Il Parroco di Scandale Don Renato Cosentini in una foto pubblicata dal Centro Italiano org.
Poesia del poeta scandalese Antonio Franco scritta in memoria di Don Renato, già pubblicata in passato da alcuni blog.
A DON RENATO MARIA COSENTINI
UN FIORE
Un fiore germogliato nella povertà dignitosa, di un tempo passato
nella purezza austera dei giorni fatti di semplicità e sacrificio.
Figlio della tua terra, madre-terra natura in cui hai conficcato
salde radici, appassionato, estasiato dalle pulsioni scenografiche
di un mondo che sa, potrebbe azzurrarsi d'infinito: la Calabria,
ovvero un cuore che batte, un gabbiano che però stenta a volare.
E poi pensare l'incastro - Cristo- che rende tutto più semplice, finanche la confusione:
dimenticare se stessi per essere se stessi, un inezie maggiore del niente che si incarna nell'orgoglio di un figlio.
È un fiore la vita, prezioso come l'arcobaleno avvolge lo spazio
in un contorno e lo piega a quel tempo in cui l'uomo è diventato padre.
Lungo i sentieri dell’esistenza hai disseminato il cammino di opere buone,
hai costruito nel niente qualcosa, hai regalato un quasi nulla, ch'è tutto:
nella misura di un uomo che cosa c'è di più dolce che donare
un sorriso? Quale speranza migliore è sferzare quel pianto innocente
di bimbi dall'ombroso destino? Nella tua vita di uomo imperfetto
hai donato più di quanto un uomo dà con la premura di un padre.
Quel fiore, trasmutato in volo di nubi osserva dall'alto impossibile
il mondo lasciato terreno che corre, che passa senza farti passare
sublimando in ricordo il tuo nome,
Don Renato, la dolcezza di un nonno.
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