Il barone Salvatore Drammis, già Cavaliere e Ufficiale, ebbe il titolo di Commendatore in data 13 ottobre 1866 (matricola 1394, protocollo 789), su proposta del Ministero dell’Interno, e non nel 1864, come è riportato sulla Storia di Scandale del 2007 per un errore di stampa.
Dal 17 giugno 1866 al 10 aprile 1867, Presidente del Consiglio dei Ministri e nello stesso tempo Ministro dell’Interno, era il barone Bettino Ricasoli.
Regno d’Italia. Ministero dell’Interno.
Firenze, addì
All’Illustrissimo Signore Barone Salvatore Drammis, Catanzaro.
Illustrissimo Signore.
È piaciuto a Sua Maestà nell’Udienza di ieri nominare, su mia proposta, la Signoria Vostra Illustrissima, Commendatore della Sacra Religione ed Ordine Militare dei Santi Maurizio e Lazzaro, in attestato della singolare considerazione in cui sono tenuti dal Governo i servizi da Vossignoria resi alla pubblica cosa.
Se mi fu grato far valere innanzi a Sua Maestà i titoli che la Signoria Vostra ha per questa onorificenza, mi è graditissimo ora porgerle annunzio della Sovrana concessione ed assicurarla della mia speciale osservanza.
Il Ministro.
Il 28 ottobre segue un’altra lettera.
Regno d’Italia. Ministero dell’Interno.
Firenze, addì 28 ottobre 1866.
All’Illustrissimo Signore Commendatore Barone Salvatore Drammis, Catanzaro.
Illustrissimo Signore
In eseguimento del Regio Decreto con cui venne conferito alla Signoria Vostra Illustrissima il grado di Commendatore della Sacra Religione ed Ordine Militare dei Santi Maurizio e Lazzaro, la Segreteria del Gran Magistero di esso Ordine, ha spedito il Diploma che deve essere a Lei documento di tale sovrana onorificenza.
Il Ministro.
Segue la lettera di ringraziamento del barone Drammis al Ministro dell’Interno che, come dicevamo prima, risiedeva a Firenze. Ricordo anche che il Drammis nel 1866 era sindaco di Scandale, come risulta dal Calendario Generale del Regno d’Italia, vol. 19, p. 1335. Gli abitanti erano 1296: gli elettori amministrativi iscritti al Collegio n°107 risultavano 41 e 18 gli elettori politici. Nel 1863 erano appena 11, come risulta dal vol. 16. Sul Dizionario Corografico dell’Italia, di Amato Amati del 1867, volume VII, vengono confermate queste notizie. La nostra Guardia Nazionale aveva 109 militi attivi, quella di San Mauro 90, quella di Santa Severina 84.
Scandale 20 novembre 1866.
All’Eccellentissimo Ministro dell’Interno. Firenze.
Eccellentissimo Signor Ministro
Sono lieto di rassicurarla del ricevo del Decreto con cui mi si conferisce il grado di Commendatore della Sacra Religione ed Ordine Militare Maurizio e Lazzaro, nonché del corrispondente Diploma, spedito dalla Segreteria del Gran Magistero di esso Ordine, che La Eccellenza Sua Illustrissima vi è compiaciuta trasmettermi.
Profitto di tutto cuore di questa opportunità fortunata per reiterarle i sentimenti di mio speciale ossequio e devozione.
Devotissimo. Affettuosissimo
Salvatore Drammis.
Per approfondire cfr., Calendario Generale del Regno d’Italia, vol. 19, p.1335, Torino 1866. Amato Amati, Dizionario Corografico dell’Italia, vol. VII, Milano, Vallardi, 1867. Roma. Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Ordini Cavallereschi Nazionali, Barone Salvatore Drammis, fasc. n°907.