Cacciatori scandalesi in una vecchia foto dell'Archivio Aprigliano - L'ultimo a destra è Luigi Crudo |
CRUDO
LUIGI fu Nicola
Via Colle
del Vento, 55
STORIA
DELLA FAMIGLIA
Luigi appartiene a una famiglia numerosa di piccoli
coltivatori e allevatori in proprio. Suo padre possedeva animali e prendeva in
fitto notevoli superfici di terra da semina (fino a 30-40 tomolate) e i figli
hanno lavorato con lui prima di sposarsi e si sono sposati tardi. I due
fratelli maggiori sono, poi, emigrati in Argentina, dove attualmente vivono in
un sobborgo di Buenos Aires. Gli altri sposati e vivono nella casa paterna oggi
divisa tra tutti e dove vive anche Luigi in un sol vano con i suoi. Anche essi,
come lui, sono assegnatari ed il più vecchio Santo ha avuto in assegnazione una
delle cosiddette quote volontarie a scrivo (6) di quasi 16 ettari ed è lui che
tiene in casa la vecchia madre novantenne.
Luigi si è sposato 24 anni fa con una prima moglie
che subito gli morì, dalla quale ebbe, tuttavia, un figlio (Nicola) che ora ha
21 anni ed è partito soldato, preferendo la ferma lunga di marina di due anni.
Egli tende evidentemente a distaccarsi definitivamente da casa e
dall’agricoltura (frequenta, infatti, i corsi di meccanico motorista nella
Marina).
Dopo tre o quattro anni dal primo matrimonio e due
dalla morte della moglie, Luigi si è risposato con l’attuale moglie (Girimonti
Rosa) dalla quale nel 1939 nacque il primo figlio che ha ora 16 anni ma si è
conservato idiota come alla nascita ed ha costituito e costituisce un peso e
una ragione di avvilimento per la famiglia. È seguita Filomena ora di 14 anni
perfettamente sana e oggi di grande aiuto alla madre e Francesco di 11 anni,
che tre anni fa ha perso un occhio a scuola per un pennino conficcatovi da un
compagno, creando così una nuova ragione di avvilimento e di peso alla famiglia
(l’occhio è stato diagnosticato affetto da cataratta traumatica forse operabile
guaribile se si eliminerà lo stato di viritazione tuttora presente). Altri
quattro figli sono tuttora bambini, tre femmine ed un maschio.
Luigi ha, quindi, esclusivamente sulle sue spalle
il peso di una famiglia di 10 persone. Lui stesso non appare molto robusto ed i
48 anni pesano più che ad altri.
Nel 1946 comprò, a 5.000 lire al tomolo, le 21
tomolate alla Manca di Gorni di fronte al Bosco Ferrato, parte a contanti parte
a debito. Ancora oggi si vanta del coraggio avuto e del credito di cui godeva e
gode. Il fondo delle Manche è cespugliato, solo per pochi tomoli seminabile con
poveri risultati ricco di olivastri e perastri: ne ha innestati alcuni, ha
piantato ½ tomolata vigneto, ma utilizza principalmente il fondo, dove ha
costruito, una casetta, per il pascolo degli animali. Avverso all’allevamento
di pecore e vacche fin da quando era ragazzo, con quell’intento aveva appunto
comperato il fondo.
Con la riforma ebbe in assegnazione la quota n°2 di
San Leo vicina alla nazionale di 11 ettari , accidentata e adatta quasi
esclusivamente al pascolo e la nuova terra ha confermato il carattere
zootecnico della sua impresa.
Piccola parte del fascicolo dedicato a Crudo Luigi
fu Nicola - Roma, Biblioteca “Giustino Fortunato”, Archivio Rossi-Doria,
Scandale, vol. III. L’originale è di 11 pagine dattiloscritte.