Riecco la
discarica di Giammiglione
Adesso dalle parti della Regione e non solo, ci
riprovano con la convocazione di una conferenza dei servizi per realizzare una
discarica a Giammiglione. Il servizio che ci vogliono fare , non è dei
migliori. E per fortuna-si fa per dire- che l’assessore regionale all’ambiente
la crotonese Antonella Rizzo sosteneva ai quattro venti :”L’azzeramento della
discarica”. Le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato hanno pronunciato un
no senza se e senza ma. Ti aspetteresti un velo di oblio sopra la vicenda, invece
gli interessi rimangono e sono cospicui. Nell’aprile del 2009 la Curia decise
di vendere i terreni alla ditta Maio per 1.800.000 euro. Il doppio del prezzo
di mercato: un bel colpo per il vescovo-manager. Un po’ meno per l’acquirente
che si trova la patata bollente in mano. Il territorio ha certo gratuitamente
bisogno di smaltire i rifiuti normali e non fa nulla per imitare città virtuose
dove i rifiuti producono energia termica ed elettrica utilizzata dal territorio
e l’eccedente venduto alla rete pubblica. Lo fanno da anni, in una città con circa dieci volte gli abitanti
di Crotone, a Bolzano dove l’ambiente viene tutelato sul serio. Qui è stato costruito
un termovalorizzatore in una bellissima
struttura a due passi dal centro della città. Tratta 130 .000 tonnellate di
rifiuti solidi urbani. Il tempo di permanenza nella griglia del forno è di 60
-70 minuti. Sufficiente per produrre energia
elettrica per 20.000 alloggi ed energia termica per 10.000 alloggi. I
fumi vengono depurati ben al di sotto dei limiti di legge. E la città come
altre città europee, vende l’energia al netto degli autoconsumi. E noi? Alimentiamo
il business privato dei rifiuti. Invece di ricevere un compenso o un beneficio
per l’immondizia che produciamo, dobbiamo pure pagare raccolta e smaltimento a
chi poi se la rivende e ce la rivende o la sotterra in un’area propria o
altrui. Crotone tra rifiuti passati e presenti, tossici e normali continua a
farsi del male.
Articolo di Crotone Informa di domenica 24
settembre 2017
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Giammiglione,
Correggia (M5s) sulla probabilità di realizzare la discarica: «Preoccupante il
silenzio del Comune, a breve Conferenza dei servizi»
"Per l'ennesima volta, nonostante tutte le
rassicurazioni dell'amministrazione regionale, dobbiamo tornare a parlare della
possibilità che venga concessa la realizzazione di una nuova discarica a
Giammiglione, tra Crotone e Scandale". E' quanto afferma il consigliere
comunale di Crotone del M5S Andrea Correggia. "Il silenzio del Comune -
prosegue l'esponente Cinquestelle - è assurdo, da tempo ho chiesto al
consigliere Galdieri, presidente della II^ commissione, e al sindaco, di
mettere all'ordine del giorno la discussione sull'argomento, ma siamo ancora
qui ad attendere. Sembra che preferiscano non entrare nella questione,
dimenticando che devono amministrare per il bene della città e svilendo ancora
una volta il ruolo dei consiglieri comunali sia di opposizione ma soprattutto
di maggioranza. Il futuro di Giammiglione è sicuramente legato alla bonifica
dell'area Sin. Infatti, meno di un anno fa, il sindaco Pugliese ha dichiarato:
'Per questa bonifica c’è stato un precedente progetto, presentato da Syndial,
che prevedeva una discarica in località Giammiglione. Questa discarica, oggi
non si puo' realizzare più perché' il piano dei rifiuti della Regione Calabria
non prevede piu' discariche e, di conseguenza, non abbiamo più possibilità di
abbancare fuori sito le scorie relative alla bonifica". "Noi vogliamo
capire se il sindaco e la maggioranza che lo sostiene - dichiara Correggia -,
sono favorevoli o no all'eventuale realizzazione di questa ennesima discarica.
Vogliamo che i cittadini possano conoscere come avverra' la bonifica dell'ex
area industriale. Invece, il 29 settembre, data della Conferenza dei servizi
indetta dalla Regione, si sta avvicinando e loro fanno gli struzzi. Tutti
sappiamo che le discariche sono sempre state uno degli interessi delle
mafie". "Sindaco Pugliese - conclude il consigliere M5S -, anche per
contrastare questi interessi, sia trasparente, indichi l'assemblea pubblica
richiesta da oltre 700 cittadini, ci faccia partecipare nelle scelte che
determineranno il futuro della nostra città. Siamo anche preoccupati per la possibilità
di svendita del nostro territorio in vista delle prossime elezioni, per una
poltrona a Roma".
Articolo del giornale La Provincia KR di lunedì 25
settembre 2017