martedì 22 aprile 2025
lunedì 21 aprile 2025
domenica 20 aprile 2025
sabato 19 aprile 2025
Ezio Scaramuzzino - Riflessioni pasquali
Riflessioni
pasquali
Sono nato e cresciuto in una famiglia
cristiano-cattolica ed il mio cattolicesimo è stato quello di Pio XII. La
Chiesa allora tendeva soprattutto alla salvezza delle anime, anche se riteneva
che questa salvezza potesse essere preparata già sulla terra, non casualmente
definita “valle di lacrime”. Si era d’accordo allora sul fatto, implicito, che
il fondamento della fede consistesse nel credere che Gesù Cristo fosse risorto
e che questa resurrezione coinvolgesse l’intera umanità in un percorso che
inevitabilmente ci avrebbe condotti a far parte della Chiesa trionfante nella
vita eterna.
Il mio rapporto con la fede è stato tormentato ed
ho vissuto anni difficili nella fanciullezza. Ero allora tormentato dall’idea
del peccato e questa idea, angosciosamente avvertita, ha reso tormentati anche
alcuni anni della mia vita. Poi ho superato questa fase e sono vissuto
serenamente, anche se il mio rapporto personale con Dio è stato e continua ad
essere problematico.
Oggi mi volgo attorno e vedo un’altra Chiesa
cattolica, che non ha nulla a che vedere con quella nella quale io sono stato
educato. Oggi la Chiesa si impegna molto nel risolvere i problemi di questo
mondo, non quelli dell’altro mondo che tutti ci attende. La Chiesa si impegna
nell’ambientalismo, nello sviluppo sostenibile, nel femminismo ed in tante
altre attività, che possono anche essere lodevoli, per carità, ma che la
rendono terribilmente simile ad un centro sociale, ad una cooperativa, ad una
onlus. Del resto nella testa di molte persone Gesù Cristo ha sostituto
l’immagine di Carlo Marx e talvolta anche quella di Che Guevara. Mi chiedo se
coloro che hanno questa idea del Cristo credono ancora che Egli sia il figlio
di Dio e che sia risorto dopo tre giorni.
D’altra parte tutto si tiene e questa evoluzione
della Chiesa non sarebbe stata possibile senza la presenza dell’attuale papa.
Qualche tempo fa il settimanale americano Newsweek se n’è uscito con un
clamoroso articolo in cui si chiedeva se papa Francesco potesse ancora essere
considerato cattolico. Me lo chiedo anch’io, quando penso all’attività di papa
Francesco. Ne ricordo solo alcuni aspetti.
1-La sua enciclica Laudato sì si interessa non dei
problemi della fede, come avveniva una volta, ma dei problemi
dell’ambientalismo e probabilmente sarà ricordata soprattutto per la sua
esortazione alla raccolta differenziata.
2-I Cristiani sono perseguitati e sterminati in
tutto il mondo musulmano, ma egli non trova il tempo di ricordarne
adeguatamente il martirio e, quando lo fa, si limita al minimo sindacale, senza
per altro indicare chi sono gli autori di questo martirio e senza mai citare
l’Islam, parlando genericamente di terrorismo.
3- Di recente ha definito il comunista Giorgio
Napolitano, distintosi soprattutto per essere stato favorevole al massacro dei
patrioti ungheresi all’epoca della rivolta del 1956, e la radicale Emma Bonino,
distintasi nella sua attività politica soprattutto per la sua lotta a favore di
divorzio e aborto, due grandi del mondo di oggi. Mi sarei aspettato che
ricordasse anche madre Teresa di Calcutta.
4- Richiesto di un parere sul problema dei gay, ha
risposto:” Chi sono io per giudicare un gay?”. Io sapevo che il papa è il
rappresentante di Cristo sulla terra, ma non sono più tanto sicuro che sia
ancora così.
5- Papa Francesco ha ammesso candidamente che
l’unico giornale che legge è La Repubblica. È anche nota la sua intimità con
Eugenio Scalfari, notoriamente ateo. Si dirà che il papa incontra il peccatore
per convertirlo. Io ho l’impressione che sia stato Scalfari a convertire lui.
Io so bene che papa Francesco è molto popolare,
anche se sarebbe più corretto dire che egli gode di buona stampa. La stampa che
conta lo appoggia, i poteri che contano lo appoggiano. Ma la Chiesa deve
ricercare il plauso dei potenti? È anche noto che l’affluenza alle sue udienze
è costantemente in calo e che l’affluenza dei pellegrini a Roma per il giubileo
è largamente sotto le attese.
C’è molto sconcerto in giro e non nascondo che
anche io mi sento molto sconcertato. I miei cinque lettori potranno essere
d’accordo o meno con quello che dico, ma è Pasqua ed io non ho la pretesa di
convincere nessuno. Comunque la pensino i miei lettori ed i miei amici sui
social, a tutti, proprio a tutti invio gli auguri pasquali, con l’intento di
ricambiare in tal modo anche quelli che mi sono giunti personalmente ed ai
quali inavvertitamente potrei non avere risposto. Un abbraccio.
Articolo pubblicato dal Prof. Ezio Scaramuzzino sul
suo blog, sabato 26 marzo 2016
venerdì 18 aprile 2025
Pindaro
giovedì 17 aprile 2025
mercoledì 16 aprile 2025
Lucio Dalla - Felicità
Felicità
Ah felicità
Su quale
treno della notte viaggerai
Lo so
Che
passerai
Ma come
sempre in fretta
Non ti
fermi mai.
Lucio Dalla
Lucio Dalla
Bologna, 4 marzo 1943 – Montreux, 1º marzo 2012
Cantautore
martedì 15 aprile 2025
lunedì 14 aprile 2025
domenica 13 aprile 2025
sabato 12 aprile 2025
giovedì 10 aprile 2025
mercoledì 9 aprile 2025
Massime e aforismi - John Stuart Mill
martedì 8 aprile 2025
lunedì 7 aprile 2025
Paesi di Calabria
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Civita (Cosenza) |
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Piazza Condoleo a Scandale - Crotone |
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Santa Maria delle Armi, nel Comune di Cerchiara di Calabria (CS) |
domenica 6 aprile 2025
Nuccio Coriale - Dove sono nato io
Dove sono
nato io
Sono nato
dove è nato il vento,
dove
l'alba è un tripudio di colori
e il
profumo dei limoni arriva
accarezzato
dalla brezza marina.
Sono nato
dal grembo della primavera,
quando le
perle di rugiada
esalano
l'essenza dei gelsomini,
e pregna
l'aria muta coi fiori d'arancio.
Sono nato
nella Magna Grecia
dove
influssi arabeschi
e calcoli
Pitagorici di ipotenuse
hanno
plasmato la mia gente:
mi
cullavano il mare e le montagne
dove si
confonde il vento di libeccio
con la
tramontana, e i crepuscoli
precedono
i racconti della luna.
Nuccio
Coriale
Al
secolo, Carmine Coriale
Scandale,
31 marzo 1972 –
Poeta.
Vive a Milano