mercoledì 28 novembre 2018

Gio Evan - Ti hanno spento il sorriso

Gio Evan


Ti hanno spento il sorriso
e tu hai creato una nuova corrente
una nuova presa
una nuova spina
e te lo sei riacceso
da sola
senza disturbare
le illuminazioni altrui

ti hanno chiuso la strada
e ti sei inventata un sentiero
hai battuto con tutti i piedi che avevi
campi e montagne, erbe e rovi
ti sei fatta una nuova linea
verso i traguardi
che non aspettano che te

ti hanno ferito la fiducia
e con pomate e fasce
in cameretta
hai medicato tutto
consolando il tuo sangue,
raccontandogli
l'esistenza
di giorni migliori
ti hanno rotto
il cuore
e l'hai riaggiustato
ingranaggio per ingranaggio
paziente come un dottore
paziente con te stessa
con gli occhi concentrati
come chi cerca una stella cadente,
come chi sfida lo sguardo del sole

ti hanno distrutto la felicità
e tu nei hai reinventata una
tutta tua
tutta per te
e te la sei messa lì, in alto,
dove nemmeno le mani più in gamba del mondo
riuscirebbero ad afferrarla

ti hanno tolto l'amore
e tu te ne sei andata
ad innamorarti
un po' più in là.



Gio Evan
Pseudonimo di Giovanni Giancaspro
Molfetta, 21 aprile 1988 -
Scrittore e poeta


Quando si prega sul serio

Carmine De Biase in una foto del 2015

Guerra Russia Ucraina

Mucche sul sentiero di guerra

domenica 25 novembre 2018

Comune di Scandale - Delibera del 1936

Don Gustino a Ferrara nel 1930 (Archivio Aprigliano)


ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO
ROMA

MINISTERO DELL’INTERNO
Direzione Generale Amministrazione Civile
Divisione 2° - Comuni - Faldone n° 2747
Fascicolo Scandale

COMUNE DI SCANDALE
Provincia Catanzaro
Estratto dal registro delle deliberazioni
Bilancio 1937. Approvazione

L’anno 1936 il giorno 7 del mese di ottobre in Scandale e nell’ufficio Municipale. Il Podestà del comune signor Boccia Aniello, assistito dal segretario comunale signor Marano Vincenzo ha adottato il seguente deliberato:

Premesse:
Il comune di Scandale è un comune eminentemente agricolo e rurale, composto dalla quasi totalità di contadini, che ritraggono la loro esistenza dal lavoro diurno della terra. Povera gente che non possiede alcun bene di fortuna e loro unica ricchezza è data dai prodotti della terra che prendono in fitto, prodotti che da un quinquennio a questa parte, sono assai scarsi sia perché manca loro i mezzi come ben coltivarla, sia anche perché le condizioni atmosferiche si mantengono assai avverse. Nonostante ciò, a questa cittadinanza, sono applicate tutte le imposte, niuna esclusa, con le aliquote massime e con il massimo rigore. Tributi che sono il doppio di quelli applicati ai comuni vicinieri.
Da parte dell’amministrazione si realizzano tutte le economie possibili ed i bilanci degli anni precedenti si son chiusi sempre con un avanzo di amministrazione. Nessuna spesa facoltativa è stata prevista in bilancio: tutte spese inderogabili e necessarie.
Il bilancio poi dell’esercizio del 1937 che si presenta all’Eccellenza Vostra per l’approvazione è stato compilato con tutta coscienza e serenità e rispecchia la vita del comune.
Si è tenuto conto delle passività che l’amministrazione è tenuta una buona volta ad estinguere aumentando gli stanziamenti esistenti, in quanto diversamente non si estingueranno mai perché un mutuo è di difficile attuazione per le tristi condizioni finanziarie ed economiche dell’ente, sia perché non si può prevedere alcuna entrata straordinaria con la quale si potrebbe estinguere tali passività. E pertanto gli stanziamenti sia in attivo che in passivo sono stati aumentati e diminuiti ed in base ai bisogni indispensabili dell’amministrazione ed in corrispenzione della capacità tributaria della cittadinanza.

Ciò premesso

si danno spiegazioni delle variazioni più importanti apportate...In uscita si sono aumentati gli articoli: 3 stipendio al segretario messo ed applicato di lire 1881 per due aumenti quadriennali dello stipendio al messo ed applicato e per aumento dell’8% sugli stipendi.
L’articolo 9 spesa per posta stampati ed altre di lire 1000 in corrispondenza di quanto si è speso negli anni precedenti ed in obbedienza alle disposizione impartite dalla Reale Prefetture che vieta l’acquisto di stampati quando il fondo è esaurito.
L’articolo 12 di lire 400 per il locale adibito a macello.
L’articolo 21 stipendio alle guardie per aumento dell’8% ed un aumento quadriennale alla guardia Cizza di lire 928.
L’articolo 30 stipendio al veterinario di lire 1000 per indennità chilometrica per le due visite straordinarie che è tenuto a fare a ciascun comune del mandamento.
L’articolo 36 di lire 750 per il servizio pompieristico.
L’articolo 42 per arredi scolastici di lire 450 per arredamento della 5ª aula di nuova istituzione ed in quanto le aule difettano del puro necessario come ha potuto constatare il Real Provveditore.
L’articolo 48 spese di spedalità di lire 1000 perché il comune è debitore della somma do lire 2500 per rette spedalità verso gli ospedali riuniti di Roma.
L’articolo 50 premi di nuzialità e natalità di lire 1000 in ottemperanza alle istruzioni della Real Prefettura e per eseguire le direttive del Duce.
L’articolo 62 lettera B estinzioni debiti diversi di lire 2743, 30 per far fronte ai debiti gravanti sull’amministrazione, onde una buona volta ratizzandoli poterli estinguere.
In entrata. Si son diminuiti gli stanziamenti agli articoli: 2 fitto di fabbricati in quanto l’unico locale che il comune cedeva verrà ora adibito ad ufficio sanitario. L’articolo 8 prestazione d’opera degli abitanti di lire 1000 in quanto mai applicata dal comune e di difficile attuazione e l’equivalente somma di lire 100 è stata per in più fra l’imposte e tasse.
L’articolo 11 imposte e tasse di lire 2836, 80 in corrispenzione dei ruoli 1936-35 e con lire 1000 in più sul gettito per aver soppresso la somma dell’articolo 8 per prestazione d’opera degli abitanti.
L’articolo 13 sovrimposta terreni e fabbricati di lire 14.419 per portare a pareggio il bilancio.

Per quanto sopra delibera
Approvare il bilancio con le sue stesse varianti e di chiedere autorizzazione di poter applicare al bilancio 1937 una sovrimposta di lire 97665 per poter portare a pareggio il bilancio.
Scandale li 20 ottobre XIV – 1936 - Letto confermato sottoscritto


VISTO IL PODESTÀ                              IL SEGRETARIO COMUNALE
Aniello Boccia                                       Marano Vincenzo



Come eravamo

Unione Sportiva Scandale in tre immagini di repertorio



Quando c'era Gasparri

Scandalesi durante una visita del Senatore Maurizio Gasparri in due foto del 2014

Massime e aforismi - Oscar Wilde

Oscar Wilde


“Coloro che scendono sotto la superficie lo fanno a loro rischio”


“Coloro che scorgono bei significati nelle cose belle sono le persone colte. Per loro c’è speranza”



Oscar Wilde
Oscar Fingal O’Flaherty Wills Wilde
Dublino 1854 – Parigi 1900
Scrittore irlandese, figura di spicco dell’estetismo letterario decadente



Scandalesi a New York

Carmine Grisi con la moglie a New York


Paesi di Calabria - Scilla

Scilla
Scilla - Cape Cafè in una foto del 2018

Panorama di Scilla

Massime e aforismi - Thomas Love Peacock

Thomas Love Peacock


“Credo che il destino della scienza sia sterminare il genere umano”



Thomas Love Peacock
Weymouth 1785 – Lower Halliford 1866
Scrittore britannico


mercoledì 21 novembre 2018

Massime e aforismi - Dante Alighieri

Dante Alighieri


“Noi siam vermi / nati a formar l’angelica farfalla”

(Purgatorio, X, vv. 124-125)


Dante Alighieri
Firenze 1265 – Ravenna 1321
Scrittore


Quando si lavorava al "Luigi Demme"

Lavori in corso allo Stadio "Luigi Demme" di Scandale

Viaggiando con la mente

Statua della donna Foca al porto di Mikladalur in Danimarca

Taormina in Sicilia

Teatro Greco di Taormina

domenica 18 novembre 2018

Nuccio Coriale - Autunno in città




Autunno in città


Ad un ad una le foglie
hanno occupato le panche,
un malinconico tramonto
ha tinto di rosso le montagne.
Ora la brezza soffierà
sulle farfalle dorate
cadute dai pioppi
e quando vuote
saranno le panchine
l'autunno chiuderà
i battenti del giorno.
Sollevate dal vento, le foglie,
invaderanno Milano.



Carmine Coriale
Scandale 1971 –
Poeta
Meglio conosciuto come Nuccio Coriale


Catanzaro

Il Duomo di Catanzaro
Catanzaro in un quadro di Caterina Rizzo
Catanzaro - Villa Parlato-Bly

Catanzaro - Basilica dell'Immacolata

Come eravamo

Scandale - Foto di Musica x Sempre



Massime e aforismi - Aristotele

Aristotele
 Dettaglio dalla Scuola di Atene di Raffaello Sanzio (1509)


“La legge è ordine; e una buona legge è un buon ordine”


“Le persone oneste e intelligenti difficilmente fanno una rivoluzione,
perché sono sempre in minoranza”


“I giovani sono fiduciosi, perché non hanno avuto ancora il tempo di essere ingannati”


Aristotele
Stagira 384 a.C. – Calcide 322 a.C.
Filosofo greco


sabato 17 novembre 2018

Ritratto di famiglia

Giovanna Grisi con la famiglia Bitonti

Calabria di una volta

Andali (CZ)

La vecchia "Littorina" che circolava in Calabria

Castrovillari (CS) in una foto del 1959

Massime e aforismi - Thomas Stearns Eliot

Thomas Stearns Eliot



“Il genere umano non può sopportare troppa realtà”



Thomas Stearns Eliot
Saint Louis (Missouri) 1888 – Londra 1965
Poeta, critico letterario e drammaturgo statunitense naturalizzato britannico. Nobel per la letteratura nel 1948



mercoledì 14 novembre 2018

Paul Verlaine - Languore

Paul Verlaine



Languore


Sono l'Impero alla fine della decadenza,
che guarda passare i grandi Barbari bianchi
componendo acrostici indolenti dove danza
il languore del sole in uno stile d'oro.

Soletta l’anima soffre di noia densa il cuore.
Laggiù, si dice, infuriano lunghe battaglie cruente.
O non potervi, debole e così lento ai propositi,
e non volervi far fiorire un po’ questa esistenza.

O non potervi, o non volervi un po’ morire!
Ah! Tutto è bevuto! Non ridi più, Batillo?
Tutto è bevuto, tutto è mangiato! Niente più da dire!

Solo, un poema un po’ fatuo che si getta alle fiamme,
solo, uno schiavo un po’ frivolo che vi dimentica,
Solo, un tedio d’un non so che attaccato all’anima!



Langueur

Je suis l'Empire à la fin de la décadence,
Qui regarde passer les grands Barbares blancs
En composant des acrostiches indolents
D'un style d'or où la langueur du soleil danse.

L’âme seulette a mal au coeur d’un ennui dense
Là-bas on dit qu’ il est de longs combats sanglantis.
Ô n’y pouvoir, étant si faible aux voeux si lents,
Ô n’y vouloir fleurir un peu cette existence!

Ô n’y vouloir, ô n’y pouvoir mourir un peu!
Ah! tout est bu! Bathille, as-tu fini de rire?
Ah! tout est bu! tout est mange! Plus rien àdire!

Seul, un poème un peu niais qu’on jette au feu,
Seul, un esclave un peu coureur qui vous nèglige,
Seul, un ennui d’on ne sait quoi qui vous afflige!



Paul Verlaine
Paul Marie Verlaine
Metz 1844 – Parigi 1896
Poeta francese



Il sonetto comparve sulla rivista “Le Chat Noir” (Il Gatto Nero) il 26 maggio 1883. Paul Verlaine, Poesie, traduzione italiana di L. Frezza, Feltrinelli, Milano 1964.