L'Unione Sportiva Scandale in una foto del 2009 |
venerdì 31 luglio 2020
Voi ci capite qualcosa in questa frase della Lamorgese?
Luciana Lamorgese
|
"Noi
per noi è inaccettabile questi arrivi continui che stanno collassando l'isola
di di Lampedusa quindi noi abbiamo fatto una gara per una grande un prima gara
è andata deserta questo è il problema sorge per la quarantena"
Luciana Lamorgese
Potenza, 11 settembre 1953
Ministro dell'Interno nel Governo
Conte II
Così
Lamorgese in una intervista che sta spopolando su internet
giovedì 30 luglio 2020
Massime e aforismi - Silvano Panunzio
mercoledì 29 luglio 2020
Non c'è più religione - La croce di Achille Lauro
Achille Lauro |
Achille
Lauro
Pseudonimo
di Lauro De Marinis
Verona, 11
luglio 1990 –
Cantante e
rapper
Achille Lauro si
lamenta con il comune di Milano che a suo dire ha “censurato” questa immagine
che lo ritrae in versione Barbie crocifisso.
Questa non è arte né
provocazione, è mancanza di rispetto verso cattolici e religione cristiana.
Pessimo esempio per i giovani.
Su Twitter
Marco Pizzuti - L'autunno che verrà
Marco
Pizzuti
|
“Mentre i media servi di regime pompavano il
panico, avevo previsto che il postcoronavirus sarebbe stato devastante dal
punto di vista economico perché è ciò che voleva l'elite finanziaria da tempo.
Pandemia e lockdown sono state l'occasione che aspettavano. Il conto per
l'Italia ancora non è arrivato ma arriverà. Se stanno temporeggiando è solo
perche attraverso il controllo dei social possono sondare gli umori della
popolazione e sanno che misure alla greca adesso scatenerebbero rivolte che per
il momento preferiscono rimandare all'autunno con la speranza che spiri il
vento della sottomissione. I media stanno martellando su questo: preparare gli
italiani ad accettare l'inaccettabile come un grande regalo...”
Marco
Pizzuti
Roma nel
1971 -
Ex
ufficiale dell'esercito, dottore in Legge, conferenziere, scrittore
martedì 28 luglio 2020
lunedì 27 luglio 2020
Marco Gervasoni - Se vincerà Biden
Marco Gervasoni
|
“Se vincerà Biden riprenderà la guerra
civile in Siria, colpiranno l’Egitto, ricominceranno le guerre per la
“esportazione della democrazia”: tra gli obiettivi delle bombe democratiche
anche l’Italia se dovessero arrivare al governo Salvini e Meloni”
Marco Gervasoni
Milano 1968 -
Professore ordinario di Storia
contemporanea Università degli studi del Molise
domenica 26 luglio 2020
Casa della Carità - Articolo di Gino Scalise
Don Renato dirige i lavori per la costruzione della Casa di Carità - Foto dei primi anni Sessanta |
I lavori
a Scandale per la “Casa di Carità”
Scandale,
4
Finalmente
il sogno dell’Arciprete di Scandale, don Renato Cosentini, ideatore della
locale Casa della Carità, sta per essere realtà.
Dopo
anni di attesa, e dopo aver mendicato di qua e di là, incompreso, spesso
deriso, oggi, agitandone il progetto, traccia di persona il solco nel quale
affonderà le fondamenta la nuova sede della sua opera di bene a pro
dell’infanzia abbandonata e derelitta del crotonese. Il suo motto “In spe contra
spem credidi” che a caratteri cubitali sarà scritto sul frontespizio del nuovo
edificio, oltre ad un programma, ha un significato profondo, noto solo a Dio ed
a pochi confidenti del parroco di Scandale.
Vicino
al Santuario di Condoleo, in amena posizione con panorama incantevole,
affacciantesi sui monti della pre-Sila e sul “glauco jonico mare”, sorgerà il
nuovo istituto che, sobrio e modesto nelle linee, riunisce in uno i fini
pedagogici e igienico sanitari propri dell’opera.
Il
costo? I mezzi?... Non riusciamo a scoprirli! Si ha solo notizia che la
sottoscrizione in favore dell’Istituto fu aperta dalla consorte del Presidente
della Repubblica, Donna Carla Gronchi, con l’offerta di Lire 30.000, cui hanno
fatto seguito il Ministero dell’Interno con Lire 200.000, e l’appoggio morale
promosso dalle massime autorità provinciali e centrali nonché di tutti i parlamentari
calabresi della DC che hanno spiegato tutto il loro fattivo interessamento
presso gli organi governativi…
[manca
il resto dell’articolo]
Non ho la data esatta di questo articolo pubblicato
da Gino Scalise su Il Tempo di Roma. Probabilmente è stato scritto nei primi
anni Sessanta. Tanti anni fa Il Presidente mi ha dato la fotocopia di questo
pezzo, ma non si ricordava né la data, né dove era finito il resto
dell’articolo.
Nel momento in cui scriveva ha citato come si ricordava il passo in latino “qui contra spem in spem credidit” da Paolo di Tarso, Lettera ai Romani, 4,18, che più o meno è "la speranza contro la speranza" o “Egli ebbe fede sperando contro ogni speranza”.
Nel momento in cui scriveva ha citato come si ricordava il passo in latino “qui contra spem in spem credidit” da Paolo di Tarso, Lettera ai Romani, 4,18, che più o meno è "la speranza contro la speranza" o “Egli ebbe fede sperando contro ogni speranza”.
Massime e aforismi - Banksy
Banksy
|
“I più grandi
crimini del mondo non sono commessi da persone che infrangono le regole, ma da
persone che seguono le regole. Sono le persone che seguono gli ordini che
sganciano le bombe e massacrano i villaggi”
Banksy
Bristol, 1974
–
Artista e
writer inglese. Considerato il più famoso “street artist” del mondo
sabato 25 luglio 2020
Norman Douglas – La fine del brigante Benincasa
Charles
Antoine Manhès
|
“Nel 1810, Murat diede carta bianca al generale
Manhes, il più grande cacciatore di briganti dei tempi moderni […]
Una campagna di pochi mesi fu sufficiente per
spazzare tutti i briganti dalla Calabria, parenti e amici compresi. Le strade
maestre furono fiancheggiate da file di banditi decapitati, le teste dei quali
ornavano le mura delle cittadine. Alcuni villaggi dovettero essere abbandonati
a causa del fetore; il Crati era gonfio di cadaveri e le sue rive
biancheggiavano di ossa. Dio solo sa quali crudeltà furono perpetrate: Colletta
confessa di “non avere il coraggio di parlarne”. Comunque, dal suo resoconto
sulla fine del brigante Benincasa, si apprende che questi, tradito e legato dai
suoi stessi seguaci mentre dormiva nella foresta di Cassano, fu portato a
Cosenza, dove generale Manhes ordinò che gli venissero amputate entrambe le
mani e che, così mutilato, venisse condotto alla sua casa a San Giovanni in
Fiore e impiccato: crudele sentenza, che il disgraziato ascoltò sorridendo. Gli
amputarono la mano destra e gli fasciarono il moncone, non certo per pietà
bensì per evitare che la morte per dissanguamento lo salvasse da quella ben
peggiore che gli era riservata. Benincasa non emise un solo lamento e,
terminata la prima operazione, posò spontaneamente la mano sinistra sul ceppo e
subì impassibile la seconda mutilazione. Le due mani amputate furono quindi
legate insieme per i pollici e appese intorno al suo collo – pietoso e orrendo
spettacolo. Questo accadde a Cosenza. Lo stesso giorno iniziò la marcia a tappe
verso San Giovanni in Fiore, debitamente scortato. Uno degli uomini gli offrì
del cibo, ed egli accettò di essere imboccato, mangiando e bevendo con vero
piacere. Giunto a casa sua, vi dormì profondamente tutta la notte; il giorno
seguente, fissato per l’esecuzione, rifiutò i conforti della religione, salì
alla forca con passo fermo e morì, destando l’ammirazione generale per il suo
brutale coraggio”
Per
un approfondimento si consultino le pagine 322 e 323 del libro di Norman
Douglas, Vecchia Calabria, Gruppo
Editoriale Giunti, Firenze 1992. La prima edizione Old Calabria è stata pubblicata a Londra nel 1915. L’autore è stato
più volte in Calabria dal 1907 al 1911.
venerdì 24 luglio 2020
Oggi ricordiamo Don Renato Cosentini
giovedì 23 luglio 2020
Addio, fratello mio
Ezio Scaramuzzino con il fratello Nando |
Fratello mio, fratello nostro, fratello caro. Siamo qui, e ci
siamo tutti, stretti vicino a te, perché tutti avvertiamo la sofferenza, il
dolore, lo strazio per l'inizio del tuo ultimo, definitivo viaggio. Io e te
siamo nati nella stessa famiglia, siamo poi cresciuti e vissuti nella stessa
comunità, legati da quegli stessi vincoli e da quell'unico, comune destino, che
ci ha tenuti l'uno accanto all'altro fino a qualche giorno fa. Siamo vissuti,
fratello mio e tante volte non siamo riusciti ad esprimerci reciprocamente il
bene che ci volevamo, per quel pudore che spesso ci ha condizionati, nella convinzione che il
bene, l'affetto, per non dire altro, non fosse necessario esprimerlo con le
parole, anche perché non esistono parole che possano esprimere adeguatamente
l'intensità di certi sentimenti. Sapevamo che il bene era meglio esprimerlo con
il cuore, piuttosto che con le parole. Siamo vissuti così, fratello mio, spesso
nel silenzio e talvolta nell'intesa espressa solo dai nostri sguardi, dalle
nostre emozioni.
mercoledì 22 luglio 2020
Hermann Hesse - Alla malinconia
Hermann
Hesse
|
Alla
malinconia
Nel vino e
negli amici ti ho sfuggita,
poiché dei
tuoi occhi cupi avevo orrore,
io figlio
tuo infedele ti obliai
in braccia
amanti, nell'onda del fragore.
Ma tu mi
accompagnavi silenziosa,
eri nel
vino ch'io bevvi sconsolato,
eri
nell'ansia delle mie notti d'amore
perfino
nello scherno con cui ti ho dileggiata.
Ora
conforti tu le membra mie spossate,
hai
accolto sul tuo grembo la mia testa
ora che
dai miei viaggi son tornato:
giacché
ogni mio vagare era un venire a te.
Hermann
Hesse
Calw 1877
– Montagnola 1962
Scrittore
tedesco, naturalizzato svizzero
Premio
Nobel 1946
martedì 21 luglio 2020
Massime e aforismi - Antonio Gramsci
Antonio
Gramsci
|
“Lo stato italiano
(leggasi sabaudo) è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco
l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini
poveri, che scrittori salariati tentarono di infamare col marchio di briganti”
Antonio
Gramsci
Antonio
Francesco Gramsci
Ales
(Oristano) 1891 – Roma 1937
Politico e
critico letterario italiano
Tratto da Ordine
Nuovo del 1920
lunedì 20 luglio 2020
domenica 19 luglio 2020
Oggi ricordiamo Paolo Borsellino
Falcone e Borsellino |
“La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un
movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo
della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza,
della contiguità e quindi della complicità”
Paolo
Emanuele Borsellino
Palermo, 19 gennaio 19 40 –
Palermo, 19
luglio 1992
Magistrato