domenica 30 settembre 2018

La vendemmia del '52 - Racconto inedito di Ezio Scaramuzzino

Don Ciccio Rota (se non sbaglio) con il Prof. Ezio Scaramuzzino in Via Puccini a Scandale in una foto dell'Archivio Aprigliano


La vendemmia del '52

Quando ero bambino, tre - quattro giorni all’anno, nel mese di settembre, erano dedicati alla vendemmia. Nei giorni precedenti, l’arrivo di questo evento era preannunziato da un fervore insolito a casa mia, dove tutti erano indaffarati a preparare qualcosa.
Io mi limitavo ad osservare, pregustando in anticipo il sapore ed il frastuono allegro di quella che si preannunziava come una festa. Il colmo della felicità per me consisteva poi nel fare il tragitto tra il paese e la campagna sul dorso di qualche animale, unico mezzo di trasporto agricolo all’epoca. Ma ancora più felice mi sentivo quando, per non so quale motivo, venivo infilato in una delle due sporte che gli asini ed i muli, in lunga fila, trasportavano a destinazione.
Era un’operazione non facile questa. Bisognava trovare due bambini che avessero più o meno lo stesso peso, per equilibrare il carico ed evitare che le sporte si inclinassero pericolosamente. Ma, ad una certa ora, finalmente, si partiva. Si percorreva una parte del paese, che io guardavo compiaciuto ed orgoglioso, dall’alto del mio punto di osservazione, con lo stesso compiacimento e lo stesso orgoglio con cui qualcuno, al mondo d’oggi, esibirebbe in pubblico la sua Ferrari.
Poi si imboccavano sentieri di campagna e strade sterrate, che a volte si inerpicavano paurosamente e diventavano pericolose in caso di pioggia, perché gli animali potevano scivolare. Mio padre e mio fratello Nando, in questo caso, decidevano una deviazione attraverso una strada privata, più comoda,  che attraversava un aranceto in zona Broncalà, suscitando spesso le proteste dei proprietari, i Rota, che non tolleravano questi percorsi abusivi. […]



Superai gli altri bambini ed arrivai per primo alle vigne. Alcuni erano già al lavoro, un lavoro metodico e per lo più ben distribuito: le donne staccavano l’uva dai tralci e riempivano i cesti, gli uomini ed i maschietti trasportavano i panieri fino alle sporte, i bambini giocavamo a  nascondiglio dietro i pampini delle viti ed i cespugli ed ogni tanto, a seconda dell’età e della vigoria fisica, trasportavamo qualche piccolo paniere pieno d’uva.
Dopo qualche ora di lavoro, verso le 11, secondo le usanze dei contadini, si pensava già al pranzo. Le donne provvedevano a stendere delle tovaglie sull’erba, all’ombra di un ulivo centenario, e tutti, seduti o sdraiati  per terra davano inizio al rito. Giusto definirlo così, perché il rito era immutato da sempre e si svolgeva secondo un cerimoniale che sembrava sacrilego modificare. Il vino era abbondante e generoso; il primo era quasi sempre la famosa, mitica pasta al forno; il secondo era sempre a base di salsicce e carne di maiale; il contorno  a base di peperoni e patate. Bere acqua era quasi vietato per tutti, comprese le donne, ed appena tollerato per i bambini, sicché dopo un po’ molti apparivano in preda ad una certa euforia ed inclini allo scherzo ed alle battute. Qualche volta i freni si allentavano e gli uomini diventavano arditi nei confronti delle donne, che non avevano paura di rispondere a tono. Ma tutto finiva lì, in un’atmosfera di sana allegria che dava un senso ed un tono alla nostra voglia di vivere e di stare in armonia con il mondo circostante. E quel mondo, in quel momento, era il nostro, eravamo noi, riuniti sotto quell’ulivo secolare e felici di stare assieme e di volerci bene.


Piccola parte di un lungo articolo di Ezio Scaramuzzino pubblicato sul suo Blog venerdì 28 settembre 2018


Scandale nei quadri

Scorcio del centro storico di Scandale in un quadro del pittore Angelo Sgarriglia

Calabria - Alba a Marinella

Alba a Marinella di Isola Capo Rizzuto in tre foto By Ros  del 19 luglio 2017



Massime e aforismi - Konrad Lorenz

Konrad Lorenz


"Il fatto di guardare alla cultura come a un sistema vivente e di valutare le sue turbative come se fossero delle malattie mi ha fatto giungere alla convinzione che la principale minaccia alla futura esistenza dell'umanità risiede in quella che può essere opportunamente chiamata nevrosi di massa. Si potrebbe dire che i principali problemi che l'umanità si trova ad affrontare sono di natura etica e morale"


Konrad Lorenz
Konrad Zacharias Lorenz
Vienna 1903 – Altenberg 1989
Zoologo austriaco, fondatore dell’etologia
Premio Nobel per la medicina e la Fisiologia nel 1973


sabato 29 settembre 2018

Tribuna Condoleo

Si guarda la partita allo Stadio Luigi Demme di Scandale (foto By Ros 2017)

Scandalesi a Tavola

Foto del 2018 pubblicate su Facebook


Massime e aforismi - Pierre Victurnien Vergniaud

Pierre Victurnien Vergniaud



“La rivoluzione è come Saturno: divora i suoi figli”


Pierre Victurnien Vergniaud
Limoges 1753 – Parigi 1793
Avvocato, politico e rivoluzionario francese. Morì sulla ghigliottina


mercoledì 26 settembre 2018

Massime e aforismi - Guido Ceronetti

Guido Ceronetti


“Un'assuefazione perfetta alla vita urbana odierna è segno di gravissimo squilibrio. È sano soltanto chi ne soffre”


“Il latitante è uno che applica per sé la grande massima di Epicuro “vivi nascosto”? E allora perché gli si dà la caccia per infliggergli una pena? Per farlo vivere più nascosto in una prigione di Stato? Il latitante più imprendibile e famoso è Dio, da migliaia di anni gli diamo la caccia e sappiamo che il suo vivere nascosto (da ben prima di Epicuro) è per sempre”


“Più è forte la consapevolezza di aver sbagliato tutto nella propria vita, più l’anima ne riceve cura di consolazione. Fa bene anche pensare che la vita di tutti non è che una successione di errori e che la storia del mondo non è che apparenza e follia. Fa bene pensare che tutto poteva andare diversamente e che c’è un oscuro peccato d’origine, che la rivoluzione industriale è stata un crimine e che il dominio attuale della tecnica è la perdita di ogni autenticità e sostanza umana, una sottomissione a un potere mostruoso. Fa bene e illumina, fa vivere e morire un po’ meglio”


Guido Ceronetti
Torino 1927 – Cetona 2018
Poeta, filosofo e scrittore


Scandalesi impegnati

Ernesto Brescia

Gaspare Augenti

Maurizio Tiano

Salvatore Scaramuzzino
Dottor Vittorio Militi

domenica 23 settembre 2018

Quando a Scandale insegnava la maestra Luisa Cosentino

Scandale - La scuola della maestra Luisa Cosentino in una foto dei primi anni Venti del secolo scorso (Archivio Aprigliano)

Paesi di Calabria - Cerenzia

Acherentia  (Cerenzia Vecchia)

Scandalesi a Milano

Ristorante Carmen dei fratelli Ritelli a Milano

Massime e aforismi - Eleonora Duse

Eleonora Duse

“Il fatto è che mentre tutti diffidano delle donne, io me la intendo benissimo con loro! Io non guardo se hanno mentito, se hanno tradito, se hanno peccato – o se nacquero perverse – perché io sento che hanno pianto – hanno sofferto per sentire o per tradire o per amare... io mi metto con loro e per loro e le frugo, frugo non per mania di sofferenza, ma perché il mio compianto femminile è più grande e più dettagliato, è più dolce e più completo che non il compianto che mi accordano gli uomini”


Eleonora Duse
Vigevano 1858 – Pittsburgh 1924
Attrice teatrale


sabato 22 settembre 2018

Quando andavamo al Fortino

Fortino nei pressi di Scandale in alcune foto di Scandale in Emilia del 2015





Scandalese a Budapest

Michela Maia Galasso a Budapest  nel 2017

Quando Berlusconi camminava con la pistola

Silvio Berlusconi nel suo ufficio con una 357 Magnum sulla scrivania nel 1977

Massime e aforismi - Beppe Grillo

Beppe Grillo


“L’intellettuale di sinistra si nota subito. Ha, nel dire le cose, quel giusto distacco che nobilita. È elegante, ha un buon reddito, la erre arrotata. L’intellettuale di sinistra ha sempre ragione, dispensa la verità. È ferocemente «anti»: anti-razzista, anti-nazista, anti-fascista e, qualche volta, anche anti-comunista. Mai anti-capitalista. L’intellettuale di sinistra conosce il popolo come le sue tasche, sempre piene. Lo osserva dal suo attico durante le manifestazioni”



Beppe Grillo
Giuseppe Piero Grillo detto Beppe
Genova 1948 -
Comico e politico italiano


mercoledì 19 settembre 2018

Massime e aforismi - J.R.R. Tolkien

John Ronald Reuel Tolkien


“Non tocca a noi dominare tutte le maree del mondo; il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo terra sana e pulita da coltivare”


John Ronald Reuel Tolkien
Bloemfontein (Sudafrica) 1892 – Bournemouth (Regno Unito) 1973
Scrittore e linguista britannico. Studioso di leggende e tradizioni sassoni e celtiche, è autore di romanzi che recuperano il fascino del mito: Lo Hobbit, 1937; Il Signore degli Anelli, 1954-55, trilogia.


Paesi di Calabria - Ciro Marina

Ciro Marina in due foto di Giuliano Monterosso


Come eravamo

Unione Sportiva Scandale - Cine Foto Audia

domenica 16 settembre 2018

Paesi di Calabria - Torre Melissa

Interno della Torre di Melissa

Paesi di Calabria - Scandale

Scandale in alcune foto di Carmine De Biase - Piazza San Francesco

Il Municipio di Scandale

Scorcio di Via Nazionale

Massime e aforismi - Vincent van Gogh

Vincent van Gogh - Autoritratto


“Se oggi non valgo nulla, non varrò nulla nemmeno domani; ma se domani scoprono in me dei valori, vuol dire che li posseggo anche oggi. Poiché il grano è grano, anche se la gente dapprima lo prende per erba”


Vincent van Gogh
Vincent Willem van Gogh
Groot Zundert (Paesi Bassi) 1853 – Auvers sur Oise (Francia) 1890
Pittore olandese


Scandale Calcio

Unione Sportiva Scandale


Paesi di Calabria - Le Castella

Le Castella - Cine Foto Audia

Scandalesi al mare

Anna Simbari
Carmine Scalise