Lago di Garda |
L’ago di Garda
C’era una
volta un lago, e uno scolaro
un po’
somaro, un po’ mago,
con un
piccolo apostrofo
lo
trasformò in un ago.
“Oh,
guarda, guarda”
la gente
diceva
“l’ago di
Garda!”
“Un ago
importante:
è segnato
perfino sull’atlante”.
“Dicono
che è pescoso.
Il fatto
è misterioso:
dove
staranno i pesci, nella cruna?”
“E dove
si specchierà la luna?”
“Sulla
punta si pungerà,
si farà
male…”
“Ho letto
che si naviga un battello”.
“Sarà
piuttosto un ditale”.
Da tante
critiche punto sul vivo
il mago
distratto cancellò l’errore,
ma lo
fece con tanta furia
che, per
colmo d’ingiuria,
si
rovesciò l’inchiostro
formando
un lago nero e senza apostrofo
Gianni Rodari
Omegna 1920 – Roma 1980
Scrittore