domenica 30 luglio 2017

Nuccio Coriale - T'amo



T'amo

T'amo...
t'amo come s'amano i sogni,
come s'ama nel verso d'un poeta.
Se le nostre pause, sospese,
potessero parlare,
comunque farebbero silenzio,
sarebbero parole sprecate.
Ciò che avrebbero da dire
già è stato detto dal cuore,
dal tuo e dal mio...
tremando
in un frastuono di quiete.


Nuccio Coriale

Paesi di Calabria - Sant'Agata d'Esaro

Scorcio del centro storico di Sant'Agata d'Esaro in una foto di Biagio Di Franco

Scandalesi in Sila

Giacinto Franco in una foto del 2016

Scandalesi a Lourdes

Lourdes - Pellegrinaggio Unitalsi Calabrese 2017


Il Parroco di Scandale Don Rino Le Pera


Massime e aforismi - Beppe Grillo

Beppe Grillo in una foto Wikipedia

“Tutto passa, tranne l'autobus che stiamo aspettando”


Beppe Grillo
Giuseppe Piero Grillo detto Beppe
Genova 1948 -
Comico e politico italiano


sabato 29 luglio 2017

Rosa Oliverio - La voglia di vivere

Copertina del libro di Rosa Oliverio

Sopralluogo agli impianti di depurazione del Comune di Scandale

Tecnici della Regione Calabria controllano i depuratori del Comune di Scandale


Sopralluogo dei Tecnici della Regione Calabria agli impianti di depurazione del Comune di Scandale (Crotone)

Un sopralluogo, eseguito dall’Ing. Vincenzo Durante e dall’ Ing. Luca Paturzo, in qualità di tecnico incaricato dell’Ufficio Regionale LL.PP, per il censimento e la valutazione degli impianti di depurazione e rete fognaria del comune.
Durante il sopralluogo é stata effettuata una ricognizione fotografica, acquisite le coordinate geografiche sia dei depuratori che di ciascuna stazione di sollevamento, lungo la condotta fognaria che porta al depuratore, oltre che la geometria (diametro e lunghezze) e il tracciato delle condotte.
I tecnici hanno constatato che non é possibile la riattivazione degli impianti, avvalorando così la linea tracciata dall’Amministrazione comunale di Scandale e dal Sindaco Iginio Pingitore che prevede la costruzione di un depuratore per il paese e uno di piccole dimensioni nella frazione Corazzo.

Pubblicato il 24 luglio 2017 dal sito wesud.it




Mare di Calabria - Marinella

Marinella - Località turistica di Isola Capo Rizzuto in tre foto By Ros


Scandalesi a Rimini

Carmine Grisi a Rimini in una foto del 2016

Massime e aforismi - Clint Eastwood

Clint Eastwood nel film Per un pugno di dollari (1964)


"Le opinioni sono come le palle: ognuno ha le sue"


Clint Eastwood
Clinton "Clint" Eastwood
San Francisco, 31 maggio 1930 
Attore, regista e produttore cinematografico statunitense

mercoledì 26 luglio 2017

Tommaso Moro – Contro i ricchi

Thomas More - Ritratto di Hans Holbein il Giovane (1527)

“Eppure questi individui funesti, dopo che con insaziabile avidità si sono spartita l’intera massa di beni che sarebbero bastati per tutti, quanto rimangono lontani dalla felicità che si gode in Utopia! Laggiù, una volta che è stata soffocata del tutto qualunque avidità di denaro grazie all’abolizione del suo uso, quale caterva di fastidi è stata spazzata via, che folta messe di delitti è stata divelta dalle radici! Chi può ignorare che tutte quelle frodi, furti, rapine, risse, disordini, contese, tumulti assassinii, tradimenti, avvelenamenti, che le quotidiane esecuzioni capitali riescono a punire ma non a raffrenare, subito si spengono non appena sia tolto di mezzo il denaro? e che nello stesso istante dileguano paura, ansietà, affanni, tormenti ed insonnie? e che la povertà stessa, la quale sembra patire penuria di solo denaro, una volta che questo venisse soppresso del tutto, subito verrebbe anch’essa ad attenuarsi? Per chiarire meglio la cosa, rimedita un poco in cuor tuo su qualche annata avara e di scarso raccolto, durante la quale diverse migliaia di persone siano morte di fame: io sostengo decisamente che, se alla fine di quella carestia si fossero ispezionati i granai dei ricchi, si sarebbe trovata tanta abbondanza di cereali, che, a distribuirli fra quanti dovettero soccombere all’inedia o alle malattie, nessuno avrebbe minimamente patito per quella sterilità del terreno e del clima. Tanto sarebbe facile assicurarsi il sostentamento, se non ce lo impedisse proprio quel benedetto denaro, l’invenzione sopraffina che avrebbe dovuto spianarci la strada per procurarcelo!”


Tommaso Moro
Thomas More
Londra 1478 – Londra 1535
Umanista, politico e filosofo inglese. Santo.
Amico e discepolo di Erasmo da Rotterdam, partecipò attivamente alla vita politica, ricoprendo alte cariche. Di fede cattolica, si rifiutò di riconoscere Enrico VIII come capo della Chiesa, e per questo condannato a morte. Solo nel 1935 fu proclamato santo da Pio XI. L’opera che gli diede fama immortale e l’Utopia (dal greco ou (non) e topos (luogo) che indica “luogo che non è” o anche “ciò che non è in alcun luogo”.


Panorama di Scandale

Panorama di Scandale in tre foto Pingitore



Quando a San Mauro Marchesato c'è la Festa

San Mauro Marchesato in Calabria -Tre foto della Festa  della Madonna del Soccorso di quest'anno

Il Parroco di San Mauro Marchesato
Veduta aerea della Festa del Soccorso

domenica 23 luglio 2017

IL SACRO RESPIRO - Romanzo di Renato Carvelli

Copertina del libro di Renato Carvelli


Renato Carvelli
Chivasso (TO) 16/12/1964 -
Vive a Crotone – La famiglia è di Scandale

Introduzione

Quando c'era Don Renato

Il Parroco di Scandale Don Renato Cosentini in una foto pubblicata da Mario Romanus De Simone

Don Renato Maria Cosentini
San Mauro Marchesato, 23 gennaio 1924 - Scandale, 24 luglio 2006

Parroco di Scandale

Ragazzi a Villa Condoleo di Scandale in una foto del 2016

Piazza Condoleo all'alba

Scandale - Piazza Condoleo in una foto By Ros del giugno 2017

Tre Papi in una foto

Benedetto XVI, Jorge Mario Bergoglio,  Papa Giovanni Paolo II  

Marcello Veneziani - Il vaso trabocca

Foto scaricata da Internet

Il vaso trabocca

Ma volete costringere gli italiani a scendere coi forconi nei porti e per le strade per fermare i sempre più massicci arrivi d’immigrati? Volete per forza incattivire un popolo in fondo mite, ricco di umanità e comunque non xenofobo, scaricando sulla gente la patata bollente che non riuscite a governare voi?

L’Europa scarica sull’Italia il dramma dei migranti e il governo italiano scarica a sua volta sulla popolazione e magari sui sindaci gli effetti devastanti degli sbarchi. Dieci, cento, mille civitavecchie si profilano all’orizzonte se arrivano dieci, cento, mille navi che battono bandiere europee, vanno a prendere dalla Libia migliaia di migranti per scaricarli nei porti e poi nei centri italiani.

E i dementi, i demagoghi, i falsi umanitari ti raccontano la singola storia di una donna incinta, di un bambino malnutrito, per far commuovere sul caso particolare e dimenticare le dimensioni gigantesche degli arrivi. Il dramma di un esodo distratto dalla storia toccante di una persona.

Questa incoscienza assoluta delle conseguenze, questa noncuranza dei disagi, dei disastri di gestire folle che hanno bisogno di tutto, casa, lavoro, assistenza sanitaria, in un paese  che se la passa male già per conto suo con le case, col lavoro, con gli ospedali.

Un paese che sta cambiando faccia, che sta sostituendo il proprio popolo, totalmente esposto alle invasioni perché se solo obbietta scatta l’accusa di razzismo e xenofobia, con governi incapaci di arginare, di reagire, di programmare.

Il mondo sbarca, l’Italia sbraca. Ogni tanto qualcuno accenna una reazione, c’è sempre un Minniti di turno che ci prova, ma viene sommerso dall’incapacità corale di prendere decisioni, dal blabla catto-comunista, pseudoumanitario sull’accoglienza, e poi viene respinto dai padroni cinici d’Europa.

In migliaia sbarcano ovunque nei nostri porti e noi dobbiamo sorbirci pure gli slogan ormai insopportabili di Renzi, che un giorno capeggia i boyscout della carità e un altro gioca a fare il masaniello e dice aiutiamoli a casa loro. In ogni caso non producendo alcun effetto reale.

I media ci mostrano i singoli fotogrammi degli arrivi e invece i governi dovrebbero avere una vista più larga e più lungimirante: vedere il tutto e non la parte, capire quali folle si stanno muovendo verso di noi, quante popolazioni sono in marcia per via dell’effetto moltiplicatore degli sbarchi assistiti, giunti a buon fine.

Ma possibile che navi battenti bandiera di stati sovrani non possano essere costrette a portare nei loro paesi gli immigrati che vanno a recuperare sul posto?

Possibile che non siamo capaci di decisione, di fermezza, di stabilire una volta per tutte un criterio e un tetto per filtrare, accogliere a numero chiuso e a certe precise condizioni i nuovi arrivi, partendo però dalla considerazione che siamo sull’orlo di una crisi di civiltà e il limite è stato già varcato?

Possibile che non si è in grado di capire che le frontiere sono necessarie per vivere, per garantire chi vive in un territorio, e che siamo gli unici a prendere sul serio la retorica dell’accoglienza assoluta, della società non aperta ma spalancata, in un mondo ancora pieno di frontiere, di soglie invalicabili?

Non possiamo essere l’angolo ristoro del pianeta, il ponte tra nord e sud del mondo. L’operazione che stiamo facendo non è triton, frontex o come cavolo le battezzate, ma è operazione suicidio e si può riassumere in un’immagine: stiamo versando il mare in una bottiglia, in un recipiente che non potrà contenerlo.

E prima o poi traboccherà, con le conseguenze prevedibili. Non è meglio essere fermi e severi oggi e riprendere il controllo della situazione per non vedere tragedie e guerre di poveri domani, diventando teatro di scontri, di odi reciproci, di ferocie respingenti contro assalti disperati?

Molti italiani, ed io tra questi, non hanno mai nutrito alcuna avversione per i migranti e hanno sempre riconosciuto che se un paese invecchia, non fa figli, è chiuso nel suo egoismo, deve poi fare i conti con le migrazioni.

Ma qui stiamo superando il limite fisiologico di sopportazione, il vaso trabocca e si potrebbe rompere da un momento all’altro.

Marcello Veneziani, Il Tempo 17 luglio 2017


sabato 22 luglio 2017

Come eravamo

UNITALSI Scandale - Foto pubblicata su Facebook

Paesi di Calabria - Diamante

Diamante (Cs) in una foto di Nunzio Bilotta
Diamante con l'isola di Cirella

Tarzan a Scandale

Carmine De Biase in versione Tarzan

Massime e aforismi - Diego Fusaro

Diego Fusaro - Foto Wikipedia

E LA CHIAMANO "ACCOGLIENZA"
“Da una diversa prospettiva, mediante le pratiche della deportazione di massa che la neolingua ha scelto di chiamare “accoglienza” e “integrazione”, il Capitale deporta dall’Africa migliaia di nuovi schiavi disposti a tutto e pronti a essere sfruttati illimitatamente, il “materiale umano” ideale per le nuove pratiche dello sfruttamento neofeudale. E, con movimento simmetrico, aspira a sostituire con questi nuovi schiavi il vecchio popolo europeo, composto da individui ancora troppo avvezzi ai diritti sociali, alla dignità del lavoro, alla coscienza di classe, alle conquiste salariali: in una parola, ancora memori del precedente assetto borghese e proletario del capitalismo non del tutto finanziarizzato”


Diego Fusaro
Torino, 15 giugno 1983 -
Filosofo


mercoledì 19 luglio 2017

Paolo Borsellino

Borsellino a Roma in Piazza di Spagna

ONORE A PAOLO BORSELLINO
Il 19 luglio 1992 fu ucciso a Palermo il presidente di una Repubblica ideale. Era un magistrato, come colui che era stato eletto due mesi prima a capo della Repubblica italiana, ma lui all’Italia dette la vita e non la retorica. Era un magistrato ma non era malato di protagonismo né di livore ideologico. Quarantasette parlamentari di destra lo votarono presidente della Repubblica ideale, candidato di bandiera. Quarantasette, morto che parla; e, dopo che uccisero Falcone, lui era un morto che parlava.
Sapeva che il prossimo sarebbe stato lui, ma rimase al posto suo, a testa alta. Perché era un uomo d’onore, nel senso che alla mafia una volta incuteva timore e rispetto; meno alla nuova, più cinica e disonorata.
Lui era un servitore dello Stato, credeva nell’autorità e nella missione del magistrato. Non serviva solo la Legge ma amava la sua Patria, a partire dalla sua Sicilia. Era un uomo di destra, fin da ragazzo aveva militato nella fiamma tricolore. Aveva la sua scorta ma sapeva, dopo il caso Falcone, che gli uomini della scorta più che scudi diventano consorti, uniti alla sua sorte, come poi accadde. Così trascorse quella mezza estate del 1992 guardando in faccia il suo destino e i suoi carnefici, senza defilarsi o scendere a patti con la Bestia. Andò al sacrificio con attivo fatalismo.
Morì da eroe, e meschino è un popolo che rinnega i suoi eroi, fondatori di una Repubblica ideale, possibile solo nei cieli. Poi vennero le carogne per depistare e gli avvoltoi per nutrirsi del suo nome. Onore a Paolo Borsellino.

Articolo dello scrittore Marcello Veneziani del 19 luglio 2015


L'Agricoltura nel Comune di Scandale


Venerdì 14 luglio nella Sala Consiliare del Comune di Scandale si è discusso di Agricoltura

Antonio Fava - Vita da Polli

Locandina pubblicata su Facebook
Antonio Fava con le sue maschere

Viaggiando con la mente

Koyfonisi in Grecia

Cina - The Great wall in una foto di Bernard Goldbach

Trabzon in Turchia