sabato 31 ottobre 2015

Giornate di formazione alla Spef di Scandale

Il Municipio di Scandale in una foto di Carmine Grisi

Abuso minori, giornate di formazione alla Spef di Scandale
Due giorni con esperti a confronto, consegnati attestati di partecipazione

SCANDALE martedì 27 ottobre 2015
Le Giornate di Formazione sulla “Psico-sociologia della relazione: aspetti neurobiologici, giuridici, educativi”, organizzate dalla Spef (Scuola Permanente di Educazione e Formazione per la prevenzione primaria del maltrattamento ed abuso), sedente in Scandale, con inizio giorno 23 ottobre, si sono concluse sabato 24 ed hanno mostrato che la sensibilità culturale, il desiderio di apprendere, la professionalità non sono termini vacui. Le Giornate, svoltesi nell’Aula Consiliare del Palazzo Comunale di Scandale, piena in tutti gli ordini di posto, sono state organizzate con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Scandale, guidata dal sindaco Dr. Iginio Pingitore, e del Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza.

Se la prima giornata è stata introduttiva e particolareggiata, caratterizzata dalla vastità degli ambiti tematici affrontati dal Presidente della SPEF, Dr. Claudio Pirillo (che ha svolto lezione per l’intero giorno, spaziando dagli aspetti psiconeurobiologici ed educativi, alla psicologia della leadership e dei gruppi, del lavoro; dalla sociologia all’antropologia, senza sottacere gli aspetti normativi e linguistico-culturali), sotto la spinta delle domande poste (ad ogni intervento, sorgevano mille e mille richieste di conferme, chiarimenti, apertura di nuove problematiche), la giornata conclusiva, moderata dagli interventi dello stesso Presidente della Spef, ha visto in opera la gigantesca caratura professionale dei membri più illustri del Comitato Scientifico della Spef: il Dr. Paolo Sesti, la Dssa Barbara Cerminara, l’Avv. Giuseppe Barbuto. Sono stati consegnati gli Attestati recanti i 6 CFU (3 per ogni Giornata di Formazione) concessi dall’Ordine degli Avvocati della provincia di Crotone. I Docenti-Relatori hanno ricevuto il plauso ed il ripetuto ringraziamento degli iscritti che hanno invitato la Spef ad organizzare altre Giornate di Formazione. La Presidenza della Spef, ringrazia in primo luogo gli Iscritti al Corso, per la loro preparazione, per la serietà, per la loro concessa fiducia.

A cura della Redazione del sito Il Cirotano


Antonio Fava in Colombia

Antonio Fava

Locandina pubblicata su Facebook

Come il Salice - Poesia di Alfredo Giglio



COME IL SALICE

Per il calore,
che dal sole scende giù
non v’è sorriso;
per il dolore della terra
le lacrime si sono arrese.
Non trovo ali per il paradiso
e l’amor tuo,
che rimane assente
mi lascia ancor piangente
come un salice ombroso.

Alfredo Giglio


Che Guevara visto dal filosofo Marcello Veneziani

Marcello Veneziani

IL "CHE", L'ICONA DIVENTATA GADGET

"Perché piace il Che? Perché è bello e figo, direbbero i più superficiali, e l’immagine conta assai nella società dello spettacolo. È difficile che abbia lo stesso successo nelle magliette il volto rattrappito di madre Teresa di Calcutta o il faccino smunto e roditore di Gandhi. Anche se i due con la pace c’entrano di più di Guevara. Ma il Che piace soprattutto perché è rimasto una promessa irrealizzata, la sua vita precocemente stroncata ha avuto la tragica fortuna di restare una rosa non colta. Il mito è bello e la sua coerenza guerriera va rispettata, anche perché ha pagato con la morte. Ma non fa male poi bagnarsi nella realtà per denunciare le omissioni e le ipocrisie dei suoi cantori.
Chi racconterà che il comandante Guevara fu un utopista sconfitto dalla realtà, fu un rivoluzionario rigoroso e spietato, un Saint Just puro e feroce che avrebbe instaurato una dittatura ben più cruenta di quella castrista? Chi rivelerà ai suoi variopinti seguaci in falce e spinello che il Che non tollerava nel suo entourage, come ha testimoniato Regis Debray, “omosessuali, deviati e corrotti” perché egli fu “un sostenitore dell’autoritarismo fino al midollo”? Chi dirà ai suoi aficionados che fu lui a Cuba a far nascere il primo campo di concentramento per “rieducare” gli avversari del regime nella penisola di Guanaha? Chi ripeterà la sua frase terribile e assai poco pacifica che “l’odio efficace fa dell’uomo una violenta, selettiva e fredda macchina per uccidere”? Chi ricorderà che il Che al governo imitava il fallimentare modello sovietico di una pianificazione ultracentralizzata? Chi racconterà che il Che fu un pessimo ministro dell’Industria e un pasticcione troppo ideologico come governatore della banca nazionale al punto che la sua esperienza di governo finì precocemente e ingloriosamente, cominciò a viaggiare e coltivò uno strisciante dissenso rispetto al governo? Chi ricorderà che Fidel nel suo elogio funebre lo esaltò come combattente ma preferì tacere sulla sua esperienza di ministro e di governatore?
Dissero che il Che andò in Bolivia a cercar la bella morte deluso dalla politica. Perché il Che era ingenuo e sognatore, come l’Idiota di Dostoevskij. Meglio allora sognarlo in guerriglia nella vegetazione sudamericana o in moto ad attraversare da ragazzo la pampa, piuttosto che pensarlo dietro la scrivania di un ministero o di una banca o a mobilitare gli apparati polizieschi di regime. È un sogno romantico che merita un film come lo avrebbero meritato eroi romantici di sponde avverse, da Yukio Mishima a Berto Ricci, magari passando per i più controversi Bombacci, il comandante Borghese e Codreanu. Ma guai a trasferire i sogni romantici nella realtà perché nascono i mostri del fanatismo o i mostriciattoli dell’inconcludenza, dell’incapacità di governare la realtà. Non confondete le icone del mito con la vita quotidiana; non lasciate ai poster l’ardua sentenza”

Marcello Veneziani


Estratto da "Quando l’ingenuo Che fu truffato dal Pci", Il Giornale, 22 marzo 2003

domenica 25 ottobre 2015

Scandale: cartelli turistici e storia


Nuova cartellonistica turistica a Scandale
Pannelli con l’indicazione di monumenti, chiese e palazzi storici

SCANDALE giovedì 15 ottobre 2015
Il comune di Scandale ha aderito al bando pubblico per la presentazione di domande di finanziamento, emesso dal Gal Kroton, in attuazione della misura 413, qualità della vita e diversificazione rurale, Azione 1, “incentivazione di attività turistiche” rientrante nel programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013. Il progetto prevede l’installazione di tre mappe toponomastiche del territorio comunale con l’indicazione del centro storico e dei “monumenti chiese e palazzi” di maggior pregio; 10 pannelli con l’indicazione dei monumenti e 10 segnaletiche direzionali.

“La nuova cartellonistica abbellirà ulteriormente il paese, ancor di più il nostro centro storico, si darà la possibilità di diffondere i nomi e l’età dei monumenti e chiese del paese finora inesistenti” afferma il sindaco Iginio Pingitore. Ampia visibilità dell’opera sarà data nella frazione Corazzo: l’indicazione della Chiesa di San Giuseppe Operaio, l’eremo della Santa Croce, pannelli con la scritta di “benvenuti” nelle due principali entrate e non mancheranno le indicazioni delle principali località, dove sono situate tante case sparse nella valle del Neto, dove sarà possibile trovare con facilità le rispettive abitazioni.


La Redazione del sito Il Cirotano 

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Chiesa dell'Addolorata, anticamente dell'Annunziata
La chiesa dell’Addolorata è stata ricostruita (molto probabilmente) a fine Settecento, quindi l’indicazione XVIII secolo va bene. Va ricordato, però, che prima si chiamava Annunziata, ed esisteva già nel 1571 (XVI secolo), come risulta dalla documentazione dello storico Andrea Pesavento pubblicata qualche anno fa e che io avevo già postato su questo blog, ma che si può liberamente consultare nell’Archivio Storico di Crotone. Di seguito un piccolo passo del documento, seguito da un altro del 1625:

“…famiglia Franco di Scandale è riportata la copia di un atto del notaio Marcello Santoro di Santa Severina. Dal documento si desume che il 14 novembre 1571 nella città di Santa Severina Catharina Salomone, vedova di Henrico Francho, ed i figli Antonio, Salvatore, Domenico, Nicola e Gio. Domenico fecero una donazione alla “ecclesia sub vocabulo S.mae Annuntiatae constructae intus casale Scandalis seu Gaudiosi S(anc)tae Sev(erin)ae Dioc”.


Di seguito un documento sulle chiese di Scandale del 14 giugno 1625

In questo casale sono chiese secolari, et non regolari et la p(rim)a è la chiesa matrice sotto vocabolo di S. Nicolò Vescovo et confessore, q(ua)le haverà d’entrata d(oca)ti cento incirca consistenti in decime di grani, et denari, et piggione di tre case terrane et una vigna dove ogni dom(eni)ca et festa comandata si canta messa.
Ci sono tre confratie, la p(rim)a è del S.mo Sacram(en)to fondata dentro la p(redi)tta chiesa di S. Nicola, la 2ª ò della S.ma Nunciata fundata dentro la chiesa della S.ma Nunciata, la 3ª et ult(im)a è la confraternità delle Cinque Piaghe di N. S. eretta nella chiesa della Pietà. Quali confraternità si essercitano in accompagnare li defonti quando però sono chiemate, et loro è data la solita elemosina.
La 2ª chiesa è la p(redi)tta chiesa detta della S.ma Nunciata, dove non c’è entrata alcuna, ma vive d’elemosine. La 3ª è la Pietà, quale anco campa d’elemosine, et have una vigna q(ua)le s’affitta tre d(oca)ti l’anno. La 4ª è la chiesa di S.ta Maria juspatronato delli Franchi quale have una gabelluzza, che l’anno che s’affitta, si sole affittare grano tt.i (tomoli) venti et in herbaggio d(oca)ti 8. La 5ª è la chiesa di Condoleo beneficio semplice di D. Dom(ini)co Bua, quale have una chiusa et oliveto et celsi dalli q(ua)li ne percipe ogni anno d(oca)ti 18 incirca. La 6ª è la chiesa di S. Maria della Stella senza entrata.
Ci sono sette preiti, nove clerici, tre jaconi selvaggi et un comm(issa)rio. Li preiti, et clerici godono tutta la loro robba, lo comm(issa)rio di feste gode solam(en)te lo foro, et lo privilegio clericale, et li jaconi silvaggi godono lo canone per la loro persona et una bestia di mano. Non ci sono monache di nesciuna sorte.


Cartello dove sorgeva la Chiesa della Pietà

Palazzo dei Baroni Drammis

Corazzo

Codex Purpureus di Rossano patrimonio dell'umanità

Una pagina del  Codex Purpureus Rossanensis 

L'Unesco premia il Codex Purpureus di Rossano
Manoscritto riconosciuto patrimonio dell'umanità

ROSSANO (CS) - Il Codex Purpureus Rossanensis è Patrimonio dell’Umanità. Il riconoscimento dell’Unesco al monumento vivente tra i più importanti custoditi in Calabria, è stato comunicato nei giorni scorsi a conclusione del lungo iter del Memory of the World dell’Unesco.

Un successo per la Calabria e per la città di Rossano, come è stato evidenziato in una nota stampa del Comune che ha reso noto la comunicazione dell'Unesco.

Quando portavamo i pantaloni alla celentana

Foto pubblicata su Facebook da Pino Grisi

Massime e aforismi - Erasmo da Rotterdam

Erasmo da Rotterdam

“Tutta la vita umana non è se non una commedia, in cui ognuno recita con una maschera diversa, e continua nella parte, finché il gran direttore di scena gli fa lasciare il palcoscenico”


ERASMO DA ROTTERDAM

Desiderius Erasmus Roteradamus
Nome latinizzato di Geert Geertsz
Rotterdam 1466 o 1469 – Basilea 1536
Umanista olandese. Sacerdote, filologo.


sabato 24 ottobre 2015

Nuovo vescovo di San Leone dal 10 luglio 2015

Il nuovo Vescovo della Diocesi di San Leone, Padre George Bugeja dell'Ordine dei Frati Minori

Fr. George Bugeja, O.F.M. (Ordine Frati Minori) dal 10 luglio 2015 è il nuovo Vescovo di San Leone

Il Santo Padre Francesco ha nominato Coadiutore del Vicariato Apostolico di Tripoli, (Libia), il Reverendo Padre George Bugeja, O.F.M., Guardiano del Convento di S. Antonio di Padova, a Gozo, (Malta), già officiale della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Gli è stata assegnata la sede titolare vescovile di San Leone.
Il Rev.do P. George Bugeja, O.F.M., è nato il 1° luglio 1962 a Xaghara, nella Diocesi di Gozo. È entrato nel Noviziato il 2 ottobre 1977, con i Frati Minori Francescani della Provincia Maltese. Ha emesso i Primi Voti il 2 ottobre 1978 e la Professione Solenne il 28 agosto 1983. È stato ordinato sacerdote il 5 luglio 1986. Ha studiato Filosofia e Teologia in patria, presso l’Istitutum Nationale Studiorum Ecclesiasticorum Religiosorum Melitensium. Ha conseguito un Diploma in Giornalismo a Londra e ha compiuto un corso di Direzione Spirituale.
Ha poi ricoperto i seguenti incarichi: dal 1986 al 2004: Attività pastorali nella Diocesi di Gozo; Guardiano delle Comunità di Hamrun, Rabat, Gozo e Sliema; dal 2004 al 2008: Parroco di Our Lady of the Sacred Heart a Sliema; dal 2008 al 2010: Uditore del Tribunale Ecclesiastico; dal 2010 al 2015: Officiale presso la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; dal marzo 2015: Guardiano del Convento di San Antonio da Padova a Ghajnsielem, Gozo.

Notizie pubblicate dal sito www.ofm.org/ e da quello del Vaticano


Al centro della foto, Padre George Bugeja 

Corazzo - Ricordi di un piccolo villaggio

Corazzo - Scuola elementare, anno scolastico 1972-73

Quando dormivamo alla stazione di Crotone

La stazione di Crotone in una foto del 2 ottobre 2015 di Rossella Marino

domenica 18 ottobre 2015

Ricordiamo Gino Scalise con un articolo di Rosario Rizzuto

I funerali di Gino Scalise in una foto By Ros

Gino Scalise. Un Santo, da Scandale al Cielo

Forse un giorno sarà Santo, di certo era una gran bella persona. Nella notte tra sabato e domenica scorsi, alle 04,30 del mattino, è salito in Cielo, Luigi (Gino) Scalise, il Presidente per antonomasia di Scandale. Appellativo che Gino si era guadagnato come presidente dell’Azione Cattolica diocesana per molti anni e che poi aveva mantenuto.
Se tale eccelsa figura salirà agli onori degli altari lo dirà il tempo, ci sono delle regole nella chiesa cattolica da rispettare quando, invece, il Signore, per chi ci crede, sa già chi è Santo! Gino crediamo lo fosse, almeno in terra: persona umile, di un’umiltà mai vista, sincera, caritatevole, sociale, presente.
Ha cresciuto ed ha aiutato a crescere centinaia di giovani: la notizia della sua morte, amplificata da Facebook, ha visto la partecipazione di centinaia di persone che hanno commentato o lasciato un semplice “mi piace” sulle foto di Gino pubblicate su vari profili. Sono arrivate testimonianze anche dall’estero di persone che lo avevano conosciuto prima di partire, messaggi sinceri, di stima e dispiacere per tale scomparsa, non uno, dicasi uno, di tenore contrario e d’altra parte sarebbe stato come sparare sulla Croce Rossa.
Come questo di Martin Pavone, cantautore scandalese residente al nord: “Oggi (il 19.10.2014 n.d.a.) è venuto a mancare una persona a me tanto cara, posso dire il mio mentore della mia adolescenza, un uomo saggio piena di grazie e bontà infinita. Un uomo che ha saputo guidare lo spirito verso il buon senso del prossimo, questo uomo si è sempre prodigato ad insegnare il suo sapere come il verbo a fatto in lui, Grazie di tutti i tuoi insegnamenti fatti oggi tesori, grazie di averti conosciuto caro Nostro Presidente. Con affetto Buon Viaggio. M. Pavone".

Ai funerali, svoltisi lunedì pomeriggio nella chiesa Madre di Scandale, alla presenza, oltre che del clero locale, anche del Vescovo di Crotone e Santa Severina, Mons. Domenico Graziani e di alcuni parroci della provincia, c’era tutto il paese, in prima fila il primo cittadino, Gino Pingitore, ed il capitano della locale stazione dei Carabinieri, maresciallo Pasquale Castellana, un corteo funebre infinito (aperto dal gonfalone del Comune portato dal dipendente Gino Ratta) nonostante lui non avesse molti familiari.
Tutta Scandale era la sua famiglia, almeno nella sua ottica. Scandale lo ha sempre rispettato. 88 anni (era nato il 5 ottobre del 1926) vissuti intensamente: Scalise di Scandale è stato anche Sindaco, dal 1979 al 1983.
E poi: poeta, scrittore, giornalista (corrispondete de “Il Tempo” di Roma e anche del “Giornale del Mezzogiorno”). Molti i libri scritti da lui su Scandale e tante belle poesie. Ha scritto (negli ultimi tempi dettando a volenterose volontarie) fino agli ultimi giorni della sua vita anche mentre stava male.
Nella sua orazione funebre, il sindaco Pingitore ha debuttato così: “Caro Gino perdonami se oggi ti dico che io da uomo sono funesto, è un giorno triste e di dolore, non posso negarlo! Avrei voluto che questo momento non arrivasse mai, ma così non è stato. La morte è l'unica certezza che ci appartiene. E non avrei mai potuto immaginare di commemorarti con queste vesti da sindaco come tu lo fosti un tempo, ma il Signore ha voluto così!”.
Dopo la cerimonia funebre Gino è stato salutato anche da Luigi Carvelli mentre una nipote, intervenendo, ha ringraziato tutti per l’affetto dimostrato verso lo zio.
Con la scomparsa di Gino, Scandale è un po’ meno buona, ce ne vorrebbero tante di persone come lui, ma, come faceva notare qualcuno ai funerali, i migliori se ne stanno andando tutti. Ma Scandale non vuole dimenticare il suo Presidente, su Facebook c’è già chi propone di intitolargli Piazza Condoleo mentre pare quasi certo che sarà avviata la pratica per valutare le sue virtù cristiane.
Se Scandale avrà un futuro Santo lo dirà il tempo. Di certo, per chi crede, da domenica 19 Ottobre 2014 Scandale conta di più Lassù!!!

Articolo di Rosario Rizzuto del 26 Ottobre 2014 su Area Locale


Il Presidente in una foto pubblicata in passato da  Letizia Pingitore su Facebook

Foto di Scandale

Foto di Scandale pubblicate su Facebook da Maurizio Franco






Massime e aforismi - Cicerone

Vista del Campidoglio - Giovanni Paolo Pannini, 1750

UBI BENE IBI PATRIA
(Là dove si sta bene, là è la patria)

Cicerone
(Tusculanae disputationes V, 108)


Paesi di Calabria

Santa Severina in una foto di Pino Barone
Bova - Uno dei 21 Gioielli  d'Italia 


Santuario Basilica del Pettoruto - Tra i monti di San Sosti (CS) in una foto di Anna Giannieri
Golfo di Squillace - Foto Giuseppe Aracri

sabato 17 ottobre 2015

Come eravamo

Carboidrati - By Ros 2014

Foto pubblicate su Facebook


Massime e aforismi - Pier Paolo Pasolini

"La Pietà Pasolini" - Disegno apparso sul Lungotevere di Roma


“Finché l'uomo sfrutterà l'uomo, finché l'umanità sarà divisa in padroni e in servi, non ci sarà né normalità né pace. La ragione di tutto il male del nostro tempo è qui”


PIER PAOLO PASOLINI
Bologna 1922 – Roma 1975
Scrittore e regista cinematografico

Roma -  Via dell'Arco de Cenci

domenica 11 ottobre 2015

Baroni Drammis - “Le carte di zio Mario”

I Documenti e le foto sono della famiglia Capozzi. Le note sono le mie.

In questi giorni, facendo una piccola ricerca su internet, ho cercato di scoprire la provenienza di questi documenti sui Drammis.
1) I certificati di nascita è di morte di alcuni componenti la famiglia Drammis (ho visto il microfilm) provengono da un archivio di una potente Chiesa americana, non cattolica, che conserva e archivia da tanti anni i documenti degli emigrati. Non ho l’autorizzazione a pubblicarli, ma bisogna tener presente che sono documenti del Comune di Scandale, quindi di proprietà del Comune e non penso serva alcuna autorizzazione. Il foglio in francese sulla storia dei Drammis, assieme ad altri documenti, furono spediti in America negli anni Cinquanta da qualche scandalese che conosceva la vera storia di Ernesto e Beatrice Drammis.
2) I documenti originali, che vedete, conosciuti come “Le carte di zio Mario” sono stati pubblicati sul sito di Sergio Capozzi, nipote di Ernesto.
Si tratta di una lettera di Mario, figlio di Ernesto, alla cugina Katie (figlia di Beatrice), che non conoscendo la storia della madre chiedeva a lui spiegazioni. Così raccontò come nel 1924 era arrivato alla verità sul padre, che diceva sempre di essere figlio di uno spazzino e non voleva parlare del suo passato. Tutto avvenne per caso quando una anziana scandalese emigrata in Brasile (Lucrezia Talarico), incontrò Ernesto e lo riconobbe: lui prima negò, poi si mise a piangere e così la signora si presentò a casa sua e raccontò la verità su Ernesto e la sorella Beatrice che lei aveva conosciuto a Scandale da giovani. Spiegò ai figli, che il padre e Beatrice emigrarono in America dopo aver litigato col barone Antonio Drammis. Il terzo foglio, invece, è la versione in italiano (in possesso della famiglia Capozzi) del documento sui Drammis che ho pubblicato domenica scorsa. Sembra comunque che il cognome fosse Capozza e non Capozzi; prese questo cognome da uno dei camerieri dei Drammis che si chiamava Tommaso Capozza di Scandale: questo Tommaso, insieme all’altro che si chiamava Pietro Vasovino, risultano come testimoni sul certificato di morte di Simone Drammis (1867), figlio del barone Nicola (1779 – 1830).
Per quanto riguarda invece la signora Maria Giuseppa Marino (conosciuta come Maria Josè), madre di Ernesto e Beatrice, risulta essere la cugina del generale Rodolfo Graziani (Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e successivamente Ministro della Difesa della Repubblica Sociale Italiana nel governo Mussolini) e anche del medico Pignatari di Napoli.






Nella foto, Beatrice Marino Agarla (Drammis) nata nel 1881, morta nel 1931. Emigrata in USA nel 1903. Ernesto Capozzi (Drammis) 18 maggio 1869 – 16 luglio 1947, emigrato in America nel 1896, sposato con Ignez Siggia, nata il 13 luglio 1884, morta il 25 settembre 1957.

Giornate di formazione a Scandale


Scuola Permanente di Educazione e Formazione Spef Scandale (Kr)

GIORNATE DI FORMAZIONE A SCANDALE

Un'occasione imperdibile di crescita ed arricchimento professionale per Laureandi e Professionisti. A Scandale, Aula Consiliare Comunale, gg. 23 e 24 ottobre 2015, h. 9,30-13,30/14,30-16,30. Contributo d'organizzazione: Laureandi, €.15,00; Professionisti, €.30.00- Prenotazioni scrivendo alla mail spef.scandale@libero.it (indicando dati anagrafici e titolo posseduto o in conseguimento). 


Massime e aforismi - Beppe Grillo

Beppe Grillo

"Il terrorismo è come una macchina, senza benzina non si muove. La benzina sono gli aiuti finanziari degli Stati e le armi!”


Beppe Grillo
Giuseppe Piero Grillo
Detto Beppe
Genova, 21 luglio 1948 -
Comico e politico italiano.


Scandalese a Reggio Calabria

Tonino Cirillo a Reggio Calabria

sabato 10 ottobre 2015

Unione Sportiva Scandale

Giocatori dello Scandale in alcune foto By Ros