Scuole elementari di Scandale in due foto di una collezione privata |
domenica 26 aprile 2015
Massime e aforismi - Thomas Paine
E Napoleone disse...
Napoleone in un quadro del 1812 di Jacques-Louis David |
“Quando un governo dipende dai
banchieri per il denaro, questi ultimi e non i capi del governo controllano la
situazione, dato che la mano che dà è al di sopra della mano che riceve... Il
denaro non ha madrepatria e i finanzieri non hanno patriottismo né decenza; il
loro unico obiettivo è il profitto”
NAPOLEONE BONAPARTE
Ajaccio 1769 – Sant’Elena 1821
Politico e militare francese
sabato 25 aprile 2015
Calabria da scoprire
Anna Maria Ortese
“Da molto
tempo, da moltissimo tempo, io detestavo con tutte le mie forze, senza quasi
saperlo, la cosiddetta realtà: il meccanismo delle cose che sorgono nel tempo,
e dal tempo sono distrutte”
Anna
Maria Ortese
Roma 1914
– Rapallo 1998
Scrittrice
italiana
domenica 19 aprile 2015
Reperti archeologici nel territorio di Scandale
La località Timperosso su un pianoro a nord-est
dell’attuale centro abitato, delimitata dalla Serra di Timperosso a nord, ha
fornito elementi pertinenti a una frequentazione di età ellenistica, fra cui
monete bronzee di conio brettio, anch’esse oramai disperse: Genovese, “Studi e materiali della geografia storica
della Calabria”, 2, scheda 126, p. 163. Sei chilometri a nord di Crotone, a
sud-ovest rispetto al centro abitato di Scandale, in una zona ricca di acque sorgive,
il Lucifero aveva esplorato, in località Vituso, circa venti tombe con
scheletro in posizione rannicchiata, deposte a poca profondità, e costituite di
quattro lastre di pietra grezza, ricoperte da un’altra del medesimo materiale.
Il corredo essenziale ha permesso di datare le sepolture al Bronzo Finale. La
frequentazione ellenistica è evidenziata sotto l’attuale Masseria Vituso da un
gruppo di tombe a fossa terragna: J. De Genière, Note per la carta archeologica della Calabria non greca, AGISMGr, XI,
1971, p. 271; Sabbione, AGISMGr, 1976, XVI, p. 929; Genovese, “Studi e materiali della geografia storica
della Calabria”, 2, pp.162 sg. Ancora dalla contrada San Leo su un’area
collinare a dominio del Marchesato è stato rinvenuto un ripostiglio monetale
con monete greche e successivamente un’anforetta in stile Gnathia: Osanna 1992, n° 27, p. 196; Medaglia 205 sg.
Guglielmo Genovese, Greci e non greci nel Bruzio preromano, formule interative e processi
di integrazione, Osanna Edizioni, 2012
Scandale alle prese con la raccolta differenziata
Il sindaco di Scandale Iginio Pingitore in una foto del 2009 |
Differenziata,
scatta il ‘porta a porta’ a Scandale
Rimossi i cassonetti dal paese. Comune avvia
campagna informativa nelle scuole
SCANDALE domenica 12 aprile 2015
Tutto pronto a Scandale per l’avvio della
differenziata, lunedì si parte. “Finalmente il nostro comune si appresta a
varare il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta”. È
l’annuncio del sindaco di Scandale Iginio Pingitore. “Il nuovo metodo – spiega
il primo cittadino – per i primi mesi sarà in fase sperimentale. Sarà
senz’altro fondamentale per prendere seriamente coscienza dell’importanza, per
porre fine allo spreco di risorse e diminuire parte dell’inquinamento
ambientale. Ridurre la quantità dei rifiuti prodotti è un bene per la salute di
tutti e per il rispetto della Natura”. Le strade del paese sono già sgombere
dall’odiato contenitore d’immondizia, infatti nella giornata di oggi la ditta
“Rocca srl” ha eliminato tutti i cassonetti dei rifiuti.
Gli utenti da lunedì mattina dovranno esporre il
sacchetto, entro le ore 8:00, sarà cura della ditta prelevare i rifiuti,
l’indifferenziato, e provvedere nella stessa giornata alla distribuzione dei
sacchetti colorati. “In questi giorni – spiega Pingitore – insieme all’assessore
all’ambiente Maria Luisa Artese abbiamo avviato una campagna informativa sul
metodo. Nelle scuole con la titolare della ditta Antonella Rocca è stato
trasmesso un grande messaggio a favore dell’ambiente e della salute dei
cittadini, mettendo a disposizione un video con slide in modo da offrire
un’efficacia informativa”. “Siamo pronti ad avviare un nuovo percorso di vita
rivolto alla difesa della natura, alla salvaguardia della nostra salute e delle
generazioni venture, a scongiurare definitivamente qualsiasi emergenza
igienico-sanitaria e a sperare in breve tempo di raggiungere soddisfacenti
risultati per l’ottenimento di una riduzione della bolletta Tari” conclude il
primo cittadino.
IL CALENDARIO - La raccolta prevede per i primi tre
mesi il seguente calendario: lunedì raccolta indifferenziato; martedì carta e
cartone; mercoledì indifferenziato; giovedì vetro; venerdì multimateriale
(plastica-acciaio-alluminio); sabato indifferenziato. Attraverso un numero
verde è possibile ritirare a domicilio i rifiuti ingombranti, mentre per lo
smaltimento di alcuni rifiuti speciali l’amministrazione si avvale di alcuni
contenitori da installare nei locali comunali.
Articolo del sito Il Cirotano
Massime e aforismi - Émile Zola
L’Unità d’Italia opera della Massoneria inglese e italiana – Lettera di Garibaldi alla Loggia di Palermo
Giuseppe Garibaldi |
Già massone da molti
anni, il 20 marzo 1862 Garibaldi accetta la carica di Gran Maestro del Supremo
consiglio scozzesista di Palermo regolarmente riconosciuto dalle giurisdizioni scozzesiste di Stati
Uniti e Inghilterra: primo passo verso la “catena d’unione” tra massoni
italiani e libera muratorìa universale.
Giuseppe Garibaldi al Supremo
consiglio di Palermo
Torino,
30 marzo 1862 E.V. [Era Volgare]
Illustrissimi
fratelli
Assumo
di gran cuore il supremo ufficio di capo della Massoneria Italiana costituito
secondo il rito scozzese antico ed accettato. Lo assumo, perché mi viene
conferito dal libero voto di uomini liberi, a cui devo la mia gratitudine non
solamente per l’espressione della loro fiducia in me nello avermi elevato a
così altissimo posto, quanto per l’appoggio che essi mi diedero, da Marsala al
Volturno, nella grande opera dello affrancamento delle provincie meridionali.
Cotesta
nomina a Gran Maestro è la più solenne interpretazione delle tendenze
dell’animo mio, de’ miei voti, dello scopo cui ho mirato in tutta la mia vita.
Ed io vi do sicurtà, che mercè vostra e colla cooperazione di tutti i nostri
fratelli, la bandiera d’Italia, ch’è quella dell’umanità, sarà il faro da cui
partirà per tutto il mondo la luce del loro progresso.
Che
il Grande Architetto dell’Universo spanda le sue benedizioni su tutte le Logge,
e ci guardi sempre con occhio propizio e ci continui le sue grazie il nostro
divino protettore San Giovanni di Scozia.
Abbiatevi
il bacio fr.
Aldo
Mola, Storia della Massoneria italiana
dalle origini ai giorni nostri, Bombiani /RCS libri S.p.A., Milano 2013
(1992), pag. 850.
A
pagina 848 si legge:
“La
spedizione dei Mille si svolse dall’inizio alla fine sotto la tutela
britannica: o, se si preferisce, della Massoneria inglese”.
domenica 12 aprile 2015
Scandale: comunità rurale interessata alla Riforma agraria
Proprietà fondiaria prima della Riforma agraria. Questo documento, che riguarda il Comune di Scandale, è conservato dal 1955 nell'Archivio Rossi Doria a Roma |
TRE STUDI
DI COMUNITÀ RURALI ITALIANE
INTERESSATE ALLA RIFORMA FONDIARIA
RELAZIONE PRELIMINARE
ANNO 1955
SCANDALE
Catanzaro - Calabria
È un comune di 3.308 abitanti (poco
meno di 600 famiglie) situato nella tipica zona latifondistica del Marchesato
di Crotone in Calabria.
La superficie complessiva dl comune è
di poco superiore a 5.000 ettari e gli espropri per l’effetto della riforma
hanno permesso di ridistribuirne ai contadini Ha 2.468, circa il 50%,
apportando una totale rivoluzione nel regime fondiario e nei rapporti sociali.
La superficie espropriata è stata
integralmente ridistribuita a 474 assegnatari, dei quali 287 andranno a vivere
in campagna, mentre 187, continuando a vivere in paese, hanno solo ricevuto una
quota di terra senza casa.
I lavori di trasformazione che tra
l’altro comportano l’irrigazione di 300 ettari – sono notevolmente avanzati:
sono in particolare in costruzione 110 case ed un borgo nuovo.
La comunità può essere considerata
tipica per gran parte del Mezzogiorno
latifondistico in quanto rappresentata in prevalenza da contadini non
possessori di terra, che finora esercitavano l’agricoltura in precarie imprese
in fitto, costituite da appezzamenti tra loro distanti, quasi esclusivamente
coltivati a grano, o lavoravano come braccianti presso grandi e medie aziende,
mantenendo tutti la propria abitazione in paese. Si tratta di comunità
esclusivamente agricola, a basso livello culturale, a condizioni economiche
tipicamente depresse.
Roma – A.N.I.M.I. (Associazione
Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno
d’Italia) Archivio Rossi Doria vol. III (dattiloscritto)
“Uccideteli tutti. Dio riconoscerà i suoi”
Arnaldo Amalrico ai piedi del papa Innocenzo III |
“Uccideteli tutti. Dio riconoscerà i
suoi”
Arnaud
Amaury
Noto come
Arnaldo Amalrico o Arnaldo di Citeaux
... –
Narbona, 1225
Monaco cistercense. Abate di Poblet, poi
dell'abbazia di Grand Selve a Bouillac (1198-1200), quindi di Cîteaux
(1200-1212), arcivescovo di Narbona (1212-1225)
Nella primavera del 1209 Simon de Monfort, alla
testa dei crociati calati nel Midi per estirpare l'eresia catara, giunse
davanti alle mura di Béziers. Prima dell'assalto finale, Monfort convocò
l'abate cistercense Amalrico, cappellano dell'armata, per chiedergli come
evitare di trucidare, insieme ai biechi albigesi, anche buoni cristiani. La
risposta fu l'immortale “uccideteli tutti. Dio riconoscerà i suoi”. E così fu.
La frase «Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt
eius» è citata nel Dialogus miraculorum,
scritto tra il 1219 e il 1223 dal monaco tedesco Cesario di Heisterbach,
oltretutto non presente all'avvenimento. La suddetta frase viene attribuita da
alcuni anche a Simone de Montfort.
Massime e aforismi - Oscar Wilde
Nella foto, si vede la tomba dello scrittore
inglese Oscar Wilde, sepolto nel cimitero del Père-Lachaise di Parigi. Le
autorità hanno messo un vetro perché molti l’andavano a baciare.
|
“L’Inferno
e il Paradiso
sono
tutti e due dentro di noi”
Oscar Wilde
Oscar Fingal O’Flaherty Wills Wilde
Dublino
1854 – Parigi 1900
Scrittore
irlandese, figura di spicco dell’estetismo letterario decadente
lunedì 6 aprile 2015
Leonia e San Leone nei Quaderni Siberenensi
Di seguito una piccola parte di un lungo
articolo del prof. Francesco Le Pera di Santa
Severina sulla storia di Leonia-San Leone.
La Diocesi di San Leone
“Tutti
gli storici, a partire dal XVI secolo, fanno menzione della cittadina di Leonia
senza accennare, però, alla sua esatta posizione geografica, né alla sua
origine.
Ne
fa cenno per ben due volte, invece, Padre Giovanni Fiore da Cropani: la prima
nel tomo Iº della sua opera, al
capitolo VI dal titolo Città distrutte in
Calabria e loro notizie, dove la dice posta “tra Santa Severina e Crotone”,
di origine greca, chiamata poi San Leone per il fatto che abracciò la fede
cristiana. La seconda volta nel tomo II° libro II° cap. III (Cattedrali unite), in cui afferma che
fioriva tra Crotone e Santa Severina “la piccola città di San Leone, o pur
Leonia. Fu sede vescovile greca e poi lartina. L’essere stata di rito greco le
dà antichissima la nascita, almeno prima del 1000, ma la scarsezza delle
scritture non le fa apparir pastore che dal 1300 in qua".
Naturalmente non c’è da meravigliarsi se le notizie
del fiore sono derivate dall’Ughelli il quale, trattando espressamente delle
suffraganee della metropolia di Santa Severina, doveva pur accennare alla
piccola San Leone e dire quanto ai suoi tempi si conoscesse. Lo storico toscano
del Seicento afferma che “la città di San
Leone, una volta chiamata leonia, distrutta dalle fondamenta dai Saraceni, era
situata fra la città di Crotone e Santa Severina. Di essa non si fa alcuna
menzione fra gli antichi autori: è ricordata tuttavia da Leandro, Barrio e
Marafioti nella storia della Calabria. Si vedono ancora i suoi ruderi e dove
era la cattedrale c’era una gran croce. Anticamente aveva un Vescovo Greco, poi
nei secoli successivi Latino, sottoposto alla Metropoli di Santa Severina. Pio
V, Pontefice Massimo, nell’anno 1571 ne soppresse la dignità episcopale e unì
in seguito alla Diocesi Metropolitana di Santa Severina le sue rendite”
(Ferdinando Ughelli, Italia Sacra,
tomo IX, Venezia 1721, pp. 512-513.
Abbiamo
voluto tradurre per intero il passo dell’Ughelli per far conoscere le notizie
da lui possedute sulla storia di questa cittadina nella seconda metà del secolo
XVII, ma soprattutto per dimostrare che tutti gli altri storici, che lo
seguirono, non hanno fatto altro che copiarlo e per di più aggiungere qualche
particolare, che è frutto della loro fantasia.
Francesco Le Pera, La
Diocesi di San Leone (prima parte), Quaderni Siberenensi, Edizioni
Publisfera, San Giovanni in Fiore (CS), anno VII, dicembre 2005, pp. 31-41. La Diocesi di San Leone (seconda parte),
anno VIII, dicembre 2006, pp. 13-27. San Leone
nei documenti storici (terza parte), anno VIII, dicembre 2006, pp. 29-48.
Scorcio dell'entrata della Masseria Galloppà dove sorgeva la Diocesi di San Leone. La Masseria, realizzata nell'Ottocento dal barone Drammis di Scandale, ora ospita l'Agriturismo Leonia. |
Gianni Rodari - Filastrocca di primavera
Filastrocca di primavera
Filastrocca di primavera
più lungo è il giorno,
più dolce la sera.
Domani forse tra
l'erbetta
spunterà la prima
violetta.
Oh prima viola fresca e
nuova
beato il primo che ti
trova,
il tuo profumo gli dirà,
la primavera è giunta, è
qua.
Gli altri signori non lo
sanno
e ancora in inverno si
crederanno:
magari persone di
riguardo,
ma il loro calendario va
in ritardo.
Gianni Rodari
Omegna 1920 – Roma 1980
Scrittore