mercoledì 20 marzo 2024

Tommaso Campanella

 

Tommaso Campanella

"Io nacqui a debellar tre mali estremi:

tirannide, sofismi, ipocrisia;

ond'or mi accorgo con quanta armonia

Possanza, Senno, Amor m'insegnò Temi.

Questi principi son veri e sopremi

della scoverta gran filosofia,

rimedio contra la trina bugia,

sotto cui tu piangendo, o mondo, fremi.

Carestie, guerre, pesti, invidia, inganno,

ingiustizia, lussuria, accidia, sdegno,

tutti a que' tre gran mali sottostanno,

che nel cieco amor proprio, figlio degno

 d'ignoranza, radice e fomento hanno.

Dunque a diveller l'ignoranza io vegno"

 

Tommaso Campanella

Giandomenico Campanella

Stilo (Reggio Calabria), 5 settembre 1568 – Parigi, 22 maggio 1639

Filosofo e letterato. Domenicano, si allontanò dall’ordine per le sue idee rivoluzionarie e l’interesse per le arti magiche. Implicato in un complotto politico ai danni della Spagna, trascorse con alterne vicende 27 anni in carcere; ottenuta la libertà nel 1629 fu successivamente esule a Parigi dove morì. Al momento dell'entrata in convento fu chiamato Tommaso in onore di San Tommaso.