Foto del sito Il Cirotano |
Il personale della Capitaneria di porto e gli
uomini dei Carabinieri di Scandale, hanno scoperto che gli impianti sono in
totale abbandono, obsoleti e fatiscenti.
SCANDALE lunedì 14 novembre 2016
Gravi carenze nel ciclo depurativo. Questa la
motivazione per la quale i militari della sezione di polizia giudiziaria della
Capitaneria di porto di Crotone e della locale Stazione Carabinieri sono stati
costretti a sequestrare i cinque impianti di depurazione delle località
“Sant’Antonio”, “San Leonardo” “Condoleo” e “Corazzo” del Comune di Scandale.
Le operazioni, mirate al controllo degli impianti
depurativi di proprietà degli enti comunali, sono state condotte nell’ambito
delle consuete attività di vigilanza ambientale finalizzate alla tutela della
salute dei cittadini.
Il personale della Capitaneria di porto e della
locale stazione Carabinieri ha scoperto che gli impianti sono in totale
abbandono, obsoleti e fatiscenti; quattro di essi sono risultati privi di
energia elettrica in quanto la fornitura del servizio energetico è stata
sospesa dal fornitore per morosità.
E’ risultato che i liquami urbani provenienti dalla
rete fognaria cittadina, senza subire alcun ciclo depurativo finiscono “tal
quali”, direttamente nel fiume Neto attraverso alcuni fossi naturali.
Di fronte all’evidente inefficienza degli impianti
di trattamento, gli accertatori hanno provveduto a sequestrare gli impianti,
affidandone la custodia giudiziale al sindaco del comune di Scandale e
denunciando i responsabili all’Autorità Giudiziaria.
La Guardia Costiera continuerà con le ispezioni in
tutti gli impianti di depurazione presenti nel territorio della provincia
crotonese.
Articolo pubblicato dal sito Il Cirotano