Santa Severina in una foto pubblicata dal Touring Club Italiano nel 1937 |
Discorso dello stato che
si trova di presente la Città-Castello di Santa Sev.na, e gli altri doi suoi
Casali.
La Città di Santa Severina è habitata in Catasto
fochi quattrocinto quattordici, ma saranno sempre molto più et saranno le animi
in tutto milli ottocento,
quilli che pagano cota cioè pagamenti fiscali
saranno trecento dici, casi nobili saranno circa quindici, casi piene et voti
cioe no habitati passano milli tutti coperti a coppi con alcuni palazzi e molti
casi nobili.
Detta Città Camina tutta in piano ancorche sta alla
montagna con strade assai belli. Il Castello di essa Città sta posto in capo
della Città, fondato sopra pietra viva non si pote minari li fossi del quali
sono cavati a martello nel sasso stisso, che di larghezza sarà in circa canni
sessanta e per lo mino di larghezza e di altezza del fosso in fondo sino al
piano di Castello sarà circa canni vinti, larghezza del fondo del fosso sarà
circa sei canni segnano detti fosse isolando il Castello nel qual si entra per
tre porte, e tre parti e un ponte levatoio.
Il Castello sta quatrato e per tre parti di esso vi
è sotto casi matti per riporvi molti monitioni sotto quali vi è fontana, furno,
et altri simili comodità, quattro baluardi, quattro torri Tutti per canto e dui
spuntuni, entrando la prima porta tutti di muri fortissimi, fatto detto
Castello all’istess’architettura del Castel vecchio di Napoli.
Entrando nella porta del Castello la piazza o sia
Cortili di larghezza di canni dodici circa e setti di larghezza benissimo
salsato di pietracotta.
In mezzo del detto Cortili vi è una cisterna grande
fatta a lamia che empie le due parti di esso Cortilee di ferro, dicino vi erano
molti pezzi grossi et tempo fa forno portati in Cotroni.
In Cima il Castello vi è un corritor largo che
cammina all’intorno scoperto che guarda amontagna et marina.
Da detta Città alla marina andando per la via del
fiume chiamato Neto vi son circa dieci miglia camino piano.
………. detto Castello vi è una piazza verso la Città
assai grande avanti quali vi è la stanza dell’Arcivescovo e chiesa maggiore. Nò
si può buttari detto Castello che offender possa essendo molto desposto alla
montagna.
La Città si tiene da se fundata supra sassi
muraglia naturali …Territorio bellissimo e fruttifero e bellissimi giardini et
acque per adeguarli a buonissimi frutti di ogni genere.
Li cittadini sono redotti poverissimi tengono di
debito passano trentamilia scudi a pagamenti fiscali…… La Corti teni il jus
pasculandi et fidandi et sono discosti dalla città circa tre miglia. Salina di
Montagna dicono esser posta nel territorio di Santa Severina e n’e padrone il
Rè
Stalla fuor del Castello buonissima per vinti
cavalli.
Il Casali di San Mauro di esso territorio habitato
da Grieci et Taliani sarano famiglie duicinto quindici circa e circa mill’animi
discosta da detta Città quattro miglia. Huomini che fatighano volentieri et
ogni giorno acquistano, et il Signore vi metti il Capitano …… quali
l’Università tien liti col detto Conte pretendendo detti dui Casali dover star
soggetti al Capitano di Santa Severina, ancorche il Conti l’habbia fatta
territorio separato.
Casale di Scandale habitato da greci e taliani
discosta similmente da quattro miglia a Santasev.na sarano un centocinquanta
casi di pagliari et sarano circa novicento sessant’animi et sono assai comodi
et haverano fra tutti circa ottocento vacche, et il Conti vi metti parimenti il
Cap° che aquatro ci possederà intorno a ciò.
Restami anco
dirci che tutta la fabrica del Castello di Santa Severina …… e chi volisse far
un Castel simile, la fabrica sola no’ si farebbe con duicinto milia scudi
essendo fortezza…
Articolo pubblicato dal sito culturale di Mesoraca
senza nessuna indicazione sul periodo e la provenienza del documento che,
probabilmente, è del Seicento.
Santa Severina - Scorcio del Castello |