cittadini si esercitano nella campagna a zappare, arare e coltivare li campi,
le loro donne si esercitano al filare, tessere e cosire, ed altri esercizi di
loro case”.
I
“Memoriali di scom(uni)ca di particolari pubblicati in diversi tempi dal m.
R.do Cantore” offrono un quadro delle coltivazioni e delle cause di danno alle
quali erano soggette.
Andrea
Pesavento, Vita quotidiana nella campagna
di Santa Severina tra il Cinquecento ed il Seicento.
Campagna Scandale Santa Severina in una foto Google del 2010 |