Resti della Villa dell'Imperatore Adriano a Tivoli nei pressi di Roma |
lunedì 31 marzo 2014
domenica 30 marzo 2014
Villa Condoleo - Casa di Carità
Villa Condoleo a Scandale |
Sorta
nell'immediato dopoguerra, sulle macerie ancora fumanti di sangue, quel piccolo
seme è diventato nel tempo albero gigantesco ove creature inermi, gravate dalla
fame o da mille contrasti della vita, vittime, a volte, della ferocia degli
uomini o ferite nel cuore, negli affetti più nobili, hanno trovato e trovano
riparo. Se si eccettua il piccolo aiuto iniziale, non ci sono stati contributi
di Stato o di enti a tutti i livelli, anzi, da questi sovente ostacolata e non
capita. Tra l'indifferenza di quanti avrebbero dovuto sostenerla ed aiutarla, la Fondazione ha visto
negli anni accrescere il suo prestigio, imporsi alla simpatia dei buoni,
ampliare le sue strutture, arricchirsi di nuove realtà, stare in marcia coi
tempi, uscire dal chiuso di un provincialismo particolarmente difficile e
attraverso il Liceo della comunicazione, la scuola materna, elementare e la
"Casa anziani", farsi conoscere anche fuori dell'Italia.
Il segreto
di questo successo, salutato ieri dalla stampa nazionale come un "miracolo
che si ripete ancora" è, secondo un'espressione cara al suo fondatore,
"dovuto alla Provvidenza del Padre celeste che non ama fare i bilanci
nella contabilità delle opere di Dio, ma arricchirle là dove la cupidigia degli
uomini si chiude alla solidarietà umana verso i più bisognosi di affetto".
Al di là,
infatti, dell'aspetto esteriore del dono gratuito della sua disponibilità,
rimane un termine di paragone e di confronto, tramite diverse analisi, in una
società che sa, se vuole, interrogarsi su come uscire dal gretto egoismo delle
parti e rivivere l'armonia della cooperazione per una crescita integrale
dell'uomo. Le centinaia di bambine comunque provate dalla sofferenza, oggi
sparse nel mondo, cresciute e maturate all'ombra del Condoleo, sono voci
armoniose di un concerto corale, interpreti di una musica scritta non dalle
mani di un compositore, ma da quelle di un povero prete di campagna, come lui
amava definirsi, che credeva non solo alla carità di Dio, ma nella bontà
sofferta dei fratelli.
Fiore
all'occhiello della nuova Scandale, che deve a questa opera se il suo nome è
oggi noto fuori i confini della Calabria e trova posto nella carta geografica.
Articolo pubblicato in passato dal sito
internet di Villa Condoleo
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venerdì 28 marzo 2014
E Dante disse...
Siate, Cristiani, a muovervi più gravi:
non siate come penna ad ogne vento,
e non crediate ch’ogne acqua vi lavi
..................................
Se mala cupidigia altro vi grida,
uomini siate, e non pecore matte,
sì che 'l Giudeo di voi tra voi non
rida!
DANTE ALIGHIERI
Battezzato come Durante di Alighiero
degli Alighieri
Firenze 1265 – Ravenna 1321
Scrittore
giovedì 27 marzo 2014
Scandale - Iniziata la bonifica della discarica di Condoleo
Foto pubblicata da Il Cirotano |
Scandale, iniziata la bonifica della
discarica di Condoleo
Pingitore: “Saranno avviate anche le
bonifiche di amianto giacente sul territorio comunale”
SCANDALE martedì 25 marzo 2014
Discarica di Condoleo - Stamattina sono
iniziati i lavori di bonifica della discarica situata nei pressi di Condoleo a
Scandale. “Come già annunciato – afferma il sindaco Iginio Pingitore –
l’amministrazione comunale intende avere un’attenzione particolare a favore
dell’ambiente, naturalmente nei limiti delle nostre possibilità economiche.
Quanto prima saranno avviate le bonifiche di amianto giacente sul territorio
comunale, fra cui il vecchio deposito nei pressi del bosco Manco Ferrato, in
seguito si provvederà allo smaltimento di eternit deteriorata e bruciata su
alcune vecchie case abbandonate in paese”.
Articolo de Il Cirotano
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mercoledì 26 marzo 2014
martedì 25 marzo 2014
Scandale - Un anno di amministrazione Pingitore
Il sindaco di Scandale Iginio Pingitore in una foto del 2007 scattata a San Giorgio (Germania) |
Scandale, un anno di amministrazione
Pingitore: la situazione dell’Ente
Tra debiti, norme restrittive del patto
di stabilità, carenza di personale e ingenti danni risarcitori e alluvionali
SCANDALE lunedì 24 marzo 2014
Il sindaco Iginio Pingitore, dopo quasi
un anno di mandato, illustra la situazione attuale del comune di Scandale. Le
problematiche a cui far fronte sono: situazione debitoria; esborso di danni
risarcitori; carenza di trasferimenti statali; carenza di personale; notevoli
danni alluvionali subiti; norme rigide del patto di stabilità.
Patto di stabilità
Iginio Pingitore “Con la sua entrata in
vigore per gli enti sotto i 5000 abitanti sembra che sia stata decretata la
fine. Altro che il grande vociferare circa la soppressione delle provincie! Di
fatto pare che si sia avviata l’eliminazione delle piccole storiche realtà. Da
sindaco di un paese di poco più di 3.000 abitanti desidero riportare
l’attenzione della politica nazionale sugli enti locali ormai al collasso.
Invierò quanto prima una lettera formale al presidente del Consiglio dei
Ministri Matteo Renzi per descrivergli questa funesta situazione – afferma il
primo cittadino. Nel giro di un lustro tra dipendenti deceduti e quelli andati
in pensione mancano all’ente otto persone che a causa del patto di stabilità
non potranno essere sostituite. Nell’ufficio tecnico, che è il motore
dell’ente, da sempre composto da due geometri e periodicamente da un
responsabile dell’area, nel 2014 cadrà il peso su una sola persona, poiché
l’assunzione di un professionista a tempo determinato, secondo le regole di
stabilità, prevede l’assunzione di appena un mese e mezzo. Inoltre abbiamo
l’ufficio dell’Area Finanziaria scoperto, a seguito dello sfortunato decesso
del nostro compianto Cesare Grisi. Non possiamo sostituire la sede vacante
proprio nel periodo più importante tra la chiusura e l’apertura dei conti di
fine e inizio anno, cosicché il carico di lavoro passa a un altro dipendente
già gravato dal suo e la responsabilità di servizio finanziario e dell’area
tecnica ricade tutta sul sindaco”.
Il bilancio
“Oramai le amministrazioni per poter
chiudere i bilanci fanno i salti mortali. Anche Scandale subisce queste
situazione. Nel 2013 il bilancio si è chiuso con tante difficoltà e quest’anno
non si prospetterà niente di meglio, anzi sarà ulteriormente difficile visti i
vincoli e le nuove normative che lo stato impone a danno dei comuni. Il Patto
prevede regole severissime che non consentono di amministrare e soddisfare le
tante richieste dei cittadini. Ricorrere a una serie di ristrettezze è l’unica
via d’uscita.
Spending review comunale
“A Scandale saremo costretti a
intervenire anche sulle spese correnti, dalla manutenzione del territorio ai
servizi pubblici: insomma dovrà essere adottata una sorta di spending review
per evitare il peggio. Lo Stato oggi ci chiede di autofinanziarci prima di
tutto con le entrate delle imposte gravanti sui cittadini. Operazione, oggi,
alquanto difficile, poiché, in questi periodi di crisi molta gente non riesce
sempre a onorare il pagamento dei tributi e noi amministratori in teoria
dovremmo essere sempre più costretti a fare gli esattori fiscali. I comuni in
tale contesto si trovano ad avere alta e certa la situazione debitoria, mentre
si ritrovano ad avere una quasi totale incertezza circa la riscossione di tali
tributi”.
Com’è possibile in questa paradossale
situazione riuscire a far bilanciare i conti?
“Se il governo non dà qualche boccata
di ossigeno o non riesce a "slegare i sindaci", come dice il
Primo Ministro Renzi, ci toccherebbe, nostro malgrado, ricorrere a decisioni
che potrebbero apparire impopolari. Saremmo costretti a revisionare
necessariamente alcuni costi significativi quali la mensa e il trasporto
scolastico, quest’ultimo totalmente gratuito e che quindi rappresenta un “peso”
notevole sul bilancio comunale, oltre i 160.000,00 euro. Il comune, dopo la
serie di ristrettezze imposte, la diminuzione dei trasferimenti e delle entrate
a causa della crisi, non trova più la disponibilità economica per offrire
gratuitamente alcuni servizi. Così anche per servizi scolastici: dovremmo
adeguarci come tutti gli altri paesi e riscuotere le spese. Solo il costo della
mensa scolastica è pari a circa 120.000,00 euro: un importo consistente che
grava fortemente sul bilancio comunale. Saremmo costretti a revisionare tutto
per il bene di tutti. Non possiamo trascurare il fattore debiti che oggi
investe tutti i comuni e non di meno il nostro. Grazie a Dio abbiamo pagato nei
primi sei mesi tutti i privati cittadini! Però gli oneri significativi sono
quelli riguardanti la regione Calabria ed altri enti, come per esempio il
gruppo Edison che fornisce la pubblica illuminazione: riguardo a quest’ultima
dovremo azionare il risparmio energetico. Troppi punti luci esistono in paese,
troppi fari e faretti che vanno necessariamente adeguati al giusto consumo”.
La giusta strada per saldare i debiti
“Scandale non vivrà più gli anni delle
cosiddette vacche grasse, gli anni in cui la centrale turbogas erogava
royalties pari a 620.000,00 euro l’anno utili per ampiamente amministrare. Gli
stessi trasferimenti statali sono caduti a picco e le entrate tributarie per
via della crisi s’incassano a rilento. Lo stato oramai ci obbliga a procurare
entrate sul corrente e pregresso dei tributi (IMU, ICI, TARSU). Pertanto –
ripeto – con la situazione economico-sociale che noi viviamo, com’è possibile
riuscire a riscuotere? Penso che il nostro senso di responsabilità ci debba
portare a riflettere sul fatto che gli enti comunali non possano andare avanti
in queste “disumane” condizioni: vanno salvati. Io come sindaco mi sto
impegnando incontrandomi con i rappresentanti massimi per trovare soluzioni
efficaci e per avere adeguati dilazionamenti dei debiti in modo che l’ente
possa mettersi comodamente in carreggiata. Ma tutto questo comporta seri
sacrifici che noi amministratori abbiamo già messo in conto”.
La raccolta differenziata
“Un’altra spesa significativa
quest’anno si verificherà a causa dell’avvio della raccolta differenziata. La
stessa regione Calabria a tal proposito impone ai comuni calabresi l’inizio
immediato dell’attività il cui costo relativo al servizio inizialmente
aumenterà, e in seguito decrescerebbe qualora si raggiungesse un’alta
percentuale di raccolta. Tutto questo non lascia scampo agli Enti comunali.
Tuttavia il nostro impegno rimarrà quello di lavorare in maniera parsimoniosa
come stiamo facendo in questi mesi di mandato amministrativo (quanto prima
stilerò tutto ciò che è stato fatto in questi primi dieci mesi). Nello stesso
tempo ci siamo prefissati di portare il comune a essere un ente virtuoso. I
fatti lo dimostrano: la nostra politica si sta adeguando alla triste realtà.
Così, tanto per fare un esempio, le spese di manutenzione (Strada Collarica)
sono state realizzate tutte in economia con l’ausilio del Consorzio di Bonifica
e degli operai del comune. Scandale oggi può vantarsi di aver onorato tutti i
debiti nei confronti delle imprese che avevano effettuato lavori anni addietro.
Rimarranno gli obblighi nei confronti dei sopracitati creditori. Ma torno a
ribadire che pesano anche sull’ente vecchi contenziosi con privati per rimborsi
di danni”.
Le ’cause’ perse
“Sarà un poco felice caso, ma tutte le
sentenze – delle quali porto estremo rispetto – sembra che si ritorcono spesso
contro l’ente e per quanto abbia potuto constatare il nostro comune
difficilmente vince una causa. Il verdetto finale dà sempre una mazzata al
comune e tutto graverà brutalmente sui nostri poveri bilanci che a loro volta
si ripercuoteranno sempre sui cittadini che a stento tirano a campare. Nel 2014
le somme sborsate a seguito di cause giudiziarie corrispondono ad una cifra
consistente che invece avremmo potuto utilizzare per fronte alle spese come la
mensa e il servizio trasporti alunni. Ma la giustizia è giustizia! Non di meno
sono le alluvioni che nei mesi invernali hanno provocato ingenti danni. Siamo
intervenuti nel limite delle nostre possibilità su alcuni tratti, ma non basta.
Restano scoperte zone in cui è possibile far fronte ai danni solo attraverso
congrui contributi che al momento nessuno ci garantisce”.
Le consulenze gratuite
“Gli adempimenti varati dal governo
centrale sono tanti e necessitano continui adempimenti e risposte alle infinite
nuove normative. Inoltre il lavoro del servizio finanziario (oggi vacante)
prevede convenzioni tra comuni i quali già sono messi con le spalle al muro per
via di una caterva di problemi e non sempre i sindaci sono propensi nel
concedere tale collaborazione, come già verificatosi. Pertanto ci siamo dovuti
affidare ad amici e a persone che ci danno consulenza gratuita per suggerirci
quanto meno i necessari adempimenti da compiere: una sorta di volontariato. E’
mai pensabile che l’Italia può lasciare i comuni in queste condizioni?
Sembriamo una di quelle caserme abbandonate nei film western, con uno sceriffo
che deve fare i conti con infinite difficoltà”.
Lasciati soli dal Governo
“Il governo nazionale dimostra
disinteresse verso gli amministratori locali messi al patibolo dalle difficoltà
finanziarie. Inoltre la mancanza di trasferimenti a cui si aggiunge la carenza
di personale significa andare incontro allo strangolamento del comune e di
sindaci e amministratori lasciati soli e allo sbaraglio. Sembra che si stia
suonando il Requiem alla nostra attività politica! Ma noi non demordiamo!
L’amministrazione comunale di Scandale affronterà tutti i punti e risanerà le
problematiche con impegno e senso di responsabilità ma tutto questo dipende
dall’immancabile collaborazione di tutti gli scandalesi”.
Articolo de Il Cirotano
lunedì 24 marzo 2014
domenica 23 marzo 2014
Renato Carvelli - Come è bello il mio paese
Scandale - Piazza Oberdan in una foto degli anni Sessanta conservata da Luigi Aprigliano. Sulla destra si intravedono Don Gustino e Mastro Armando Gentile |
Come è bello il mio paese
Da piccoli si gioca “aru NTRUZZU… aru
VETTI E RA SQUIGHIA… aru PPHA’ e a MACCHJA”… poi ci si costruisce “u ROTAROTA…
u ccirchju e ru STIRAPETRA”, le ragazze “STRINCIVANU u LINZUALU LAVOTU a MONU,
S’SCIUCAVANU i CAPIDDHI ARU SULU e pua JUCAVANU a PANTALI e ara CAMPANEDDHA”.
Poi si va a raccogliere i “FICU aru RINOCCHIU e ari GRUTT i CERASE’” e per
ristorarci si passa “i da MANCA i LUPU”… poi si raccolgono “i FRASCHI i du
LUMINORIU “ in onore a san Giuseppe… quando è tempo si aiuta la mamma “ a
LINCHIRI i SAZIZZI, a fari a SARZA” e a natale “i PITTI CU L’UAGGHIU”
aspettando gli amici emigrati per giocare a “STOPPA e a SETTE e MIANZU… al
tempo libero ci si diverte a giocare “a PALLONI” qualsiasi spiazzo sembra uno
stadio, però i più ambiti sono “l’EDIFICIU e ru CAMPU i CUNDOLIU” da giovani
con gli amici si scherza e si raccontano barzellette “ARU MURIATTU” e quando si
ha sete ci si fa “na VIVUTA aru BIVIARI… le sere d’estate con la chitarra
bevendo qualche birra si canta “ari CANALI”… poi si gioca “aru FLIPPERe ru
GETTONI” per le feste patronali si aspetta con ansia la serata finale per
sentire “i cantanti aru CHIONU”… si va pure a San Mauro (a volte a piedi)
prendendo “l’accurciaturu i du CRITOZZU” a volte si sta fino a tardi in macchina
ad ascoltare musica o col gruppo a cantare, poi si va al cinema a vedere i
“firmi i KARATE’ e di SCERIFFI”… si organizzano pure dei Club dove si balla e
si ascolta BOB MARLEY, poi con la
VESPA o il CIAO quando si va a fare benzina “ara CODDRHA” e
consuetudine dire: “GATA’ MILLI LIRI I MISCELA aru DUA e SBACANTA a POMPA” .
Renato Carvelli
venerdì 21 marzo 2014
Gianni Rodari - Promemoria
Gianni Rodari |
Gianni Rodari
Omegna 1920 – Roma 1980
Scrittore
PROMEMORIA
Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra.
Gianni Rodari
giovedì 20 marzo 2014
mercoledì 19 marzo 2014
Mons. Luigi Giussani
Mons. Luigi Giovanni Giussani |
“È il popolo che ha abbandonato la Chiesa o è la Chiesa che ha abbandonato
il popolo?”
Mons. Luigi Giovanni Giussani
Desio 1922 – Milano 2005
Sacerdote e teologo italiano
Fondatore del movimento di Comunione e
Liberazione
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martedì 18 marzo 2014
lunedì 17 marzo 2014
Verrà ristrutturata la scuola di Corazzo
Foto di Melania Voce |
AI CONCITTADINI DELLA FRAZIONE CORAZZO
Cari concittadini, il premier Renzi,
giorni fa ha spedito una lettera a tutti i sindaci, affinché venga individuata
una scuola da ristrutturare nell'ambito del territorio comunale. Dopo aver
verificato i cinque edifici del comune di Scandale, abbiamo ritenuto opportuno
individuare il plesso della frazione Corazzo, poiché sulla struttura urgono
immediati interventi per messa in sicurezza e ammodernamento.
L'accoglimento della domanda
prevederebbe lavori per un importo pari a euro 234.317,84.
Iginio Pingitore, sindaco di Scandale, sulla pagina Facebook di Corazzo
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domenica 16 marzo 2014
In ricordo di Antonio Trivieri
Antonio Trivieri mentre scherza con un ragazzo di Scandale alla Sagra del 2007 |
ANTONIO TRIVIERI
Oggi è domenica. Lo Scandale gioca in
casa e lui, di certo, nel pomeriggio, in anticipo sull’inizio della gara,
sarebbe lì al campo a (di)mostrare che ancora sa giocare con la palla…
Ma come ormai da molte domeniche non ci
sarà perché, mentre io dormivo per mesi, lui, il maestro Antonio Trivieri, se
n’è andato tra gli Angeli, stroncato da quel male che, in molti casi, non dà
scampo.
Il maestro Antonio Trivieri, calciatore
professionista mancato, non c’è più ma rimane vivo nel ricordo dei suoi tanti
alunni, della gente di Scandale e non solo.
Rimane vivo anche nei miei ricordi:
sempre sorridente, pronto a sottolineare la sottigliezza di alcuni miei
articoli. Si era fatto insegnare internet per poter andare sul mio blog e
leggere quello che scrivevo.
Chi rimane nel pensiero della gente non
muore mai, ho letto da qualche parte e sono certo che Totò vigilia e veglia su
di noi e magari anche da lassù dà una sbirciatina a quello che ora sono tornato
a scrivere: “Gliel’hai buttata a quello, fai finta di niente ma le tue critiche
sottili le fai sempre”..
Ciao Totò, ciao maestro Trivieri…
Un ricordo di Antonio Trivieri
pubblicato da By Ros a Gennaio 2014
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venerdì 14 marzo 2014
Scrittori calabresi - Leonida Rèpaci
Leonida Rèpaci nel 1956 |
Leònida Rèpaci
Leonida Rèpaci è uno scrittore calabrese
nato a Palmi nel 1898. Collaboratore di Ordine
nuovo e redattore letterario de L’Unità,
nel 1926 fu arrestato per antifascismo. Autore di romanzi di tono realistico
ambientati nel meridione, dove predomina l’interesse per il sociale. Ha
scritto: La carne inquieta, 1930; Racconti della mia Calabria, 1931; la
serie del ciclo romanzesco I Fratelli
Rupe, 1933 – 1958; Il deserto del
sesso, 1956. Autore di versi e di saggi: Poemi della solitudine, 1920; La
parola attiva, 1977; Compagni di
strada, 1960; Ricordo di Gramsci,
1940. Nel 1929 fondò il Premio Viareggio che è il premio tradizionale della
cultura di sinistra. Morì a Pietrasanta nel 1985.
giovedì 13 marzo 2014
mercoledì 12 marzo 2014
Massime e aforismi – Marcel Proust
martedì 11 marzo 2014
La spina di rovo - Nuovo romanzo di Iginio Carvelli
Iginio Carvelli - La spina di rovo |
"C'è un'onda in ciascuno di noi che
chiamiamo amore, in continua ricerca di una riva a cui approdare e annullarsi
nella sabbia dell'accoglienza. Ma non tutte le rive hanno la sabbia. Scogli
oscuri e senza anima formano una barriera e respingono ogni alito d'amore".
Iginio Carvelli, La spina di rovo. Donne nel buio della mala, Europa Edizioni, Roma
2014
DESCRIZIONE
Mario Lucci, un giovane maestro
calabrese, vive barcamenandosi tra una supplenza e l'altra, coltivando nel
silenzio la sua più grande passione: la scrittura. Si reca alla certosa di
Serra San Bruno, alla ricerca di notizie su un soldato americano che si sarebbe
rifugiato lì. Quello che scoprirà sarà qualcosa di molto più interessante e
molto più importante per la sua vita e gli darà la forza di cominciare a
raccontare della 'ndrangheta e delle persone che hanno avuto il coraggio di
resisterle. Un libro immerso nel fascino del meridione. Iginio Carvelli intreccia le vicende,
fino a ricreare una realtà fatta di coraggio, di determinazione e di amore.
Il romanzo “La spina di rovo” ruota attorno a personaggi sullo sfondo di una realtà, dominata
da una minoranza mafiosa, dove si scontrano amori e violenze, aneliti
dell’Assoluto e passioni con un protagonista invisibile, il silenzio inteso sia
come rifugio mistico e sia come colpevole omertà.
Un critico letterario lo
definisce: "Uno spaccato di vita meridionale, dai toni fortemente realistici,
dove ogni personaggio diventa emblema di valori come "il coraggio, la forza
dell’amore, la cultura della legalità". La storia d’amore che fa da cornice al
quadro smorza certamente i toni drammatici della tematica, “alleggerendo” la
lettura. Toccante, intenso ed anche fortemente educativo".
Il libro si può richiedere sia al sito della Casa Editrice europaedizioni.it, mail: ordini@europaedizioni.it, oppure sui principali Bookstore: Ibs - Unilibro - Amazon - Bol ecc.
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lunedì 10 marzo 2014
domenica 9 marzo 2014
Antonio Fava - A proposito di world days
Al centro Antonio Fava. I due figli
sulla sinistra, la moglie dietro di lui e alcuni collaboratori in una foto
pubblicata su Facebook.
|
A proposito di world days (in genere) …
Non amo le Giornate Mondiali (in
genere). Dovrebbero esaltare il soggetto ed invece, alla fine, lo riducono. Le
donne non dovrebbero essere rispettate solo l’otto marzo, nessuno, né il
cafonazzo violento, né il moroso o il maritino, né la società tutta, dovrebbe
cavarsela con un fiore una promessa un complimento e via e poi per un anno
siamo a posto.
Nemmeno gli innamorati dovrebbero
celebrarsi solo nel giorno di San Valentino, il quale, com’è noto, è del tutto
casuale nella scelta della data e non c’entra proprio niente col tema, solo
serviva una data per vendere più cravatte e più cioccolatini. E poi, è
possibile che l’amore debba avere delle scadenze di calendario? Amarsi tutti i
giorni è forse troppo?
Eppure, constatiamo, l’istituzione di
Giornate Mondiali è una gran moda. Certo, alcune date hanno sicuramente grande
significato: la Memoria ,
proprio perché si tende a scordare lo scempio immane fatto da umani ad altri
umani; i Lavoratori, sempre più privati delle loro faticosissime conquiste in
termini di diritti e di sicurezza per sé e per le loro famiglie. A parte ciò e
poco altro, il resto ha raggiunto la dignità d’una barzelletta. Ormai sul calendario
ci sono più Giornate che Santi. [...]
Parte di un lungo articolo di Antonio
Fava pubblicato lunedì 4 marzo 2013 sul blog antoniofava.blogspot.it
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venerdì 7 marzo 2014
Paesi di Calabria - Verzino
Panorama di Verzino |
VERZINO
Con scarso fondamento alcuni studiosi
la identificano con la Vertinae di Strabone. Come
Casabona, Verzino ha molte grotte di probabile epoca bizantina fra le quali
spicca quella dei Furfari, ancora in parte inesplorata.
Nel 1479 passa a Gerolamo Visconti da
Cariati (1479) e nel 1548 agli Spinelli principi di Cariati. Nel 1688 Carlo
Antonio Spinelli vendeva il feudo di Verzino con tutti i diritti ducali a
Leonardo Cortese. Nel 1804 fu acquistato da Nicola Barberio Toscano di San
Giovanni in Fiore col titolo di Barone.
Nel territorio si trovano cave di
alabastro e in località Varco di Mazza
sgorga un’acqua sulfurea. È patria di Nicola Falcone che scrisse la Biblioteca storica topografica delle Calabrie,
Tipografia del Poliorama Pittoresco, Napoli 1846.
Per la cronaca, Falcone su questo libro
inserì una paginetta sulla storia di Scandale – Gaudioso, che sarebbe stato
interessante leggere se non fosse che la tipografia di Napoli per cause mai
chiarite smarrì il foglio. Così alla voce Scandale è rimasta soltanto questa
scritta: “Per Scandale vedere Gaudioso”. Ma di Gaudioso non c’è traccia.
Grotte carsiche a Verzino |
giovedì 6 marzo 2014
mercoledì 5 marzo 2014
Foto del Carnevale di Paola
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